Adriano Celentano



19
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2012: ADRIANO CELENTANO FISCHIATO ALL’ARISTON. IL MOLLEGGIATO DIVIDE IL PUBBLICO

Adriano Celentano, Festival di Sanremo

Il ritorno di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2012 non è andato come previsto. O forse sì. La seconda performance del Molleggiato all’Ariston resterà nella storia del piccolo schermo, col cantante osannato come fosse un Dio ma anche subissato di fischi. Già, i fischi: l’imprevisto che il para-guru della kermesse canora sembrava quasi aspettarsi.

In apertura del suo intervento, Adriano ha cantato Thirteen Woman. Poi è partito a testa bassa:

La corporazione dei media si è coalizzata in massa contro di me neanche se avessi fatto un attentato allo Stato. Fra quei quattro o cinque che mi hanno difeso mi ha colpito la voce di un prete che ho visto da Mara Venier, don Mario. Grazie don Mario, tu hai capito ciò che i Vescovi hanno fatto finta di non capire

Il Molleggiato è tornato così a parlare di Sacro, di vita e morte, di Paradiso. Insomma, ha fatto un nuovo predicozzo urbi et orbi davanti a milioni di telespettatori, e in platea non  tutti hanno gradito. Soprattutto quando l’omelia ha assunto i toni vittimistici.

Estrapolano una mia frase e ne cambiano il significato”si è lamentato Celentano, che ha poi invitato tutti a ragionare di Dio e ha attaccato:

“E’ su questi temi che dovrebbe basarsi un giornale che ha la presunzione di chiamarsi Famiglia Cristiana o anche Avvenire, ma loro parlano della politica del mondo anziché della politica di Dio. Perché Gesù era un politico e lo era anche Giuda…”

Di fronte all’ennesimo sermone, dal pubblico sono volati alcuni fischi e a seguire qualche schiamazzo.




18
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2012, COSA ASPETTARSI DAL RITORNO DI ADRIANO CELENTANO? ECCO LE INDISCREZIONI

Gianni Morandi e Adriano Celentano (foto: Ansa)

Martedì  ha aperto il Festival delle polemiche e questa sera torna all’Ariston per il gran finale. A Sanremo sono tutti in trepida attesa per Adriano Celentano, tutti si chiedono quale sarà l’argomento del suo secondo monologo. Di certo si sa che il molleggiato arriverà sul palco alle 22.15, che avrà a disposizione trenta minuti per il suo numero di musica e parole, e che stasera le poltrone delle prime file saranno più scomode che mai.

Nel suo primo intervento, l’attacco ai giornali cattolici, l’invito a chiudere Avvenire e Famiglia Cristiana, e l’affronto al dg Rai, hanno creato un clima di tensione attorno al personaggio più imprevedibile del Festival. E tutti oggi si chiedono quali bombe avrà ancora da sganciare. Celentano è tornato in teatro nel primo pomeriggio di ieri per provare il suo secondo numero o almeno, a quanto sembra, solo la parte musicale. Stamane qualche indiscrezione sul suo intervento è trapelata dalle pagine de La Stampa. Il quotidiano piemontese racconta di ieri di quando – al cospetto di Mori, Marano, e Presta – Celentano ha provato un primo numero musicale con tredici donne e una canzone del nuovo disco, Non so più cosa fare. E poi un rock’n’roll tosto e classico: Good Golly Miss Molly e poi La cumbia di chi cambia dal testo che è tutto un programma: “I funzionari dello Stato italiano / capita spesso che li trovi a rubare / e fanno cose che stan bene solo a loro”.

I testi del suo prossimo monologo rimangono invece top secret: per evitare ‘intrusioni’, il cantante si sarebbe servito di un dattilografo di fiducia. Gli ambienti Rai saranno sulle spine. Cosa aspettarsi ancora da Adriano? Un attacco alla Rai? Lorenza Lei ha lanciato ieri un monito, auspicando buon senso e correttezza e augurandosi di non dover ricorrere a iniziative contro la violazioni degli obblighi contrattuali una volta terminato il Festival. Al dg Rai, ha replicato il direttore artistico Gianmarco Mazzi: “Ho l’impressione che per il dg Lei, Celentano sia un delinquente senza qualità“.


