La7



9
maggio

QUELLO CHE (NON) HO: FAZIO E SAVIANO SARANNO ‘DI PAROLA’. CON LORO SU LA7 LITTIZZETTO ED ELISA

Fabio Fazio, Roberto Saviano

Parole, parole, parole. Si fa presto a capire come sarà Quello che (non) ho, lo show che Fabio FazioRoberto Saviano presenteranno su La7 il 14, 15 e 16 maggio prossimi. Il pubblico assisterà ad una tre giorni di reading con ospiti, incontri, testimonianze, canzoni, monologhi. L’evento andrà in onda dalle Officine Grandi Riparazioni di Torino in concomitanza con il Salone del Libro, e sarà caratterizzato, giustappunto, dalla centralità delle parole.

Ogni protagonista dello show porterà con sé una parola che ritiene speciale per i ricordi che essa evoca o semplicemente per il suo carico emozionale. Il vocabolo scelto verrà approfondito attraverso il racconto di una storia, la lettura un brano o l’esibizione canora, e così partirà la narrazione di Quello che (non) ho. Il format di La7 non sarà una copia di Vieni via con me: ci saranno infatti nuovi spunti, nuove idee, ma gli stessi Fazio e Saviano paiono consapevoli del fatto che sarà pressoché impossibile replicare il successo riscosso nel 2010 su Rai3.

Faremo una trasmissione molto politica, senza politica” ha dichiarato Fabio Fazio in un’intervista al Corriere, lasciando intendere che lo show offrirà spunti di discussione non solo letteraria. Nel corso delle tre puntate, il conduttore e Roberto Saviano saranno affiancati da alcune presenze fisse che arricchiranno il cast. In particolare, a Quello che (non) ho – il titolo è un omaggio a Fabrizio De André – vedremo Luciana Littizzetto e la cantante Elisa.




6
maggio

DM LIVE24: 6 MAGGIO 2012. LA7 SI VENDE, SLITTA LO SWITCH OFF, GLI AFTERHOURS SI SCUSANO

Diario della Televisione Italiana del 6 maggio 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • La7 si vende

Vincenzo ha scritto alle 16:00

Dagospia – La7 in vendita. 1- AVVVISO AI NAVIGANTI: MERCOLEDÌ VENDONO L7. CDA CONVOCATI. SU CHI SE LA METTE IN TASCA, GIRA DI TUTTO. URBANO CAIRO. CARLO DE BENEDETTI. TARAK BEN AMMAR. FONDI ESTERI. BEBEÈ BERNABÈ VORREBBE CEDERE IL 100 PER CENTO. LA RICHIESTA/ORDINE PARTE DA ALBERTO NAGEL, CAPATAZ DEL PRIMO AZIONISTA DI TELECOM ITALIA, MEDIOBANCA (IL MOMENTO È FAVOREVOLE, LE ELEZIONI SONO ALLE PORTE) – 2- CARLO DE BENEDETTI, IERI, A DOGLIANI, ALLA DOMANDINA DI GIOVANNI MINOLI, “COMPERARE LA7?”, HO REPLICATO: “UN ANNO FA CI PENSAVO MA BERNABÉ PREFERÌ TENERE IL GIOCATTOLO ANCHE SE LA SUA AZIENDA SI OCCUPA DI TELEFONIA. OGGI LA CRISI HA MUTATO LO SCENARIO. CREDO CHE OGGI DOVREBBE ESSERE BERNABÉ A VENIRMI A PREGARE”. E QUANDO GIOVANNI MINOLI HA FATTO NOTARE CHE “QUESTA RISPOSTA È UN INIZIO DI TRATTATIVA”, DE BENEDETTI HA SORRISO MA NON HA COMMENTATO – 3- CHISSÀ COSA NE PENSA IL FIGLIO RODOLFO, CHE HA LA CASSA DI FAMIGLIA (LA CIR)

  • Lo switch off slitta

Giggi ha scritto alle 20:59

Qui in Abruzzo in un tg radio è stata data la notizia che il passaggio al digitale è slittato a fine mese (dopo il 23) poichè numerose tv locali hanno fatto ricorso al TAR per le frequenze attribuitele perchè difettose. Nonostante ció Mediaset continua ad avvisare che il passaggio definitivo è il 7.

  • Gli Afterhours si scusano per la mancata esibizione al concertone

Giuseppe ha scritto alle 17:50


27
aprile

ENRICO MENTANA: “LA7 IN VENDITA? E’ POSSIBILE”. LO SCEICCO DEL QATAR SAREBBE INTERESSATO

Enrico Mentana

La7 in vendita? E’ possibile perché è tecnicamente contendibile“. Parola di Enrico Mentana, numero uno dell’informazione e arguto conoscitore degli affari interni all’emittente terzopolista. Con poche parole, pronunciate ieri al Festival del giornalismo di Perugia, il direttore del TgLa7 ha paventato la possibilità di una cessione – magari anche solo in parte – della rete di Telecom Italia Media. Incalzato da Simona Ercolani, che lo intervistava assieme a Bruno Vespa nell’ambito della manifestazione perugina, Mentana ha affermato:

La Telecom, proprietaria del canale, è quotata in Borsa ed è risaputo che per gli attuali dirigenti di Telecom il canale televisivo non è un asset strategico. La vocazione di Telecom Italia è la telefonia

Così, con questa dichiarazione ben assestata, il giornalista ha riacceso il turbinio di voci che, già nei mesi scorsi, davano La7  in vendita. In questi giorni sono inoltre circolate indiscrezioni sul possibile interesse dello sceicco del Qatar per l’emittente televisiva e, da parte sua, l’AD di TiMedia Giovanni Stella non ha confermato né smentito la circostanza.

