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SERVIZIO PUBBLICO, SANTORO FA CRAC. IL PALADINO DELL’INFORMAZIONE SOTTO IL 5%: COME MAI?
di Marco Leardi
09/12/2011 - 18:19

Patatrac. Che è successo a zio Michele? Ieri il paladino di Servizio Pubblico ha preso una sonora tranvata nella gara degli ascolti: il suo programma è stato visto da 1.164.000 spettatori pari al 4.99% di share. Il dato più basso dall’inizio della stagione. Così, a dispetto del titolo della puntata trasmessa (Evitare la catastrofe), Santoro non è riuscito ad arginare l’emorragia di pubblico accusata dalla sua nuova creatura televisiva.
I dati parlano da soli. Al suo debutto, annunciato in pompa magna e caricato di grandi aspettative, Servizio Pubblico sbaragliò ogni concorrenza con 2.838.000 spettatori: 12.03% di share. Un signor risultato. Poi, col passare delle settimane la percentuale si sarebbe arrotondata al ribasso, passando progressivamente al 10.42% di share (seconda puntata), al 9.70% di share (terza) e all’ 8.08%. E dopo un fase di stallo, il ‘crollo’ di ieri (consulta tutti i dati Auditel qui). Come mai lo slalom gigante del campione d’ascolti Santoro si è trasformato in discesa libera?
Da parte nostra, registriamo da tempo un fenomeno strettamente legato all’uscita di scena di Silvio Berlusconi. Senza il Cavaliere, i suoi più strenui oppositori mediatici si sono trovati spiazzati ed è presumibile che anche Santoro abbia incassato il brutto colpo. Da qualche settimana, infatti, il suo talk show appare come una liturgia spenta, ormai priva di quella elettrizzante tensione che caratterizzava il ring di Annozero. Quindi possiamo pensare che la pendenza sia fisiologica (o silvio-logica, fate voi) e che presto Michele possa riprendersi alla grande.
A riguardo, il vittimismo santoriano ha generato una inquietante leggenda metropolitana secondo la quale i dati auditel di Servizio Pubblico verrebbero divulgati in ritardo a causa di una repentina ‘manomissione’. Insomma, qualcuno giocherebbe sulla difficoltà di registrare con precisione i risultati di ogni emittente collegata con Santoro per far fare la figura del pistola al conduttore. Possibile?
D’altra parte, però, il rivale e allievo Corrado Formigli non sembra cavarsela così male. Il suo programma Piazza Pulita, su La7, galleggia sempre su buoni risultati e ultimamente ha accorciato le distanze da Servizio Pubblico. Ieri, c’è stato il sorpasso con il 6.18% di share.
Come si evince dai dati e dalla resa televisiva dei due programmi, la battaglia giornalistica del giovedì sera è ancora aperta a colpi di scena, expoit, sorpassi. O crolli inaspettati.
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leo dice:
Ahhhahaha ha mantenuto solo per effetto Fornero. E grazie chi doveva invitare o di chi dovevano parlare di mia nonna?
Vincenzo dice:
Ah ecco leo, adesso si... su questo ti dò ragione.
leo dice:
La dote di Santoro per me è che ha molto carisma e riesce ad acquistare in questo modo autorevolezza. Lui sostiene di fare informazione come si deve no, che fosse rimasto solo lui in Rai, ecc. Secondo me non è così, non considererei il suo modo di fare informazione obiettivo e puntuale.
Mike dice:
@ Marco Leardi e tutti i lettori Dunque, alcuni lettori dicono che Ballarà è aumentato: non è così... la curva è in calo, salvo sbalzi dovuto alla presenza di "novità" come la Fornero che spiega la sua riforma pensionistica: non vorrete mica dirmi che la presenza della Fornero sia stata inutile solo per negare la realtà, spero! Spiacente, ma senza la Fornero, la scorsa puntata di Ballarò sarebbe stata sui (bassi) livelli delle precedenti... lo stesso vale pure per Formigli: siccome parlava della Fornero e Co., ovvio che ha avuto una piccola ripresa grazie all'effetto passeggero del nuovo che arriva... ma ciò non basta a invertire i dati di La7 e Rai3: da quando "Silvio B." si è tolto, "Michele S. e simili" sono crollati :D ! "There is no alternative: non c'è alternativa!" - Margaret Thatcher
Vincenzo dice:
"Santoro ha carisma ma per me non fa l’informazione che lui sostiene di fare, cioè obiettiva e puntuale." Leo, non ho capito questo passaggio... in che senso?
leo dice:
Ma prende quota solo per il caso Santoro. Santoro ha carisma ma per me non fa l'informazione che lui sostiene di fare, cioè obiettiva e puntuale. Non so se hai visto l'uscita di Vauro contro Formigli, che secondo me ha portato un sentimento comune in seno a Servizio Pubblico. Santoro non capisco perché se la sia cercata, perché Berlusconi dovrebbe avere diritto di chiudere cosa non stava bene a lui ma che invece andava bene a molta parte delle popolazione. Se faceva illazioni o diceva cose false esistono tanti modi per difendersi, un sistema giudiziario c'è ancora per il dispiacere di B.
Vincenzo dice:
@leo: Santoro, senza Berlusconi, anche per me ha perso appeal, mettiamola così... Io ritengo Santoro un professionista nel suo mestiere, ce ne sono pochi come lui, l'ho difeso quando l'hanno cacciato, l'ho attaccato quando voleva passare come vittima del sistema (vittima di che? l'hai voluto tu, cacchi tuoi adesso...). Dopo la fine di B., se nel suo Servizio Pubblico confezionasse puntate ottime dedicate all'attuale situazione politica, senza ricorrere ad argomenti già usurati, potrebbe avere di nuovo appeal. Se poi si mettono anche gli ascolti bassi, a maggior ragione la tesi "No Berlusconi No Party" prende sempre più quota. Formigli si è adattato, vedremo se si adatterà anche il maestro.
leo dice:
vedi Vincenzo che ci troviamo d'accordo. Il problema invece è che qui sembra che si voglia scrivere che dopo Berlusconi, il sommo saggio che ci metteva di fronte a così tante elucubrazioni filosofiche e politiche, tutta la buona informazione o meglio ciò che resta dell'informazione, non avrebbe più posto in tv. Dovrebbero solo esserci grandi fratello e pomeriggi 5 o 1, tanto sono la stessa cosa, le madonne e le diete di vespa o le voluttà necrofile a prendere il posto dell'informazione.
Vincenzo dice:
Il buon Formigli, che a mio avviso fà una trasmissione non esagerata, godibile e di buona qualità, non è mai crollato dopo l'uscita di scena di Berlusconi, anzi è aumentato, ma ancora lontanuccio dai risultati ottenuti nelle prime puntate senza Santoro...
leo dice:
certo che è un flop, si discute d'altro, sul perché. Cmq questa storia dell'Auditel va rivista sicuramente, soprattutto alla luce dello switch off totale. Alla fine Gasparri e compagni si sono dati la zappa sui piedi col digitale, sarà un modo per uscire dal monopolio per altre vie.