16
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2012: ADRIANO CELENTANO NON SARA’ IN CONFERENZA STAMPA DOMANI

Adriano Celentano

Adriano Celentano continua a tenere banco al Festival di Sanremo 2012. Quando tutti si preparavano già a gustarsi una conferenza stampa molto pepata domani, dopo che nel corso dell’incontro con la stampa di oggi ne era stata annunciata la presenza, arriva la marcia indietro. Adriano non risponderà alle domande dei giornalisti, a darne l’annuncio Gianmarco Mazzi.

Mara Venier nella puntata de La vita in diretta commenta il dietrofront insieme alle voci che la stanno accompagnando in questa trasferta rivierasca. L’atmosfera è quella della grande occasione persa. Magari, come dice Molendini, in un’occasione meno formale si sarebbe potuti arrivare ad un confronto più onesto e chiaro.

Rimane avvolta nel mistero dunque la partecipazione del Molleggiato alle prossime serate, anche se sembra ormai certa una nuova performance di Celentano sul palco solo per la finalissima. Probabilmente Gianni Morandi continuerà a evocarne il fantasma anche in queste serate. E’ Il Festival dei ‘fantasmi’ del resto: Ivana che scompare e riappare, il vedo e non vedo dello slip di Belen, l’incertezza su Adriano.





16
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2012: FRANCESCO RENGA VS CELENTANO


15
febbraio

LORENZA LEI A DON SCIORTINO: QUELLO CHE E’ SUCCESSO E’ GRAVE, LE CHIEDO SCUSA A NOME DALLA RAI

Don Sciortino - Famiglia Cristiana

Il Dg della Rai Lorenza Lei, stamattina, ha chiamato il direttore di Famiglia Cristiana Don Sciortino per scusarsi di quanto detto ieri, a Sanremo, da Adriano Celentano nei confronti del suo giornale. Lo ha rivelato lo stesso Don Sciortino ai microfoni del programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora‘.

Direttore, è vero che Lorenza Lei stamattina l’ha chiamata per farle le sue scuse? “Si, si”. A che ora vi siete sentiti? “Verso le nove, nove e trenta”. E cosa le ha detto il Dg della Rai? ”Ha detto che quanto era avvenuto era grave, e che chiedeva scusa a nome della Rai”. Lei cosa le ha risposto? “Io ho semplicemente ribadito che quanto successo ieri era grave perché si usa un mezzo pubblico per fare degli attacchi diretti ai giornali. Io credo che questo episodio debba insegnare qualcosa, specialmente a chi gestisce la Rai”. Ha visto in diretta l’attacco fatto al suo giornale da Adriano Celentano?

Stavo vedendo Ballarò, poi ho dato un’occhiata a Rai1 proprio nel momento in cui c’era Celentano. E sono rimasto inchiodato”. Qual è stata la sua prima impressione dopo che Celentano ha chiesto la chiusura del suo periodico? “Se sono inutile”, si è chiesto Sciortino, “perché si preoccupa tanto? Sono rimasto sorpreso della brutalità dell’attacco, chiedere di chiudere i giornali in nome della libertà mi pare una contraddizione”. Se dovesse organizzare lei il Festival di Sanremo, inviterebbe Celentano? “Lo inviterei, ma mi comporterei con lui come con tutti gli altri ospiti: nessuno può avere libertà e licenza assoluta”.





15
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2012, MAZZI: ‘LA LINEA E’ TRACCIATA. ADRIANO ECCEZIONALE, SAREBBE GRAVE BLOCCARLO’

Conferenza stampa live su Dm

Era prevedibile che l’attacco molto poco diplomatico di Adriano Celentano al Festival di Sanremo ai poteri forti suscitasse scalpore, indignazione e riprovazione, nelle varie anime del Paese. Mauro Mazza, a seguito dell’arrivo di Antonio Marano come ‘commissario per l’emergenza’ creatasi all’Ariston, prova a spiegare il suo punto di vista.

Il direttore di Raiuno tende a fare precisione all’interno del calderone del discorso di Celentano. Paradossale secondo Mazza che Celentano parlasse di censura proprio mentre le cantava e le suonava con assoluta libertà di parola a tutti. Violazione del codice etico invece nel passaggio di attacco ad Aldo Grasso che oggi ha replicato, legittimamente, sul Corriere invocando, anche lui con un tantino di esagerazione la chiusura di un Festival che non ritiene rappresentativo del Paese. Vedendo gli ascolti non si direbbe, a dir la verità.

