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Pechino Express 2017: ci mancava solo l’esaltazione di Costantino della Gherardesca

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

26/10/2017 - 11:12

Pechino Express 2017: ci mancava solo l’esaltazione di Costantino della Gherardesca

Pechino Express 2017
Pechino Express 2017

A Pechino Express 2017 serviva il Giappone per palesare la propria missione, che i telespettatori avevano però già subodorato nelle prime sette puntate: l’esaltazione assoluta ed incontrastata del conduttore Costantino Della Gherardesca. L’ottava puntata, la prima nella terra dei samurai, è letteralmente ruotata attorno alla sua immagine, protagonista di diverse prove affrontate dai viaggiatori.

Si è iniziato giocando a freccette con una sua sagoma, che andava colpita nei punti critici e mortali così da guadagnare più punti; poi è stata la volta di un Costagotchi, ovvero uno zainetto stile tamagotchi con la sua faccia impressa sopra, che le coppie dovevano portare con loro nel percorso, assecondandone a forza richieste e decisioni per non farlo “morire”.

Da concorrente della primissima edizione in coppia con il nipote Barù a “leader” del programma, il passo non è stato però brevissimo. Costantino è subentrato come conduttore ad Emanuele Filiberto nella seconda e all’inizio il suo avvento è stato più che positivo per il reality, che ha arricchito con ironia e originalità (sue e degli autori).

Ma anno dopo anno l’impronta dell’ex opinionista si è fatta più forte, quasi invasiva. E se all’inizio lo era soprattutto per i siparietti narrativi che lo vedevano coinvolto in varie vesti, nonché per le frecciatine lanciate ad altri programmi tv e gli innumerevoli doppi sensi, più di recente è stata proprio la scelta del cast ad esserne influenzata, con il coinvolgimento di personaggi a lui affini come i controversi Compositori, che oltretutto Costantino ha sostenuto a gran voce nel corso del gioco, perdendo dunque l’imparzialità che il suo ruolo da cerimoniere richiederebbe.

Tutto ciò non paga, e non soltanto per una questione di ascolti crollati a picco: non paga perchè all’alba della nona puntata, per ironia della sorte o forse no, la coppia lanciata verso la vittoria sembra essere quella delle Caporali, ovvero una di quelle più lontane possibili dal contesto costantinocentrico. Jill Cooper e Antonella Elia – che in questa tappa ha baciato sulla bocca una food blogger nonché un cervo – hanno guadagnato la semifinale insieme alle Clubber, ai Maschi e ai Compositori, che non sono riusciti a far fuori solo perchè la tappa per l’ennesima volta era non eliminatoria.

Pechino Express 2017: resoconto dell’ottava puntata

Vincitrici Prova Bonus: le Caporali
Vincitrici di Tappa: le Caporali
Ultimi arrivati nella tappa: i Maschi
Eliminati: nessuno

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11 commenti su "Pechino Express 2017: ci mancava solo l’esaltazione di Costantino della Gherardesca"

  1. fabio quando vai a vedere una partita ti importa chi vince e chi perde? se l'arbitro assegna un rigore inesistente contro la tua squadra del cuore ti dici: "ma caspita, sono in un bellissimo stadio, sto vedendo giocare alcuni dei più forti giocatori del mondo, lo spettacolo è bellissimo, mo' sto a guardare il pelo nell'uovo che ci hanno dato un rigore inesistente contro? ma no, mi godo lo spettacolo che è quello che conta!" ... ? se ti appassioni a una gara o a un gioco è normale che finisci per tifare qualcuno dei concorrenti, e se l'arbitro continua a regalare rigori inesistenti agli altri, beh è normale che ti girano ....