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LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/04/2016). PROMOSSI ILENIA PASTORELLI E BALLANDO, BOCCIATE LE CONTRADDIZIONI DI CAMPO DALL’ORTO

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

27/04/2016 - 15:28

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/04/2016). PROMOSSI ILENIA PASTORELLI E BALLANDO, BOCCIATE LE CONTRADDIZIONI DI CAMPO DALL’ORTO

Fabio Fazio

Promossi

9 a Ilenia Pastorelli. Dal Grande Fratello ai David di Donatello come miglior attrice protagonista: alla giovane esordiente romana è riuscito il colpaccio che mai prima d’ora nessun personaggio con un reality in curriculum aveva portato a casa. E’ una risposta a chi, quando si parla di ex gieffini et similia, fa di tutta l’erba un fascio; nondimeno ci ribadisce una lezione che avevamo già avuto modo di imparare con Eleonora Daniele: se fai il Grande Fratello e vuoi fare carriera (vera) meglio far parlare meno durante e dopo la permanenza nella casa.

8 a Iago Garcia. Lo spagnolo vince a mani basse l’undicesima edizione di Ballando con le stelle mettendo d’accordo pubblico (che sulla scia delle sue interpretazioni a Il Segreto e Una Vita l’ha premiato sin da subito) e giuria.

7 a Ballando con le stelle. E’ uno dei format più forti della tv nostrana e per questo siamo convinti potrebbe rendere ancora di più. Milly Carlucci è stata brava ad alimentare il contorno ma dovrebbe mettere mano anche alla struttura del programma ripetitiva ai limiti del claustrofobico.

7 di incoraggiamento a David di Donatello. La cura Sky ha funzionato, la serata ne ha guadagnato in ritmo e godibilità. Non tutto comunque è filato liscio: troppo lunghe le clip dei film, qualche battuta mal riuscita e poca spontaneità. Si sono ispirati agli Oscar? E chi dice che riproporre il modello Oscar tout court in Italia sia un bene? Sul fronte ascolti (modesti ma non è che si potessero aspettare grandi picchi), l'”errore di forma” è stato quello di trasmettere la cerimonia sul free to air. Iniziare solo sulla pay (dove gli ascolti sono stati più che sufficienti) avrebbe aiutato a creare l’attesa per il grande pubblico in vista del 2017.

6 a Rischiatutto. Fabio Fazio fa il botto a fronte di uno show lacunoso e sin troppo uguale al passato. D’altro canto parliamo di un genere immortale, si sentiva la mancanza di  “quiz puro”, la memoria di Mike è ancora viva (ingrata Mediaset a infischiarsene), e avere ospiti come Maria De Filippi e Fiorello non è cosa di tutti i giorni. Qualche sforzo in più per migliorare la confezione sarebbe stato gradito.

Bocciati

5 al Chiambretti Grand Hotel. Sebbene siano innegabili dei passi avanti rispetto all’esordio, il connubio tra il late night di Canale 5 e L’Isola dei Famosi non è  riuscito. Il programma è “freddo” e non riesce a cavalcare le “calde” dinamiche isolane finendo per scontentare sia gli appassionati del Chiambretti style che quelli dell’Isola dei Famosi. Il bravo Chiambretti avrebbe dovuto dunque stravolgere il suo format per un vero e proprio post Isola.

4 alle dichiarazioni dal sapore contraddittorio di Antonio Campo Dall’Orto. Il nuovo direttore Generale ci aveva detto che gli ascolti dovevano in qualche modo perdere di importanza a fronte di altre variabili come l’innovazione, l’appeal presso i giovani e la multimedialità. Ebbene, Rischiatutto segna risultati auditel monstre e puntuale arriva l’encomio del top manager con un comunicato ufficiale. Peccato che il quiz, pur essendo un esempio di programma da servizio pubblico e al di là delle considerazioni critiche sui contenuti, non si possa definire nè social (il sentiment su Twitter era pure negativo mentre i follower a fronte di 7 milioni di spettatori sono circa 4 mila e cinquecento) nè innovativo  e, nella seconda puntata, è stato più che doppiato sul target giovani dalla concorrenza.

3 alla quasi assenza di Quo Vado ai David di Donatello. Il film campione d’incassi e l’attore che inanella un record dopo l’altro (Checco Zalone) avrebber omeritato una maggiore considerazione.

2 al flop de L’Erba dei Vicini. Sonoro insuccesso per il programma di Beppe Severgnini che porta Rai3 ad ascolti da rete all digital. Non sarà stato un errore riproporre una seconda edizione a breve distanza da una prima che già non aveva infiammato (ascolti tra il 4 e il 5% di share)?

