Ora in tendenza
MICHELE MISSERI PIANGE IN AULA E MOSTRA UNA CORDA. LA VERITA’ PROCESSUALE STRANGOLATA IN TV
di Marco Leardi
14/12/2012 - 12:09

La verità processuale messa “alle corde” da Michele Misseri. Dagli studi tv alle aule di tribunale, lo zio di Sarah Scazzi continua a far parlare di sé, tra ammissioni di colpa e testimonianze contraddittorie pronunciate sempre a favore di telecamera. Mercoledì 12 dicembre scorso, il contadino di Avetrana si è presentato alla trentaduesima udienza del processo per la morte della nipote, e davanti ai giudici ha provato ad inscenare le fasi della sua uccisione, nel tentativo di scagionare dalle accuse di omicidio la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina.
“Ho utilizzato la corda perché era appoggiata sul trattore” ha raccontato ‘zio Miché’. Poi ha estratto dalla giacca una funicella e si è alzato per mimare il presunto strangolamento della vittima. A bloccarlo, la presidente Rina Trunfio, la quale gli ha impedito di rilasciare dichiarazioni spontanee nell’ambito del controesame. Ormai, però, la ‘messinscena’ era stata data in pasto ai cronisti.
Tra le lacrime, Misseri ha inoltre dichiarato di provare sensi di colpa nei confronti di Sarah e davanti agli avvocati dell’accusa ha aggiunto: “voi non volete la verità, la verità la voglio solo io per quella poveretta. Io l’ho ammazzata una volta ma voi chissà quante volte la state ammazzando“. Parole che in tv hanno innescato dibattiti, approfondimenti, e perizie approssimative per capire il grado di (dis)onestà riscontrabile nelle testimonianze dell’«orco» di Avetrana. Il solito processo mediatico, che ormai prosegue di pari passo con quello celebrato in tribunale.
Ripetere la propria versione in modo da renderla giudiziariamente vera: la strategia di ‘zio Michele’ sembra trovare un’ampia cassa di risonanza in tv, dove spesso l’uomo ha modo di dire la sua, abbattendo il confine che separa l’ambito mediatico da quello processuale.
Settimana scorsa, Misseri è intervenuto telefonicamente nel programma Domenica Live di Barbara D’Urso per replicare alle accuse della sedicente testimone Anna Pisanò. “Prima di parlare devi essere sicura. Mi dispiace parlare con voi: sono arrabbiato dentro me stesso. Voi vivete solo di applausi e non di verità” ha detto.
Ecco, appunto, la verità. Citata e bistrattata ad uso e consumo dello share, riprodotta e deformata dal piccolo schermo in un perverso gioco degli specchi. Strangolata con una cordicella, in diretta tv.
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Donatella dice:
Forse ci stiamo dimenticando la cosa più importante e stata uccisa una ragazzina di solo 15 anni lasciamola riposare in pace ... La verità la sanno solo loro ..... Nn verrà mai fuori basta testimoni in televisione gente che viene intervistata tutti sanno ma la verità ancora nn viene fuori .....
isolano dice:
i testimoni devono parlare in tribunale e non in tv. basta sostituire la giustizia con i programmi televisivi. quelli cercano gli applausi con le faccine
Nina dice:
D'accordo con simo, ma ovviamente bisogna sempre bastonare Sottile. Sono andata a farmi una ricerca per capire cosa dice questa Pisanò e mi sembra che siano delle gran cavolate. Se la Procura deve affidarsi a questa campa cavallo. Ciò che resterà di questa squallida vicenda è che anche la gente che stava intorno ha dato il peggio di sè. Ricordo ancora lo schifo di quella folla berciante con tanto di bambini al seguito quando arrestarano la moglie di Misseri.
simo dice:
#2 #quartogrado la settimana scorsa ha salutato il pubblico dando l'appuntamento l'11 Gennaio 2013 e poi ci sono tanti altri a leccarsi i "baffi" non solo Salvo Sottile.
amazing1972 dice:
salvo sottile si sta già leccando i baffi,in vista della puntata di stasera
Nina dice:
Spiace constatare che questi qua si fanno beffe della Procura grazie alle Tv. Io non ho seguito molto e non ho capito bene come mai la testimonianza di Anna Pisanò così importante. Una cosa vorrei dire a questa signora: STIA A CASA! Non parli con le trasmissioni e faccia il suo dovere di testimone se il suo ruolo è davvero così importante.