Se avessi i soldi anch’io la comprerei, per La7 è un momento magico. Quello di oggi è un mercato in cui è più facile competere” ha dichiarato Stella in merito.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,





26
aprile

ENRICO MENTANA RIVELA: LA TRATTATIVA TRA MICHELE SANTORO E LA7 C’E’

Enrico Mentana, Michele Santoro

Ora l’ha detto pure Enrico Mentana, che su queste cose la sa lunga: “la trattativa tra Michele Santoro e La7 c’é”. Ospite al Festival di giornalismo di Perugia, il direttore del TgLa7 ha suggellato la clamorosa indiscrezione ventilata nei giorni scorsi da Laura Rio sul Giornale, secondo la quale erano ripresi i contatti tra il giornalista e l’emittente di TiMedia, in vista di un possibile accordo. Tutti pensavano che tale contrattazione fosse improbabile, visti i precedenti burrascosi, e invece…

Mentana, da parte sua, non ha aggiunto particolari dettagli sulla presunta “trattativa”, anche perché lo scorso anno aveva cantato vittoria troppo presto in circostanze analoghe, innescando involontariamente un corto circuito. Addirittura, Santoro mandò a vaffanbicchiere il direttore del TgLa7, definendolo “diversamente libero” da lui e in qualche modo complice del conflitto d’interessi berlusconiano.

Io ero favorevole a che lui venisse già prima e non ho cambiato idea. Ci sono professionisti che creano credibilità e ascolto e Santoro è uno di questi“.

ha ribadito oggi Mentana – come riporta l’Ansa – lasciando trapelare il suo sogno di portare il conduttore di Servizio Pubblico sull’emittente terzopolista, magari nella speranza di dare una sferzatina agli ascolti. Alle parole del Mitraglietta si sono aggiunte quelle di Bruno Vespa, che pure siedeva come ospite al Festival del giornalismo di Perugia.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


25
aprile

G’ DAY CANCELLATO, AL SUO POSTO ARRIVA CRISTINA PARODI.

Geppi Cucciari

E mica solo i piani alti di Viale Mazzini. Anche a La7 Giovanni Stella ha deciso di impugnare l’accetta e iniziare a tagliare tutto ciò che non ha convinto gli spettatori. Si inizierà con Geppi Cucciari: la comica sarda può preparare armi e bagagli perché il suo G’ Day non verrà riconfermato nella prossima stagione televisiva come rivelato da Stella all’assemblea dei soci di TiMedia e riportato da Il Messaggero. E pensare che Geppi è tutt’ora sulla cresta dell’onda, in seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo.

Ma – nonostante giornali e settimanali si siano prodigati a dedicarle ampie paginate – il suo preserale comico è rimasto fermo al palo schiacciato dai preserali delle ammiraglie, con una media oscillante tra il 2,5 e il 3% di share, che non aiutava affatto – come invece era nelle intenzioni – il telegiornale di Enrico Mentana. E la promozione dello scorso marzo, ad opera di Paolo Ruffini, ha addirittura peggiorato la situazione, non solo dal punto di vista dei freddi numeri ma soprattutto da quello contenutistico.

Certo, che la colpa sia anche dell’azienda non c’è dubbio: G’Day – visto il linguaggio – era perfetto per la seconda serata di La7, che dopo Victor Victoria è rimasta scoperta a parte qualche rara eccezione. Comunque sia, nello slot delle 19 non torneranno i telefilm “a basso costo e massima resa” (Barnaby al sabato toccava anche il 4% di share), ma arriverà Cristina Parodi, il neo acquisto di Giovanni Stella. Per l’ormai ex giornalista del TG5 una sfida rischiosa: risollevare il preserale con un contenitore alla “Verissimo” dei bei tempi che furono.





18
aprile

PAOLO RUFFINI DIFENDE LA SUA LA7: ‘GLI ASCOLTI SONO AUMENTATI, NON CI SONO FLOP’ E NON SMENTISCE I CONTATTI CON SANTORO

Paolo Ruffini a The Show Must go off

Entusiasta, ottimista e combattivo. In un’intervista al Corriere della Sera di oggi Paolo Ruffini, direttore di La7 e artefice dell’approdo di volti come Serena Dandini e Sabina Guzzanti, ostenta sicurezza e respinge orgogliosamente le critiche degli addetti ai lavori che definiscono ’scarsi’ i risultati ottenuti dal canale nel corso della sua gestione. Ed invero, è opinione ricorrente quella secondo cui -a dispetto di un’ingente campagna acquisti- l’emittente non sia mai decollata e che il suo palinsesto, ricco di programmi dedicati all’approfondimento politico, abbia sofferto oltremodo della caduta di Silvio Berlusconi.

