28
settembre

Pechino Express e il compiacimento della nicchia

Pechino Express

Pechino Express

Se sei un uomo eterosessuale, magari non bellissimo ma famoso, non conosci personalmente Costantino della Gherardesca e desideri partecipare a Pechino Express è meglio che lasci perdere e ti dedichi a cose più probabili come presentare Sanremo o fare da ufficio stampa alla Casa Bianca di Trump. Scherzi a parte, ma mica troppo, il cast della sesta edizione del reality show della tv pubblica sembra costruito per compiacere un pubblico di nicchia, meglio se radical chic e a tinte arcobaleno, in barba alle logiche mainstream che la rete e il programma richiederebbero.

Sono cinque anni che fiumi di inchiostro e battiti di tastiera si sono sprecati per sottolineare, con straordinari panegirici, quanto sia bello, e sono cinque anni che Pechino è fermo ad ascolti ad una cifra senza nessun sussulto o quasi. Del resto chi si loda si imbroda e a Rai2 e Magnolia si sono cullati sugli allori non sforzandosi di migliorare un programma bello sì ma che di difettucci – acuiti altresì dagli anni che passano – ne ha più di uno. A cominciare proprio dal cast che potrebbe fungere da polo da attrazione per il pubblico e, grazie alla riconoscibilità dei viaggiatori, andare a semplificare un reality che non è semplice da seguire per tre ore on the road, anche a causa di un meccanismo di per sè ripetitivo. Un gruppo di concorrenti che faccia quasi da contraltare e non da rinforzo al narratore/dissacratore Costantino della Gherardesca, che non è un campione nell’arte del nazionalpopolare, a meno che non si tratti di doppi sensi dove l’ex Maga Maghella non è secondo a nessuno.

La presunzione di chi sa di essere bello, e per questo crede di essere meglio degli altri, è la stessa che l’anno scorso ha portato Pechino Express a schiantarsi contro il Grande Fratello Vip, disperdendo il pubblico di un’edizione che finalmente era partita bene. E non è un caso che nel cast dell’esordio figurassero due nomi noti della tv pop (amati ça va sans dire dal pubblico gay) come Lory del Santo e Tina Cipollari.

Non dubitando di una riconferma da parte di Rai2, malgrado il rapporto costi/ascolti, l’auspicio è che si riesca a rinverdire il programma lavorando su cast e confezione (servono più raccordi, più recap). Altrimenti il rischio è di accartocciarsi su se stessi e di ritrovarsi tra le mani solo una manciata di tweet.

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12 Commenti dei lettori »

1. nas ha scritto:

28 settembre 2017 alle 17:50

esatto. Io non lo guardo più da anni: perché dovrei guardare Costantino che va in vacanza coi suoi amici?



2. Alex ha scritto:

28 settembre 2017 alle 18:16

In effetti è la stessa formula del programma che è un po ripetitiva e mette persino ansia vedere delle persone o vip che corrono da una parte all’altra con una musica opprimente: tant’è che a quell’ora mi è preferibile mettere il live del GF Vip su Mediaset Extra, che è più soft e non stressa.



3. xxxxx ha scritto:

28 settembre 2017 alle 19:16

Non sono d’accordo quasi per niente.
Innanzitutto, per l’ennesima volta, non capisco perché questo programma sarebbe difficile da seguire: io, che non sono un genio superdotato, guardando il programma riesco a capire praticamente tutto ciò che vedo. Qualsiasi puntata di Pechino Express è molto più chiara e seguibile della maggior parte delle puntate dell’Isola condotte dalla Marcuzzi, se proprio vogliamo essere sinceri. A volte mi chiedo se voi stiate guardando questo programma o Twin Peaks (prodotto veramente difficile da seguire e ostico).
Inoltre, non è vero che il programma dura tre ore, in quanto il minutaggio è stato ridotto: il programma, infatti, dura meno di due ore e finisce a un orario decente (finalmente, aggiungerei).
Altra cosa su cui non sono d’accordo, è la frase “il cast della sesta edizione del reality show della tv pubblica sembra costruito per compiacere un pubblico di nicchia, meglio se radical chic e a tinte arcobaleno” e io aggiungerei finalmente. Di reality sempre uguali con dentro sempre i soliti personaggi (citofonare il GF VIP) e con dinamiche di cattivo gusto mi sono ampiamente rotto le balle.
Altra cosa: “Sono cinque anni che fiumi di inchiostro e battiti di tastiera si sono sprecati per sottolineare, con straordinari panegirici, quanto sia bello, e sono cinque anni che Pechino è fermo ad ascolti ad una cifra”. Questo non è affatto vero: la terza e la quarta edizione sono riuscite a superare il 10%. E comunque di programmi e serie televisive bellissime che in Italia (ma credo anche in altri paesi) non fanno il successo che meritano ce ne sono a bizzeffe, così come ci sono programmi orribili che fanno ascolti alti o sufficienti (come ad esempio le ultime due edizioni dell’Isola, che Dio solo sa come sono rimaste su livelli sufficienti).
Ma la punta di diamante la raggiungiamo con “La presunzione di chi sa di essere bello, e per questo crede di essere meglio degli altri, è la stessa che l’anno scorso ha portato Pechino Express a schiantarsi contro il Grande Fratello Vip, disperdendo il pubblico di un’edizione che finalmente era partita bene”. Come se fosse il GF VIP la vera colpa del flop della scorsa edizione.
L’unica cosa su cui sono d’accordo, è l’atteggiamento spocchioso di Costantino della Gherardesca, che come conduttore per questo programma è più che accettabile ma come personaggio è parecchio snob e sgradevole, nonché irrispettoso delle opinioni altrui (nemmeno di quelle legittime). A volte sembra che accetti di presentare questo programma solo per fare propaganda anti M5S e filogovernativa.



