Non svegliare il Clan che dorme. Sembrava che il duello a distanza tra Adriano Celentano e il Direttore Generale della Rai si fosse placato, ma ieri il vertice di Viale Mazzini ha riacceso i dissidi con il suo intervento in Commissione di Vigilanza. Lorenza Lei ha definito l’intervento del Molleggiato a Sanremo 2012 un “sermone inutile e inopportuno“, riconoscendo però che “gli introiti pubblicitari del Festival sono stati superiori del 7% rispetto all’edizione 2011“.
A stretto giro il Clan ha sfornato una replica che è andata a rivangare le polemiche avute con i vertici Rai alla vigilia della kermesse canora. E che ha attaccato:
“Lo stesso dg considerava, sin dal primo momento della trattativa, ‘inutile e inopportuna’ la presenza di Celentano al Festival, come è stato poi dimostrato con le azioni che lo stesso dg ha messo e sta mettendo in atto. Stravagante e comica è la ricostruzione che sembra considerare deplorevole la partecipazione di Celentano al Festival e meritevole l’aumento degli introiti pubblicitari, facendo intendere che si tratti di due aspetti non collegati tra loro. Riteniamo comunque tale comportamento molto grave e lesivo“.
Il Clan ha poi replicato ad un’altra affermazione del DG Lei, la quale ieri in Vigilanza ha affermato che con Celentano “è la prima volta che un artista accetta la clausola del codice etico“.