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Report: Sigfrido Ranucci riparte con ‘Piccoli Trump crescono’

Nel corso della puntata anche un'inchiesta sulla festa del fungo porcino di Lariano. Ecco le anticipazioni del 26 ottobre 2025

Algert Myrtja

di Algert Myrtja

26/10/2025 - 18:44

Report: Sigfrido Ranucci riparte con ‘Piccoli Trump crescono’

© US Rai

«Siamo sani e salvi e quindi può cominciare la quasi trentennale stagione di Report»: sono queste le parole di Sigfrido Ranucci nel promo-lancio della puntata di stasera di Report, che apre una nuova edizione di inchieste, in onda dalle 20:30 su Rai 3.

Le anticipazioni del 26 ottobre 2025

Lab Report – Andrea Tornago con ‘Porcini Nostrani’

Come avvenuto lo scorso anno, i primi trenta minuti di inchieste – realizzate nel rispetto delle risorse pubbliche – saranno affidate a giovani giornalisti nello spazio ‘Lab Report’, con storie e indagini dai territori d’Italia, in difesa dei diritti umani, dei più fragili e dell’ambiente.

In questa parte, Andrea Tornago propone “Porcini nostrani”. La Festa del fungo porcino di Lariano è una vera istituzione ai Castelli Romani, ma da qualche anno a questa parte coinvolge politici nazionali e muove soldi pubblici. Cosa rende tutti pazzi per il porcino? Sarà questo il punto di partenza del reportage.

Seguiranno poi le grandi inchieste di Report, con la collaborazione di Bernardo Iovene, Cataldo Ciccolella, Elisa Marincola, Ilaria Proietti, Alessia Marzi e Greta Orsi.

Report – Giorgio Mottola e Greta Orsi con ‘Piccoli Trump crescono’

La puntata di stasera si apre con Piccoli Trump crescono: un’inchiesta di Giorgio Mottola con la collaborazione di Greta Orsi. Lo scorso marzo, a sorpresa, Giorgia Meloni ha parlato del Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, come di un testo comunista e antidemocratico. Report ha scoperto che quello che sembrava un intervento estemporaneo farebbe parte di una precisa strategia di delegittimazione delle istituzioni europee, che vede tra i protagonisti fondazioni, think tank e centri studi sovranisti europei, con la regia della più potente delle organizzazioni conservatrici americane: l’Heritage Foundation.

Dopo la rielezione di Trump, infatti, sono aumentate in modo impressionante le ingerenze americane in Europa: si sono intensificati gli attacchi frontali a Bruxelles e figure di spicco della Casa Bianca vengono sempre più spesso nel vecchio Continente a sostenere pubblicamente i candidati sovranisti alle elezioni politiche nazionali. Per esportare i valori e la visione della democrazia di Donald Trump in Europa, 12 tra i più influenti think tank conservatori americani hanno incrementato negli ultimi 5 anni il flusso di soldi verso l’Europa del 200 per cento per una cifra complessiva di quasi 100 milioni di euro, e accresciuto enormemente l’attività di lobbying nelle istituzioni europee.

In questo modo hanno costituito un network transatlantico che comprende decine di fondazioni e centri studi in quasi tutti gli Stati europei. Come rivela a Report Steve Bannon, ex capo stratega di Donald Trump, secondo il quale l’obiettivo finale sarebbe arrivare alla dissoluzione dell’Unione Europea. E di questo scenario farebbero parte anche Giorgia Meloni e le fondazioni collegate a Fratelli d’Italia.

Report – Luca Bertazzoni con ‘A noi!’

Infine, ‘A noi!‘ di Luca Bertazzoni, con la collaborazione di Marzia Amico, Samuele Damilano ed Eleonora Numico. Partendo dal caso del maestro Beatrice Venezi, nominata direttrice musicale del Teatro la Fenice di Venezia fra le proteste e lo sciopero di tutti gli orchestrali dello storico teatro, Report ripercorre le principali nomine avvenute nei posti chiave del mondo della cultura: da Ales, società in house del Ministero; al cinema; dai teatri ai festival; dal Ministero stesso a Cinecittà, il cuore dell’industria audiovisiva nazionale.

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