4. Pechinese ha scritto:

28 settembre 2017 alle 23:00

Concordo pienamente con l’articolo. Come dice il primo commento, quest’anno il programma potrebbe intitolarsi “Costantino che va in vacanza con i suoi amici”.

E che amici poi …. vedasi lo sguardo amorevole che il conduttore rivolgeva ai Compositori mentre apostrofavano scompostamente le Caporali a suon di “bbbellazzzia” “maddecheaho” e “occhio bbbella che sono una vecchia pazza” ….. mancava solo il Lorenzo di Corrado Guzzanti a chiosare con “secerne muco”.



5. Srich ha scritto:

28 settembre 2017 alle 23:31

Si sa in dettaglio il rapporto costi/ascolti? Era un dubbio che avevo.

A me dispiace che il picco massimo di popolarità PE l’abbia toccato proprio nell’edizione più brutta, la quarta. Per quanto non sia un tipo di programma destinato a fare grandi numeri quest’anno stanno ancora pagando i danni delle ultime due brutte annate.
Tutto sommato questa edizione mi pare stia reggendo (mi aspettavo che frammentazione classica del mercoledì+Champions+Pucci avrebbe causato un mezzo tracollo, invece tiene), hanno corretto qualche difetto (tappe e missioni meno massacranti riportano sotto i riflettori i caratteri e mettono un po’ più sullo sfondo la competizione -che poi diventava inutile viste le mille puntate non eliminatorie-, più focus sulla gente del posto, personalità meno estreme ma abbastanza brillanti) ed è molto piacevole, la puntata vola (sul serio, sta cosa che sia difficile da seguire mi rimane un mistero).

Il cast è un problema, gli sconosciuti vanno bene se sono Angelina o la Marchesa, ma è anche vero che nelle ultime edizioni non sono riusciti a replicare con personaggi simili (Fariba e Silvia Farina sono stati flop, anche se la prima a me piaceva). Se i borderline non colpiscono, mancano i vip e, disgraziatamente, non ci sono dei villain all’altezza (Espatriati, Perez, Clery, Rugiati, i Cinquetti) hai buttato via metà dell’appeal del programma. Da questo punto di vista il lavoro di quest’anno è decisamente migliore, però se su 18 concorrenti solo due-tre sono veramente famosi non riesci ad attirare il pubblico che hai perso per strada ed è un peccato visto che Pechino è ancora il miglior format in giro.



6. Mattia Buonocore ha scritto:

28 settembre 2017 alle 23:42

@xxxx non stiamo parlando di una serie tv ma di un genere, il reality, largo. Superare in un paio di puntate il 10% non mi pare nel complesso questo grande risultato. Ti chiedo allora una cosa diversa: perchè i dati non sono poi così alti (o almeno perchè gli ascolti non sono cresciuti tanto quanto le recensioni positive e i tweet)?



7. xxxxx ha scritto:

29 settembre 2017 alle 00:28

Mattia Bunocore, vai a vederti gli ascolti della quarta edizione, il programma si aggirava quasi sempre intorno al 10% e anche oltre in alcune occasioni.
Il programma secondo me non fa ascolti così alti per tre motivi:
1)il programma va su Rai Due, la quale è una rete “secondaria” che ha un minor bacino di pubblico rispetto alla rete che trasmette più reality all’anno (Canale 5);
2)le cazzate fatte l’anno scorso hanno allontanato parecchio pubblico;
3)molta gente non riesce a concepire che i reality possano non essere trash e di cattivo gusto, e quindi, da bravi trasharoli, snobbano il programma.



