La7



29
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO COME ANNOZERO. L’INNOVAZIONE HA FATTO IL SUO TEMPO?

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Solo un anno fa le sirene dell’antipolitica, vera o presunta, lo avevano ammaliato: no a ospiti politici in studio, si a reportage e servizi. Inutile dire che fu un gran bel vedere, e non fu così difficile fare a meno del cicaleccio in studio tra parti che, spesso, si fronteggiavano solo per il gusto di avere l’ultima parola. Ma, a un anno di distanza, il vento sembra cambiato. E adesso, anche Michele Santoro pare tornato sui suoi passi.

Sebbene il successo di pubblico ottenuto nell’esordio di Servizio Pubblico su La7 lo metta al riparo da critiche e appunti vari, non si può fare a meno di notare come il formato dell’anno scorso sia già invecchiato. A parte gli opinabili inseguimenti -qui apprezzati- a politici inquisiti (Bertazzoni) e ministri sfuggenti (Innocenzi), i politici in studio (Matteo Renzi e Gianfranco Fini) hanno recitato la parte del leone, come invece non succedeva affatto l’anno scorso. Solo l’irruenza delle domande di Santoro, e la verve dell’intervento di Marco Travaglio -più conciso che in passato- hanno spezzato i trascurabili battibecchi in studio.

A fare la differenza, invece, sono state le testimonianze “da fuori”, come quella raccolta da Claudio Pappaianni, che ha intervistato i genitori di Lino Romano, innocente bersaglio della camorra. Anche l’intervista a Ruby, al netto delle evidenti contraddizioni di cui la ragazza è sempre rimasta vittima, ha fatto emergere la sincera innocenza con cui Ruby negherebbe alla futura figlia di partecipare ad una delle feste cui lei, invece, ha preso parte.

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23
ottobre

GREY’S ANATOMY 8: COME ANDRA’ IL DEBUTTO SU LA7?

Patrick Dempsey

In una tv generalista dove le serie faticano per via di una precedente visione sul satellite o in rete, molti sono stati i prodotti sovrastati dall’incommensurabile potere dell’audience, responsabile di alcuni importanti traslochi delle stagioni più gettonate fra i telespettatori: è successo con Desperate Housewives, dapprima su Rai2, poi su Rai3 e, infine, su Rai4 con la messa in onda dell’inedita settima stagione, e ora anche con Grey’s Anatomy.

Dopo sette fedeli anni di militanza presso Italia 1, i medici del Seattle Grace traslocano su La7, ansiosa di avvicinare pubblico giovane con la messa in onda dell’ottava stagione, a partire da stasera alle 21.10 con i primi tre episodi. I numeri di Grey’s Anatomy sulla rete Mediaset, di anno in anno, erano precipitati sempre più finché la furba La7 non abbia pensato di accaparrarselo. La rete di Telecom Italia Media riuscirà a trovare conferma della propria intuizione o perirà sepolta dall’agguerritissima concorrenza del martedì?

Certo i numeri di Italia 1, benché non fossero particolarmente brillanti, con molta probabilità non verranno raggiunti dalla messa in onda della medesima serie su La7 che, a differenza del Biscione, può contare su un pubblico di nicchia ben più ristretto ed esigente. Indipendentemente dal numero effettivo di telespettatori che stasera si sintonizzeranno sulla rete per scoprire le rocambolesche avventure di Meredith (Ellen Pompeo), Derek (Patrick Dempsey), Mark (Eric Dane) & Company, bisogna tener conto che chi era davvero ansioso di aggiornarsi sui nuovi drammi e sentimenti sbocciati al Seattle Grace, probabilmente ha già avuto modo di farlo e potrebbe tornare stasera su La7 o per una “ripassatina” o per nostalgia.

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22
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO CERCA UN LEADER COL TELEVOTO, POI BACCHETTA MEDIASET E RAI

Michele Santoro

Servizio Pubblico può ricominciare, con un Michele Santoro pronto a fare il diavolo a quattro. Anzi a (La)sette. Da giovedì prossimo, 25 ottobre, il giornalista inaugurerà sulla rete di TiMedia una nuova stagione del suo programma, che è stato presentato stamane a Roma. L’esperimento televisivo avrà come tema centrale la ricerca di un leader, declinata in più forme, e non a caso la puntata d’esordio vedrà come suoi ospiti Matteo Renzi, Gianfranco Fini e l’outsider Diego Della Valle. “Con la rete è tramontato il tempo di una maggioranza silenziosa” ha spiegato il conduttore dal talk show, che collaborerà con La7 pur detenendo la proprietà dei contenuti trasmessi. La squadra d’attacco è confermata, con Giulia Innocenzi, Vauro e Marco Travaglio (“l’alfiere dell’antipolitica“) nel cast. Forse si aggiungerà anche Luisella Costamagna.

