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The Four Seasons dipinge brillantemente la difficoltà dell’essere diventati adulti

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

07/05/2025 - 11:50

The Four Seasons dipinge brillantemente la difficoltà dell’essere diventati adulti

© Netflix / Jon Pack

3.5 /5

Se avete almeno una quarantina d’anni e avete già dubbi sulle scelte che avete fatto e sulle persone che vi siete/vorreste esservi lasciati alle spalle, allora The Four Seasons è la serie di Netflix che fa per voi. Mentre, se siete più giovani, forse non coglierete appieno le sfumature di queste quattro frizzanti vacanze fatte da tre coppie di amici nel pieno della maturità, che devono fare i conti con grandi cambiamenti e accettazioni ancor più scioccanti.

Kate (Tina Fey), Jack (Will Forte), Nick (Steve Carell), Anne (Kerri Kenney-Silver), Danny (Colman Domingo) e Claude (Marco Calvani, fratello di Luca) sono amici da tanto e cercano sempre il modo di ritagliarsi del tempo per stare insieme, nonostante abbiano vite ed abitudini diverse e ne disapprovino reciprocamente alcune. Tra loro c’è un affetto profondo che un incidente metterà a dura prova, costringendoli a riconsiderare alcune convinzioni e ad ammettere le proprie debolezze.

The Four Seasons, da un film anni ’80 una serie molto moderna

La serie, sebbene ispirata all’omonimo film del 1981, è molto moderna e gioca con stereotipi e confronti che mettono in relazione il mondo degli “adulti” con quello delle nuove generazioni, finendo inevitabilmente per far apparire i primi alquanto cringe nel loro tentativo di portarsi al passo coi tempi.

Emblema di tutto questo è Nick, che cercherà di inserirsi a fatica nel mondo dei trentenni, ma anche la coppia aperta e gay formata da Danny e Claude dà grandi soddisfazioni, con scene esagerate e surreali che scatenano il sorriso e anche imperdibili attimi di tenerezza.

La forza della serie sta sia nell’interpretazione brillante e coinvolgente degli interpreti che nei dialoghi arguti, che sviscerano sentimenti e sensazioni. Così come nel fatto che ogni stagione – partendo dalla primavera e arrivando all’inverno – con relativo viaggio e location diversa, copre l’arco di due degli otto episodi, rendendo il tutto molto vivace.

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