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STRISCIA LA NOTIZIA E L’ATTACCO A CHE TEMPO CHE FA: FILIPPA LAGERBACK, ESEMPIO PERFETTO DI DONNA OGGETTO.
di Cristian Tracà
22/03/2011 - 10:59

Non c’è pace per Fabio Fazio. Da quando con Vieni via con me è stato eletto ufficialmente paladino dell’avanguardia televisiva italiana, per il conduttore di Che tempo che fa sono iniziate le frecciatine a tutto spiano. Dopo la provocazione di Federico Moccia, è Antonio Ricci a colpire la trasmissione di Raitre da lui condotta, con un ennesimo episodio della crociata contro quello che definisce finto femminismo e antivelinismo di facciata. Qualche giorno fa la provocazione esemplare.
Se Antonio Albanese ironicamente apostrofava in trasmissione il suo mentore con il celebre tormentone ‘Ti piaci u pilu Fazio Fabio’, ieri sera Striscia rincara la dose sottolineando il ruolo marginale che ricopre nel programma Filippa Lagerback, una bella statuina, scosciata al punto giusto ma totalmente inutile per le dinamiche della trasmissione secondo lo storico autore di Canale 5. Sembra come nella parabola della pagliuzza e della trave: Ricci respinge al mittente i moralismi di sorta invitando a una riflessione generale sul ruolo della donna nella televisione italiana. Pretestuoso o no quest’attacco rimane una buona occasione per capire fino a che punto si possa parlare di mercificazione dei corpi, con un’impennata anche per quanto riguarda quello maschile, in tutti i messaggi visivi che inondano la nostra vita, dai banner ai cartelloni per strada, dalla tv al cinema.
Il pubblico sentirebbe la mancanza della Lagerback il sabato e la domenica sera dato che il compito di Filippa si limita semplicemente al raccordo periferico tra le interviste? La sua è veramente solo una voce di cornice che, proprio nel confronto con una donna che ormai è legata fortemente al marchio Fazio come Luciana Littizzetto, denuncia il limite di non poter ambire a spazi più ampi? La trasmissione è nata e cresciuta su questo schema: bisogna solo capire se si possa fare un’equivalenza tra oggettivazione e marginalità.
Chissà che proprio la Littizzetto, molto attenta a rispondere a tono a chi le pesta mediaticamente anche solo un mignoletto del piede, non si prenda la briga di chiarire in maniera colorita a Ricci la differenza tra Filippa e le veline, con il sostegno delle sua amica Iolanda citata spesso soprattutto nella parte più balenga del suo intervento rituale della domenica.
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Nina dice:
Scusa Claudia, ma che differenza c'è tra essere muta e leggere le telepromozioni, o leggere l'annuncio di un ospite o dire buonasera? Probabilmente Ricci, che non amo per moltissime ragioni, intendeva muta nel senso che non dice ciò che pensa, che non esprime nulla di suo e non posso dargli torto nemmeno su ciò che dice su Fabio Fazio. Se poi vogliamo parlare di eleganza, hai ragione è più elegante la presenza di Filippa che quella delle veline. Detto questo chiedo a tutti quelli che hanno superato i 40 come me (1970) se si ricordano la polemica che accadde negli anni 70 per un programma di Pippo Baudo in cui si esibiva una valletta con degli shorts in jeans cortissimi che lasciavano scoprto più del lecito. Io ero molto piccola però mi ricordo che ero davanti alla TV e mi sono fatta spiegare dai miei genitori cosa stava succedendo. Può darsi che io mi sbagli però ho un vago ricordo a proposito.
claudia dice:
@ Nina: ok, adesso il tuo commento ha senso e posso risponderti. "tra essere muta e fare ciò che dici tu c’è poca differenza": non sono d'accordo, penso ci sia un mare fra l'emblema della "donna muta", cioè la velina, e il ruolo (ripeto: marginale) della Lagerback. Marginale, ma garbato e funzionale... Nessuno vuole un esercito di primedonne, ma nemmeno delle belle statuine. "Non mi pare poi che Ricci l’abbia indicata come esempio lampante ma come esempio di come la bellezza venga usata anche nelle trasmissioni più intellettuali": fai tu, Ricci, riferendosi a Filippa, ha parlato di: - "donna oggetto di Rai3" - "donna muta nel salotto progressista della Rai" - emblema "del femminismo di Fabio Fazio", che secondo Ricci penserebbe "la ragazza immagine è mia e me la gestisco io" Questa bacchettata fa pure sorridere se pensi che a farla è Antonio Ricci... da lui non accetto lezioni in questo senso!