La prima puntata avrà il titolo provvisorio Ladri di Stato, rivolto a coloro che hanno sottratto ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Abbiamo girato inchieste che vanno da Milano a Reggio Calabria (…) Il nostro mestiere è raccontare la realtà mentre accade

ha spiegato Santoro, profetizzando che saremmo alla vigilia di un cambiamento pronto ad esplodere. Secondo il giornalista, l’attualità politica somiglierebbe ai tempi di Tangentopoli, quando le reti Mediaset sostenevano i giudici di Manipulite: “anche oggi vediamo aprirsi finestre che legittimano l’antipolitica” ha detto, commentando il palinsesto del Biscione. Poi una stoccata alla Rai dei tecnici: “io non vedo l’ora che si trasformi e non abbia barriere nei confronti di nessuno, compresi Luttazzi e Celentano“.

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21
ottobre

LA7 PUNTA IN ALTO CON CROZZA, MICHELE SANTORO E GREY’S ANATOMY

Grey's Anatomy - La7

In queste settimane la media del prime time ha oscillato tra il 3.50% e il 4% di share ma ora La7 potrebbe fare il salto di qualità, o meglio di quantità, potendo contare su tre assi nella manica. Il primo è Maurizio Crozza che al debutto (venerdì), con il suo Crozza nel Paese delle meraviglie, ha totalizzato il 7.71% di share con 2.149.000 spettatori. Un’ora di satira e imitazioni, un risultato ben sopra la media che Crozza potrebbe regalare alla rete per mesi: il programma è previsto, infatti, fino a giugno.

A dare una svolta nei palinsesti de La7, pregni di news e attualità, ci penserà la serie Grey’s Anatomy che da Italia1 sbarca appunto sul canale Telecom da martedì 23 ottobre con gli episodi inediti in chiaro dell’ottava stagione. In attesa di scoprire il gradimento dei telespettatori per uno dei medical drama più amati, Cristina Parodi, anche lei alla ricerca di un pubblico più ampio con i suoi Live e Cover, lancerà il nuovo acquisto con uno speciale in onda stasera con i primi due episodi della prima stagione della serie.

Terzo asso nella manica sarà il debutto di Michele Santoro con Servizio Pubblico giovedì 25 ottobre. Preso il testimone (e un’ottima media di ascolto) da Formigli, ci sono molte aspettative e già le prime polemiche attorno al ritorno in video del giornalista campano. Da un “leone” dell’informazione come lui è facile aspettarsi un numero a due cifre ma da una serata come quella del giovedì sera niente è prevedibile.


12
ottobre

GREY’S ANATOMY: IL MEDICAL DRAMA LASCIA ITALIA1 E APPRODA IN PRIMA TV SU LA7

Grey's Anatomy

E’ quella che si definisce una “serie bandiera”. Non tanto per una questione d’ascolti (da record sul satellite, discreti per la messa in onda in chiaro) quanto per l’influenza che ha avuto sui telespettatori e per la forza dei contenuti. Con la chiusura di Dr House, Grey’s Anatomy è l’unico medical drama di successo rimasto così come è l’ultimo telefilm superstite – con una media di spettatori che in Usa supera i 10 milioni – della golden age di Abc che tra il 2004 e il 2006 ha varato serie come Lost, Desperate Housewives e Brothers and Sisters.

Tutto ciò non è bastato per convincere Mediaset a trattenere la serie, però. Ebbene sì, caso più unico che raro per un telefilm ancora in corso, Grey’s Anatomy cambia casacca e passa da Italia 1 a La7. Luca Tiraboschi perde una serie identitaria per motivi ufficialmente non ancora noti – anche se qualche mese fa il direttore dichiarava che per ragioni economiche Italia1 avrebbe ridotto le ore di programmazione destinate ai telefilm – mentre La7 punta su un prodotto di sicuro appeal che va a catturare quel pubblico femminile che finora ha faticato a pigiare il tasto sette del telecomando. E, a questo proposito, sarà interessante conoscere il responso auditel sulla nuova rete abituata ai nano share. Il dato da cui partire è quel 7.93%, pari a 1.533.000 spettatori, fatto segnare, il 6 agosto 2012, dall’ultimo episodio della settima stagione trasmessa da Italia1.

