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FIFTY FIFTY? BOCCIATO!
di Davide Maggio
16/05/2008 - 13:06

C’è solo una domanda che sin dalla prima puntata di Fifty Fifty aleggia nella mente.
“A chi appartiene la straordinaria mente televisiva che ha previsto, in un programma di 70 minuti, 25 INTERMINABILI MINUTI di calma piatta?”
In verità, si dovrebbe dissertare su tutto il lungo iter che ha portato alla produzione del nuovo, ennesimo, deludente preserale di Canale5.
Se 50-50, infatti, aveva sulla carta tutti i numeri per poter aspirare a diventare l’erede di Chi Vuol Essere Milionario, sin dalla seconda puntata è stato fugato qualsiasi dubbio e il pubblico ha gradualmente iniziato ad allontanatarsi dal preserale di Gerry Scotti, preferendo a quest’ultimo quello di Carlo Conti, poco esaltante anch’esso, ma decisamente migliore dell’ennesimo format importato da Endemol Italia per la fascia oraria di cui parliamo.
Se nelle esperienze precedenti la colpa era da addebitare principalmente alla conduzione, questa volta è proprio il format sbagliato ad essere approdato sugli schermi di Canale5. Oltre alla struttura poco entusiasmante e per niente innovativa, il preserale in onda dallo scorso 21 aprile è palesemente inadatto a coprire uno slot di 70 minuti e risulta raccapricciante come lo staff che ha lavorato al programma abbia solamente ritenuto possibile che un rush finale, strutturato in siffatta maniera, potesse raccogliere consensi tra i telespettatori.
Com’è noto, il principale “problema” degli ultimi preserali, presentati al pubblico dall’ammiraglia del Biscione, risiede proprio nella mancanza di un gioco finale che crei quella suspence necessaria a tenere incollati al video i telespettatori con l’obiettivo di trainare il seguente telegiornale e far si che l’interesse cresca in maniera direttamente proporzionale al procedere della trasmissione.
E cosa si è pensato di fare, forti di questa consapevolezza?
Si è realizzato, si, un game show che si “esaurisce” in un’unica puntata (con relativo gioco finale) ma si è pensato “bene” di collocare il gioco finale alle 19.35 e riservare gli ultimi 25 minuti di trasmissione alla “scoperta” delle risposte esatte.
Complimenti a chi ha adattato il format, dunque!
Fortunatamente la programmazione prevista per Fifty Fifty è di sole 5 settimane e il prossimo 26 maggio è previsto il cambio della guardia.
A prendere il posto del quiz di Gerry Scotti troveremo Enrico Papi con il suo Jackpot, programma nel quale, stando a quanto si dice, vengono riposte grandi aspettative.
Un eventuale successo del game di Papi andrebbe a sconvolgere gli equilibri ai quali siamo abituati perchè non è escluso che qualora il pubblico premi il programma, questo possa tornare sui teleschermi già da settembre.
Ma i game show in arrivo da Cologno Monzese non sono finiti…
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Teo dice:
Non c'è niente da fare ci vuole un bel gioco autoconclusivo, colorato, spensierato, in cui ci si diverte e si riesca a tenere incollato il pubblico con un gioco finale appassionante e coinvolgente... e che sia un buon traino per il TG5... in poche parole L'Eredità e Passaparola!!! Purtroppo lo abbiamo capito tutti che in questo momento la priorità del preserale dell'ammiraglia del biscione non sono gli ascolti, ma purtroppo le alleanze aziendali. Insomma non è che non lo siano più, però diciamo che sembra che abbiano meno pretese in shere rispetto ad un po' di tempo fa. Forse questo può essere, ma fino ad certo punto però... i risultati si stanno abbassaando troppo
Vincenzo dice:
Davide ma perchè si continua imperterriti a parlare di traino? Tale concetto secondo il mio punto di vista e valido ESCULUSIVAMENTE PER I TG e tu giustamente citi il problema ma troppo spesso di da sempre la colpa ai tv-movie o al programma che precede il preserale. Se a me il programma non piace non lo vedo e basta a prescindere da cosa ci sia prima o dopo. L'ultimo caso e stato la grande cavolata di spezzettare i cesaroni con una sola puntata per poi mettere quell'idiozia del ciclone in famiglia col risultato non solo di non aver trainato quest'ultimo ma di aver fatto calare in maniera non indifferente il primo. Siete sicuri che il concetto di traino esiste ancora?