Mazza ha parlato in negativo anche del ”brivido alla schiena” per l’augurio nefasto del Molleggiato che auspicava la chiusura dei giornali cattolici con cui ha ingaggiato una lotta sui contenuti. Marano dovrà mettere un po’ d’ordine ricomponendo le righe e ricalibrando le dinamiche di liceità di espressione. Gianmarco Mazzi lancia un messaggio forte e chiaro:

“Linea artistica già delineata. La performance di Adriano l’ho trovata eccezionale... Sarebbe grave se gli fosse impedito di ritornare”


15
febbraio

ITALIA SUL DUE: LORENA BIANCHETTI PREPARA IL ‘ROGO’ PER IL (FALSO) PROFETA CELENTANO

Lorena Bianchetti

Per Adriano Celentano non c’è indulgenza. Ieri sera il Molleggiato, ospite all’Ariston per l’esordio del Festival di Sanremo 2012, aveva attaccato duramente la Chiesa ed i preti che non parlano più di Dio. Il Vangelo secondo lui: un predicozzo impietoso. Il peccato (tutt’altro che veniale) non è passato inosservato alla piissima Lorena Bianchetti, che oggi ha bacchettato l’artista dallo studio della sua Italia sul due.

Nel corso del programma pomeridiano è stato offerto ampio spazio alle posizioni critiche nei confronti del Savonarola Adriano. Ad un tratto è intervenuto telefonicamente anche Marco Tarquinio, direttore dell’Avvenire, il giornale della Cei per il quale ieri il Molleggiato aveva auspicato la chiusura assieme a Famiglia Cristiana. Tra la Bianchetti ed il giornalista, scambi di convenevoli e di opinioni concordanti nel definire sbagliato il riferimento alla Chiesa di Celentano.

Lorena si è più volte indignata, cercando riscontro nelle argomentazioni degli ospiti accomodati nella sacrestia dell’ Italia sul due. Poi ha lanciato un collegamento in diretta per ascoltare le voci sbigottite della “gente comune”, e ha riportato la decisione della Direzione Generale della Rai di commissariare il Festival. Così, tra giri d’opinioni e testimonianze, è stato preparato il ‘rogo’ per il falso profeta Celentano.


15
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2012: ADRIANO CELENTANO SCOMUNICA LA CHIESA E FA LA PREDICA ALL’ARISTON

Adriano Celentano

Così parlò il Molleggiato. Tra lingue di fuoco, bombe, sirene e sparate colossali (le sue), ieri sera nel tempietto sacro della musica italiana è andata in onda la predica di Adriano Celentano, super ospite e guru del Festival di Sanremo 2012. Il cantante, sguinzagliato in Rai dopo una lunga assenza, ha svuotato il caricatore delle invettive contro tutto e tutti manco avesse il diavolo in corpo. Uno show eccessivo, a tratti sconclusionato, ma di grande impatto mediatico.

All’inizio della sua prolusione, introdotta da uno scenario di guerra, Celentano ha ”scomunicato” i preti, i frati e la Chiesa tutta, rea di non parlare più di Dio. Poi l’attacco del Savonarola Adriano si è spostato all’indirizzo di “testate inutili come Avvenire e Famiglia Cristiana“. Andrebbero chiuse, ha sentenziato il Molleggiato. Poi è scattato un mega-pippone su Montezemolo: “ha fatto bene a fare il treno veloce (…) ma ora lo invito a farne uno lento che faccia vedere le bellezze dell’Italia“. Inspiegabili applausi dal pubblico.

Vola demagogia, vola. Nell’esibizione celentanesca è apparsa sono apparsi pure Pupo (ma da dove spuntava?) ed Elisabetta Canalis nel ruolo dell’Italia scoraggiata: “le cose non vanno bene e io sto perdendo la mia bellezza” ha detto la soubrette, recitando un (involontariamente)  comicissimo melodramma. Celentano, poi, se l’è presa con la Consulta che ha bocciato i referendum abrogativi sulla legge elettorale. E qui è tornato il Molleggiato politicante e ideologico, pronto a bersagliare per spirito polemico anche sul Direttore Generale Rai.