Il debutto di Grey’s Anatomy è fissato per martedì 23 ottobre alle 21.10 quando assisteremo ai primi due episodi, in prima visione in chiaro, dell’ottava stagione, cui seguirà, tra un anno, la nona. Le vicende del Seattle Grace ripartono dalla difficile situazione della dottoressa Meredith Grey (Ellen Pompeo) che deve affrontare a livello professionale e personale le conseguenze della manomissione dei risultati delle ricerche scientifiche sull’Alzheimer portate avanti dal marito Derek Shepherd (Patrick Dempsey). Un gesto estremo quello di Meredith, messo in atto per curare Adele Webber (Loretta Devine), la moglie del primario dell’ospedale (James Pickens Jr.), una sorta di padre acquisito per la giovane in virtù del forte legame che in passato lo unì a sua madre.

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10
ottobre

FELTRINELLI E LA7: ACCORDO PER UN NUOVO CANALE SU MULTIPIATTAFORMA. GAD LERNER ALLA GUIDA

Gad Lerner

Il nome del canale e la sua numerazione sul telecomando sono ancora da definire. Per il resto, è tutto stabilito: quella nata ieri dall’accordo tra Effe2005-Gruppo Feltrinelli e La7 dovrà essere una emittente innovativa, all’insegna della cultura e dell’intrattenimento. La società partecipata istituita dalla partnership gestirà una nuova realtà di multipiattaforma progettata per la tv, per Internet e il settore mobile.

Il canale, che verrà lanciato sul digitale terrestre nella prossima primavera, sarà sotto la responsabilità dell’Amministratore Delegato Gianluca Paladini, mentre il giornalista e conduttore di La7 Gad Lerner occuperà il ruolo di Presidente del comitato editoriale. Secondo indiscrezioni, il controllo dei contenuti potrebbe invece essere affidato a Riccardo Chiattelli, manager proveniente da Cielo-Sky Italia.

Insieme a un partner eccellente, che conosce il mercato fortemente competitivo della tv, ci siamo lanciati in un nuovo progetto che va a coprire un’esigenza di mercato che intravediamo esistente e non soddisfatta

ha commentato Carlo Feltrinelli, Presidente dell’omonimo gruppo, alla firma dell’accordo.


2
ottobre

IL PAESE DELLE MERAVIGLIE: MAURIZIO CROZZA TORNA SU LA 7 DAL 19 OTTOBRE

Maurizio Crozza nei panni di Marchionne

Sicuramente il comico più al passo coi tempi, il migliore (anche se non è che ce ne siano tanti) della fase di transizione dal berlusconismo al tecnicismo montiano: basti vedere la varietà delle sue imitazioni (parodie) nella copertina settimanale di Ballarò, vero cult per i telespettatori, anche per coloro che poi non sono così appassionati di talk politico e che chirurgicamente scelgono i suoi minuti di intervento per sintonizzarsi sul Tre.

Maurizio Crozza torna in prima serata, ma non è la Rai ad offrirgli uno spazio così grande di palinsesto. E’ tra gli amici e compagni d’avventura di La 7 che, a partire dal 19 ottobre,  il buon pelato genovese porta un ennesimo one man show, con i tormentoni di sempre e le chicche fresche di stagione (?): Antonio Conte, l’ad della Fiat Sergio Marchionne, il guru Casaleggio.

Se confermasse i buoni numeri della scorsa stagione per il terzo polo sarebbe una grandissima boccata d’aria, considerata la media di ascolti al di sotto delle lecite aspettative per la nuova offerta televisiva. E’ ancora una volta il venerdì il giorno della settimana scelto per la messa in onda, forse non troppo congeniale per intercettare un target più giovanile (anche se i numeri precedenti danno ragione alle logiche di palinsesto).


2
ottobre

ENRICO MENTANA: IL MIO VERO STIPENDIO E’ DI 500 MILA EURO LORDI ANNUI PIU’ I PREMI DI RISULTATO

Enrico Mentana

Enrico Mentana paperone dell’informazione italiana, così come era emerso nei giorni scorsi con i vari rimbalzi per il web di cifre astronomiche? Niente affatto, almeno secondo quanto scrive il direttore del Tg di La 7 a Dagospia, principale molla di quelle indiscrezioni che stavano facendo storcere il naso a investitori e telespettatori.

Era già scoppiata l’indignazione per quella strana equazione in voga in Italia, e da cui è auspicabile che ci si liberi presto, secondo cui si può essere di sinistra solo se non si partecipa a feste con bevande non da hard discount o se non si fa shopping nelle vie più glamour delle città, come se sposare la causa del proletariato significhi necessariamente mantenere il tenore di vita delle classi sociali che si difendono.

Portafogli a destra e cuore da tutt’altra parte, con questo leit motif si stava cominciando a insistere sulla storia che si era alla solita e che è facile pettinare le bambole col pettine degli altri (perdonate la parafrasi del detto decisamente più colorito). Necessaria la smentita del Mitraglietta allora, in prima linea anche nella campagna acquisti che si muove attorno al destino de network che lo ospita:

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