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La Talpa amara

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

25/11/2024 - 16:21

La Talpa amara

© US Mediaset

2.9 /5

E’ finita così. Il ritorno de La Talpa dopo un’attesa durata 16 lunghi anni si è tradotto in una chiusura anticipata. Una scelta dettata dagli ascolti bassi e calanti che tuttavia lascia un po’ con l’amaro in bocca.

Innanzitutto per la brama degli ultimi anni, passati ad aspettare la ricomparsa di un format dall’illustre pedigree e, ancora oggi, sulla carta forte. Non solo, la fine ingloriosa non rispecchia il programma. Intendiamoci, problemi e difetti ce ne sono, ma in questi anni abbiamo visto show ben peggiori, in primis alcuni reality della stessa rete.

Cos’è che non ha funzionato allora? La nuova Talpa si è rivelata un downgrade della vecchia che andava in onda su reti cadette e non su una rete ammiraglia. Nei fatti non c’è stata nessuna svolta factual, La Talpa continua ad avere uno studio e una conduzione a tutti gli effetti che però vengono inevitabilmente depotenziati.

Lo studio all’aperto accentua la sensazione di cheaperia, la mancanza di diretta fa venire meno una certa suspense data dall’imprevedibilità e la presenza di Diletta Leotta in loco toglie liturgia e quel chiacchiericcio da studio sull’identità della Talpa. Non stupiscono nemmeno le prove: è stata fatta la scelta di evitare gli estremi – che però avevano alimentato il successo del programma – puntando per lo più su sfide fisiche con concorrenti peraltro pronti ad affrontarle.

I pregi smarriti legati alla mancanza di diretta non sono compensati dai vantaggi del factual sia perchè tanto factual non è sia perchè il montaggio non è mai troppo presente. Non vorremmo che la spinta innovativa fosse stata frenata dalla paura di destabilizzare il pubblico di Canale 5 perdendo così su tutti i fronti. Meglio una soluzione netta: o versione più “estrema” da Italia1 e Mediaset Infinity o versione tradizionale, dall’ampio budget, su Canale 5 (con anticipazioni delle prove e daytime in streaming).

Le falle del regolamento

Il regolamento è un altro punto interrogativo: La Talpa non ha un montepremi e allora perché deve sabotare il gioco? Così come il test finale esteso a tutti i concorrenti non regala indizi al pubblico e rende ancora più senza senso la domanda di rito all’eliminato ‘Sei tu la talpa?’. Prima almeno avevi l’illusione che il sabotatore poteva essere scoperto. Altra falla: la talpa viene individuata prima dalla produzione e non c’è stata l’investitura iniziale che avrebbe evitato una premiere fiacca che ha allontanato il pubblico nei primi minuti. Che se fosse rimasto probabilmente avrebbe scoperto un programma in fin dei conti guardabile.

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