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Un futuro aprile, nel film Rai rivive la strage di mafia del 1985

Protagonisti Francesco Montanari e Ludovica Ciaschetti nei panni del giudice Carlo Palermo e Margherita Asta. Riprese in corso a Trapani

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

09/05/2025 - 14:36

Un futuro aprile, nel film Rai rivive la strage di mafia del 1985

© US Rai

Un’altra drammatica pagina della storia italiana sta prendendo vita sul set, per raccontare al pubblico una strage di mafia avvenuta ormai quarant’anni fa. Ci riferiamo all’attentato avvenuto in Sicilia il 2 aprile 1985, destinato al giudice Carlo Palermo ma nel quale persero la vita una madre e due suoi figli e che rivivrà nel film tv Rai Un Futuro Aprile.

A raccontare quella storia è stata Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime, nel suo romanzo Sola con te in un futuro aprile, scritto insieme alla giornalista Michela Gargiulo. E da quel libro è nato il film tv, diretto da Graziano Diana – che firma la sceneggiatura con Stefano Marcocci, Domenico Tomassetti e la collaborazione di Fabrizio Coniglio – per Rai Fiction e Elysia Film. Le riprese sono appena iniziate a Trapani.

Il film tv, tratto da una storia vera, si sta girando a Trapani

A prestare il volto a Margherita, oggi adulta e attivamente impegnata nelle scuole per la legalità, sarà Ludovica Ciaschetti, che il pubblico di Rai 1 ben conosce poichè tra le giovani protagoniste di Che Dio ci Aiuti 8 (dove interpreta Olly) e perchè prima ancora è stata Elisa Claps in un’altra opera dell’azienda pubblica ispirata ad una storia vera, Per Elisa – Il Caso Claps.

Il giudice Palermo, la cui vita fu distrutta dall’attentato per i sensi di colpa che lo accompagnarono per anni, sarà invece portato in scena da Francesco Montanari, Il Cacciatore di Rai 2, che a breve vedremo su Netflix nella nuova serie Maschi Veri. Nel cast anche Peppino Mazzotta, Anna Ferruzzo, Denise Sardisco e Federica De Cola.

Il film, oltre a raccontare il dramma vissuto da Barbara Rizzo Asta e dai figli Giuseppe e Salvatore, la cui auto fece casualmente da scudo all’autobomba preparata per uccidere il giudice, si concentrerà sul dolore di Margherita, che all’epoca aveva solo dieci anni. E, soprattutto, sul legame che nascerà tra lei e Carlo Palermo, uniti da quella tragedia e decisi a trovare il modo di andare avanti.

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