Prende il nome da un film del 1953 con Alberto Sordi, ma non racconta affatto di finzione e di teleromanzi. Stiamo parlando di Un Giorno in Pretura, ogni sabato su Rai3 in seconda serata, dalle 23.50. Per un ciclo di sei incontri, uno alla settimana, l’attenta Roberta Petrelluzzi ripercorrerà le tappe fondamentali di uno dei processi che ha attirato l’interesse mediatico degli ultimi anni: l’omicidio di Sarah Scazzi, la condanna in primo grado a Sabrina Misseri e Cosima Serrano e l’epilogo di Michele Misseri.
Tra innocentisti e colpevolisti, il programma trascurerà – come è nella sua natura – i punti di vista, puntando maggiormente sulle deposizioni e sui fatti confessati in aula, ponendo l’accento sulle incongruenze e sulle scelte giudiziarie, come degli imputati. Nel corso delle sei puntate spazio, dunque, al processo di Avetrana chiusosi lo scorso 20 aprile presso la Corte di Assise di Taranto, con la sentenza di condanna per tutti gli imputati.
Secondo quanto diffonde il programma, sarebbero stati 120 i testi, 52 le udienze, quasi 400 le ore di dibattimento, requisitorie e arringhe. Da stasera, vedremo una sintesi di tutto quello che è accaduto: dalla scomparsa di Sarah Scazzi, lo scorso 26 agosto del 2010, alle confessioni contraddittorie di Michele Misseri e ai possibili moventi che avrebbero portato all’omicidio.