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Uomini e Donne, dal trash al kitsch: l’operazione ‘verismo’ di Maria De Filippi

Recensione della versione over di Uomini e Donne. Dalla brace dei bellocci da happy hour alla padella dell'Italia rustica e profonda

di Cristian Tracà

17/01/2011 - 17:51

Uomini e Donne, dal trash al kitsch: l’operazione ‘verismo’ di Maria De Filippi

3.9 /5

Dalle stelle della Milano trash-glamour alle stalle di paese con i vecchietti delle balere. Sembrano passati secoli dalle avventure di Costantino e company, i troppo belli in odore di agenzia: adesso a Uomini e donne domina la geriatro-telegenia. La Castigatrice ha tolto le castagne dal fuoco nell’ultimo istante utile, su opportuno consiglio di Maurizio Costanzo, vero ideatore della versione over, lasciando che le storie del suo programma tornassero a sapere di normalità. Dalla brace dei bellocci da happy hour alla padella dell’Italia rustica e profonda, dai localini dell’happening alle sane vecchie tavolate, tra feticci kitsch, come la Marylin campeggiante sul salotto di Maria Stella, e memorie del tempo che fu.

L’invecchiamento dell’audience ha determinato uno spostamento di baricentro non irrilevante: il predominio assoluto degli amori sempreverdi imperversa ormai libero in lungo e in largo nella programmazione del talk-dating pomeridiano. Fanno poco notizia persino le follie in salsa rosa della quarantenne Bubi, mentre un cono d’ombra avvolge i tronisti tradizionali, relegati spesso all’ultimo giorno, quando ormai la candela è consumata. L’idea defilippiana di distinguere i suoi programmi dai tanto vituperati reality trova, almeno sul piano teorico, una grande ancora a cui agganciare la rinascita.

I gioiellini della Milano da bere targati Mora adesso devono trovare nuovi mercati di sbocco, da Maria c’è posto solo per Arnaldo e Maria Stella, coriacei baluardi dell’Italia neorealista. Nell’epoca dell’overdose del trash solo il kitsch può salvare lo spettacolo. Se prima erano le segnalazioni delle serate a tener banco ora sono i turbamenti erotici del plurilaureato Ennio. Il cambiamento di rotta vive nel brodino di gallina e nelle anticaglie dei salottini dei nonni innamorati la sua massima emozione. Complice un montaggio delle esterne sempre più vivido e sempre meno di pura registrazione la De Filippi porta a compimento la sua ossessione verista.

Se qualche anno fa Maria, profetica, rispondeva a un Rostagno polemico, che l’accusava di fabbricare programmi-illusione, l’amore non è solo castelli e fiabe, ma calzini sporchi e passati di verdura– adesso comprendiamo perché sono scomparsi i crocifissi trash sulle tartarughe dei tronisti lasciando il posto alle sciarpe fatte a mano di Franca, ai calzini corti rubicondi di Armando e alla tinta a chiazze dei pochi capelli rimasti sul capo di Giuseppe, l’autentica miccia che ha innescato questo meccanismo esplosivo.

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4 commenti su "Uomini e Donne, dal trash al kitsch: l’operazione ‘verismo’ di Maria De Filippi"

  1. Adoro la versione over di uomini e donne, mi fanno davvero ridere e divertire.... Se non sbaglio ha più successo degli aktri troni, ormai stantii, ripetitivi e pieni di lelemorini in cerca di serate... Comunque Arnaldo è terribile, sembra uscito da un film comico anni '50... :D

  2. Miriana infatti l'auditel premia di piu gli OVer che i tronisti...

  3. Il trono over non si regge. Se Maria facesse i troni normali come una volta, forse, la gente riuscirebbe ad appassionarsi un po' alle storie cosa assolutamente difficile se li manda in onda una volta ogni 10 giorni.

  4. Arnaldo non si regge...:-/