Nina dice:
Claudia, è ridicolo perchè tra essere muta e fare ciò che dici tu c'è poca differenza. Non mi pare poi che Ricci l'abbia indicata come esempio lampante ma come esempio di come la bellezza venga usata anche nelle trasmissioni più intellettuali. Per qualcuno, come me, forse è difficile farsi capire scrivendo ma tu esageri con certe espressioni, tipo "evitare come la peste di dare giustificazioni", questo fa un po' sorridere.
claudia dice:
@ Nina: non che mi interessi particolarmente, ma di solito quando si dice che "un commento è ridicolo" si dice anche un perchè... o almeno sarebbe buona norma farlo. Evitare come la peste di dare giustificazioni indebolisce enormemente la propria opinione; darle invece la rafforza e apre al dialogo costruttivo. ;)
Nina dice:
Guarda Claudia il tuo commento è ridicolo comunque anche se viene citato del tutto, secondo me, per altri magari è una perla.
claudia dice:
@ Nina: perché hai citato solo la parte sulle telepromozioni e non il mio commento integrale, tipo “annuncia gli ospiti e dà appuntamento alla prossima puntata” e “è vestita, non è lì per sculettare su un bancone”? E’ chiaro che se prendi solo un pezzettino del mio commento, questo perde significato… E poi non ho mai detto che ha un “ruolo da intellettuale”, anzi ho sottolineato che “ha un ruolo marginale”, apprezzando però la sua “pulizia” ed eleganza… è chiaro: sarebbe assurdo pretendere che tutte le donne abbiano in tv un ruolo da primedonne, per il semplice fatto che sono donne… ma che Ricci non indichi nella Lagerback l’esempio lampante della “donna oggetto”, lui che ha inventato le veline, le infermierine ed il Drive in! @ morescano: io non sono femminista, o meglio non mi sono posta come tale nel mio commento 1 a cui tu fai riferimento :) Penso che tu debba riflettere su mare che c’è fra la donna nuda in tv e la donna coperta da testa a piedi… così capirai che c’è anche una giusta via di mezzo! E poi io mediterei più sul ruolo che sulla mise: quello della Lagerback è un ruolo marginale, ma garbato e pulito: introduce gli ospiti con un bel sorriso, dà appuntamento alla puntata successiva, ricorda il sito internet, fa le telepromozioni. Ricordiamo poi che è una modella, non un premio Nobel… Ricci le modelle le ha fatte sempre e solo sculettare in bikini (Lydie Pages, la Filippona, ecc.)! Le veline invece ballano e basta, non dicono una parola, sono d’accordo con Ricci sempre e comunque (i botta a risposta con Gad Lerner, per esempio, non sono farina del loro sacco… semplicemente leggono quello che Ricci scrive per loro: sranno davvero d'accordo?), ballano su questo bancone mentre i conduttori uomini le guardano da dietro con la bava alla bocca… Secondo me, il confronto non ci sta!
Cristian Tracà dice:
secondo voi la Littizzetto replicherà a questa punzecchiatura?
lillina dice:
Effettivamente la Lagerbak come ruolo non esiste però è come un piccolo stacco tra un argomento e l'altro tra un protagonista e l'altro e penso che ci voglia una cosa del genere per lo scorrimento del programma e per alleggerirlo dai temi via via trattati, lei è un siparietto moderato ed elegante senza scosciamenti o movimenti che sappiamo e a me piace e Ricci sta proprio stufando!
danos dice:
non è che rosica per il continuo pareggio con fazio la domenica? rai 3 (3°rete) con canale 5?
danos dice:
Vorrei ricordare al signor Antonio Ricci che in 45 minuti di programma (AL GIORNO) le sue care veline fanno uno stacchetto di 30 rosicati secondi all'inizio del programma e poi non si ha nessuna traccia della loro presenza. p.s mi ricordo che prima FACEVANO 2 STACCHETTI DI UN MINUTO..fino a 4 anni fa..ora sono ridotte ad un movimento delle cosce per i primi 30 secondi ..ahahahaha