Il direttore non vuol sentire pronunciare la parola ‘flop’ e rivela la sua interpretazione degli ascolti:

Rispetto al primo trimestre del 2011 l’ascolto medio della giornata è aumentato del 2.6% e della prima serata del 5.6%. Il pubblico dimostra di apprezzare la nostra vocazione da servizio pubblico: nessuno come noi cambia con rapidità la programmazione per seguire il disastro del Giglio, la crisi della Lega o gli annunci di Monti sul lavoro… La raccolta pubblicitaria lorda del primo trimestre è a circa +26.5% mentre il mercato è a -6%“.

Complici di questa crescita, a giudizio di Ruffini, il contributo offerto dalle ‘primedonne’ del canale:

Serena (Dandini nDM) ci ha dato un punto in più rispetto al nostro sabato sera, Daria (Bignardi) ha chiuso in linea con l’anno scorso, cioè col migliore ascolto mai registrato dalla sua trasmissione. Il risultato di Sabina (Guzzanti) è del 3.6%, in linea con la rete. Insomma, non parlerei di flop“.

Allo stesso modo, pur valutando positivamente i risultati di Corrado Formigli e del suo Piazzapulita, il direttore non nasconde il ’sogno Santoro’ e non smentisce abboccamenti con l’ex conduttore di Annozero anche se sull’argomento si mostra molto cauto:

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


17
aprile

MICHELE SANTORO A LA7: TRATTATIVE RIPRESE?

Michele Santoro

Michele Santoro non trova pace. Stando a quanto riporta Il Giornale di oggi, infatti, il paladino della libera informazione avrebbe ripreso le sue trattative con La7, l’emittente che avrebbe dovuto accoglierlo proprio in questa stagione televisiva. Poi, come ben sappiamo, gli accordi non andarono in porto e il giornalista emigrò sulla piattaforma indipendente di Servizio Pubblico. Ma i tempi cambiano, gli ascolti oscillano e – secondo il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti – ora l’integerrimo conduttore potrebbe anche tornare sui suoi passi.

Sembra infatti che Santoro e l’AD di La7 Giovanni Stella abbiano nuovamente cominciato a parlarsi dopo mesi di silenzi. Del resto, i due si erano scornati con violenza proprio a seguito del fallimento delle trattative tra l’emittente e il giornalista, il quale accusò il dirigente di TiMedia di aver ceduto a presunte pressioni da parte dell’ex premier Berlusconi. Acqua passata: adesso pare che i contatti siano ripresi – quantomeno in via informale – e secondo Il Giornale “Michele Santoro potrebbe approdare a La7” se mai i negoziati si concludessero favorevolmente.

Possibile che Santoro abbia pensato di riservarci un simile colpo di scena in vista della prossima stagione tv? Al momento è davvero difficile dirlo, perché un suo passaggio a La7 comporterebbe la chiusura dell’esperienza di Servizio Pubblico, nonché il fallimento di quella libera piattaforma realizzata con il contributo economico di molte persone. Davvero Michelone sarebbe disposto a tutto ciò?


7
aprile

CARLO FRECCERO VERSO LA7 AL POSTO DI PAOLO RUFFINI?

Carlo Freccero

Carlo Freccero

Lui ha parlato di mobbing da parte dell’azienda pubblica, che da anni lo relega in un sottoscala di Viale Mazzini a gestire le attività minori che, puntualmente, diventano un successo. Rai4 è un piccolo gioiello che, nonostante gli investimenti, è riuscito a primeggiare tra le reti digitali raggiungendo l’1% di share in quasi tutte le fasce orarie.

Ma l’azienda pare fare orecchie da mercante: se per Rai4 viene speso un milione di euro e la Sipra ne incassa ben 13, per Rai5 – che invece sin dalla nascita ha avuto appoggio incondizionato dai piani alti nonostante gli ascolti tutt’altro che eccezionali – si va in pareggio con una spesa di 8 milioni di euro e un incasso di 8 (fonte: il Fatto Quotidiano). Carlo Freccero, che nel mentre ha chiesto la possibilità di produrre fiction e intrattenimento (proposta rimandata al mittente però), non ci sta e si sfoga a mezzo stampa contro il settimo piano, annunciando anche ricorso per i 10 giorni di sospensione inflittigli a causa della famosa telefonata con il giornalista di Libero.

Ma il Direttore della quarta rete pubblica non sta certo con le mani in mano: stando a quanto rivelato dal sito Lettera43 pare che Freccero abbia avuto dei colloqui con Giovanni Stella, l’AD di Telecom Italia Media, per subentrare a Paolo Ruffini e riportare in auge una rete che nell’ultimo periodo, nonostante l’innesto di diversi artisti “ripudiati” da Viale Mazzini, non riesce a decollare. I contatti sembra ci siano stati prima del fattaccio relativo a Fisica o Chimica, e Stella lo voleva inizialmente come supervisore dei programmi.