1 al motto dell’Isola dei Famosi 11: Me parece todo estupendo. Tralasciando la facile ironia sul significato della frase applicato al programma che in questa edizione ha avuto ben poco di “estupendo”, il motto è lungo, inadeguato, difficile.

@mattiabuonocore

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27 commenti su "LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/04/2016). PROMOSSI ILENIA PASTORELLI E BALLANDO, BOCCIATE LE CONTRADDIZIONI DI CAMPO DALL’ORTO"

  1. Sarah: con persone intendevo le parole che usi nei confronti di chi li apprezza certi prodotti. Tipo "va bene per quel pubblico lì", come se in quel pubblico ci fossero degli esseri inferiori.

  2. Sinceramente non capisco il suggerimento di trasmettere solo in pay i David. Ho apprezzato molto la scelta di permetterne la visione anche agli appassionati privi di Sky, così come avviene ormai da due anni anche per gli Oscar. Il guaio è che per anni la tv ha trascurato il cinema e adesso si fatica a richiamare grandi masse per simili cerimonie. Ma, visto il buon risultato di critica e l'attenzione dei media di quest'anno, sono fiducioso per il futuro. Inoltre è la prima volta che i film premiati aumentano le copie in sala dopo la cerimonia, attribuendo al premio anche un valore commerciale.

  3. @ SaraLurker vuol dire che siamo sulla stessa lunghezza d'onda :-)))

  4. A me invece il programma di Chiambretti convince anche se è da riproporlo slegato dall'Isola. Detto questo, se la prima serata dell'Isola offre pochissimi spunti narrativi perchè quest'anno c'è solo da annoiarsi, come può funzionare il connubio? Ci sarebbe voluta almeno un'edizione movimentata con gente simpatica e parzialmente famosa, allora condividerei anche la critica. Chiambretti cmq dovrebbe eaaere valorizzato ancora di più, è un grande, la trasmssione è stupendamente surreale

  5. @Luna io ti ho citata in un mio commento nel post degli Ascolti di Domenica 24 Aprile, quindi siamo pari! :-)

  6. @ SaraLurker e Giacomo vi quoto alla grande. Io aggiungo che non mi faro' più imbobinare dai "prodotti" Zalone. Il prossimo che mi inviterà ad andare a vedere un suo film gli rispondero' alla Zerocalcare : - Ti faccio un gluteus maximus cosi. :-)

  7. È giusto che quo vado? non sia stato considerato. Qualitativamente non è niente di speciale, non al livello degli altri film nominati! Io l'ho visto come la maggior parte degli italiani, l'ho trovato molto divertente e gradevole, ma da qui all'assegnazione dei David ce ne vuole. Ottimo invece il premio per il miglior film a perfetti sconosciuti (ben fatto) e l'incetta di premi per lo chiamavano jeeg robot e per il film di Garrone entrambi ottimi prodotti

  8. @OCSEP: ha rovinato un programma bellissimo, fai un po' te. Con un'altra conduzione, e con un organizzazione migliore, quest'edizione dell'Isola sarebbe stata sicuramente più digeribile, nonostante il cast.

  9. @Ninah :-), nessuno snobismo, credimi. Io critico oggetivamente quello che vedo senza lasciarmi influenzare dai miei gusti personali. Che sono dei più svariati. Se per alcune persone ti riferisci a Zalone, non è che possiamo dargli meriti di cinematografia che non ha. Solo perchè ci piace. Il blockbuster americano, il cinema Mainstream, può fare orrore come essere cinema mainstream d'autore, vedi Christopher Nolan. Non possiamo metterli tutti nel mucchio. I films di Zalone sono scarsissimi riguardo a tutti i comparti tecnici di cui un film è composto, dalla scrittura, alla fotografia, alla regia, alla recitazione. Non possiamo pensare che venga premiato se gli mancano le basi prime di quello che è il cinema. Lo premiano gli incassi e questo è già abbastanza. Per lui e per gli introiti che porta al cinema, che di conseguenza può permettesi di produrre anche altro. Che è quello che succede con i blockbusters americani. Servono per alimentare l'industria e generare il filone indipendente più pregiato. Ma quasi mai, tranne in casi rarissimi se non unici, i blockbusters americani vengono super premiati agli eventi che contano.

  10. Sarah: perchè sempre tutto questo snobbismo nei confronti di alcune persone? Te lo chiedo perchè a me ad esempio Zalone piace tantissimo e non sono certo una dai gusti semplici (a me i cosiddetti blockbuster americani fanno orrore)