Nickmasies dice:
@Antonio Difatti mi chiedo se un giorno potremmo assistere a un X Factor per conduttori radiofonici, televisivi etc... Ormai se vuoi entrare in Tv o devi fare lo scemo al Grande Fratello e cosi ti si spalancano le porte di Buona (Cattiva) Domenica, o ball
scorcione dice:
@mimmo1978: certo, ma ormai mi annoia alla morte anche l'Eredità! Piervito
feli dice:
io penso che il preserale di gerry scotti sia veramente un flop... vorrei vedere nella stessa fascia oraria qualche sitcom italiane-divertenti... i quiz hanno stufato...davide voglio collaborare con te...
mimmo1978 dice:
@scorcione: l'eredità è anche quello un quiz colorato, non puoi dire che anche l'eredità sia come i quiz contemporanei, visto che di allegro hai citato solo la ruota. In tema di fifty fifty secondo me non è da bocciare, qualche modifica forse potreb
Antonio dice:
cambiamo i conduttori con giovani conduttori!!! si potrebbero testare dei format con nuove leve, giovani ragazzi/e abili nella conduzione, simpatici e di bella presenza da sostiutire alle varie mummie presenti nei palinsesti della tv!!!
sanjai dice:
@ Nickmasies:la parola del finale di alta tensione è contenuta in una busta legata ad un piedistallo vicino a carlo conti.dunque non è manipolabile!(cosi dovrebbe essere). dai ragazzi,basta parlare di 1vs100.è un format che piaceva alla maggior parte delle persone che frequentano questo blog,ma è inutile dire continuamente ""perchè non lo ripropongono?""! è finito ancora da troppo poco tempo,se qualcuno decidesse di ripescarlo sarà tra un bel po...e poi siamo qui a lamentarci che vogliamo qualcosa di allegro e colorato per il preserale e pensiamo ancora al quiz di amadeus?
Davide Maggio dice:
@ ale : che fine avevi fatto? :-) Io devo dire la verità, credo che in questo periodo, pur non piacendomi, debbano essere prodotti programmi ""spensierati"" e decisamente poco impegnati. Avete riportato l'esempio di Tira e Molla ma se ne potrebbero aggiungere tanti altri. Moment of Truth è li che aspetta... non vedo l'ora anche io perchè questo e' uno di quei format che cattura la mia attenzione a prescindere da qualunque cosa. Vero è che quando c'e' la Ruffini di mezzo... c'è sempre una marcia in più.
Davide Maggio dice:
@ scorcione : Fifty Fifty non e' da meno rispetto ad 1 Contro 100. Noto anche io una sorta di ""tabù"" nel parlare di un insuccesso di Scotti ma probabilmente Gerry non è e non è mai stato presuntuoso come Amadeus (l'ha ammesso lui stesso), cosa che ha evidenziato maggiormente i risultati poco interessanti. Io, per quel che mi riguarda, occupandomi di televisione, ho detto la mia e non ho risparmiato nemmeno questo nuovo esperimento preserale. Sicuramente l'interesse è minore rispetto a quello che avevo per 1 Contro 100. Il format mi piaceva moltissimo e il vederlo realizzato in quella maniera ha fatto si che seguissi da vicino le varie vicissitudini del programma. Ma c'e' un altro motivo per cui si parla dei programmi in maniera differente. Questa differenza sta nella produzione dei programmi. La produzione di 1 Contro 100 è stata, a mio avviso, poco limpida nel senso che sono state apportate troppe modifiche in corso d'opera e platealmente riconoscibili dal pubblico, cosa che ha infastidito il p