8. Pechinese ha scritto:

29 settembre 2017 alle 08:58

Ma cosa è successo di così negativo nella scorsa edizione? A me è piaciuta tanto …



9. Sabato ha scritto:

29 settembre 2017 alle 10:36

L’articolo riporta alcune inesattezze:
- “reality non semplice da seguire per tre ore”: in realtà ogni puntata dura circa 2 ore e finisce ben prima della mezzanotte, consentendo a noi appassionati di seguire l’intera puntata senza fare troppo tardi. GF ed Isola terminano all’una di notte e sono – loro sì – difficili da seguire interamente;
- “da 5 anni Pechino è fermo ad ascolti ad una cifra”: le edizioni quarta e quinta hanno superato in più occasioni il 10% e non si è trattato di picchi isolati, essendosi avvicinate al 10% le medie finali di entrambe le suddette edizioni;
- “meccanismo di per sé ripetitivo”: questo è parzialmente vero e le stelline introdotte in questa edizione sono assolutamente ininfluenti. Vanno tuttavia segnalati l’originalità delle prove ed il fatto che le dinamiche più interessanti ed appassionanti siano legate non tanto al meccanismo della gara quanto alle interazioni fra i concorrenti. I reality che ripetono da anni le medesime dinamiche e che necessiterebbero da tempo di un cambio autorale sono altri (GF ed Isola);
- “il cast sembra costruito per compiacere un pubblico di nicchia, meglio se radical chic e a tinte arcobaleno”: il cast “radical e gayo” è un tratto distintivo di questo reality. Ben vengano questi personaggi, sì di nicchia, ma autentici e di carattere, rispetto ai soliti arrivisti e modelli raccomandati che da anni vengono selezionati per i reality Mediaset. A chi segnala la vicinanza dei concorrenti di Pechino a Costantino vorrei rispondere che Costa è autore e quindi direttamente coinvolto nella selezione dei concorrenti; non mi stupisce, quindi, il fatto che siano spesso scelte persone provenienti dal suo “mondo” o addirittura dalla sua rete amicale. Vorrei anche far notare che dal “cerchio magico” di Costantino sono usciti personaggi davvero imperdibili (Angelina, la Marchesa, Silvia Farina, le Persiane, gli Antipodi…), che probabilmente altri reality non avrebbero mai individuato e valorizzato.

Costantino è, per Pechino, il conduttore perfetto: è ficcante, sarcastico e un po’ sadico. Il cast dell’edizione in corso è un po’ sottotono: Figlia e Matrigna ed i Maschi sono televisivamente impalpabili, Las Estrellas e gli Egger – che non ho affatto apprezzato, ma che creavano scompiglio – sono stati subito eliminati ed i Compositori sono fastidiosamente ignoranti. La prossima edizione richiederà una selezione più fortunata del cast, che dovrà poter contare non solo sul brillante “talent-scouting” di Costantino, ma anche su alcuni nomi più nazionalpopolari in grado di richiamare più pubblico.



10. xxxxx ha scritto:

29 settembre 2017 alle 18:28

Sabato: concordo su tutto. A quanto pare, secondo questo blog, se la Ventura aveva voce in capitolo sui casting dell’Isola va bene, ma se Della Gherardesca fa la stessa cosa è da considerarsi un difetto. Unica cosa su cui non d’accordo: secondo me i Maschi non sono affatto impalpabili, a me stanno molto simpatici.

Pechinese: a me l’anno scorso non è piaciuto per niente, era tutto tremendamente assurdo e poco credibile, con Tina che barava spudoratamente e si comportava in modo eccessivamente maleducato senza mai essere penalizzata in nessun modo (anzi, spesso arrivava pure prima inspiegabilmente…).



11. Sabato ha scritto:

29 settembre 2017 alle 20:29

xxxxx, a proposito dei Maschi, trovo che non buchino lo schermo. In particolare, se Arca – che ha alle spalle diversi anni di esperienze televisive – tutto sommato “ci sa fare”, il più giovane Rocco appare intimidito, taciturno… impalpabile. Aggiungo che, da una coppia di “maschi”, ci si aspetterebbero competitività e grandi prestazioni fisiche, qualità che renderebbero la gara più avvincente… ma queste caratteristiche sembrano mancare a Rocco e Francesco, che si posizionano spesso fra gli ultimi arrivati alle tappe.



12. xxxxx ha scritto:

30 settembre 2017 alle 14:15

Sabato: evidentemente il soprannome della loro squadra era ironico.



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