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SKY SUL DIGITALE TERRESTRE, L’ANTITRUST UE FRENA. FORSE DIETRO LA DECISIONE LO ZAMPINO DI SILVIO
di Marco Leardi
19/06/2010 - 17:19
Il mare magnum del digitale terrestre può attendere, lo ‘Squalo’ sguazzerà nella boccia di vetro ancora per un po’. La notizia è che il Commissario europeo alla Concorrenza Joaquin Almunia ha deciso di prendere tempo sull’autorizzazione a Sky a partecipare alla prossima assegnazione delle frequenze digitali. La tv di Rupert Murdoch era pronta all’arrembaggio, visto che la concessione all’emittente a operare sul digitale terrestre già da quest’anno sembrava ormai imminente. C’era anche la bozza di delibera, bella pronta da firmare. Invece niente, l’Antitrust dell’Ue ha frenato tutto, almeno per ora.
La decisione dell’ufficio del Commissario Almunia sarebbe stata dettata dal fatto che l’Ue starebbe effettuando una ricognizione aggiuntiva sul mercato televisivo italiano. Questa la motivazione ufficiale che Bruxelles ha dato in pasto alla stampa e agli addetti ai lavori. Ricognizione o meno, immaginatevi come l’abbia presa l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge. Pare che il dirigente della tv satellitare non abbia affatto gradito la sorpresa europea, arrivata proprio quando sembrava tutto deciso. In verità i ben informati svelano che dietro lo stop dell’Antitrust Ue ci sarebbe lo stesso Berlusconi, intervenuto -pare- in prima persona sulla vicenda.
Cucù: e spunta ancora Silvio. L’indiscrezione la dà il settimanale MF-Milano Finanza, secondo il quale il premier avrebbe incontrato il Garante Joaquim Almunia durante uno degli ultimi vertici europei, chiedendogli di prendere tempo, di congelare la decisione sulla concessione a Sky. Berlusconi avrebbe cioè ‘difeso’ i network italiani esponendo il timore che questi possano essere soffocati dall’arrivo del colosso di Murdoch sul digitale terrestre. Sempre secondo il settimanale economico milanese, Berlusconi avrebbe trattato la questione anche con il Presidente della Commissione Ue Josè Barroso, durante una sua visita a Roma. Almunia e Barroso avrebbero ascoltato Silvio, riservandosi poi di decidere autonomamente.
Prima della pausa estiva si attende una risposta definitiva da parte di Bruxelles, che ultimamente sembra molto più cauta quando c’è Sky di mezzo. In altre parole: niente sconti alla tv di Murdoch. Intanto, secondo indiscezioni, per difendere Rai e Mediaset dalle sue fauci, Silvio avrebbe messo la mordacchia allo Squalo. In attesa di un suo colpo di coda, di una contromossa che non si farà certo attendere.
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16 commenti su "SKY SUL DIGITALE TERRESTRE, L’ANTITRUST UE FRENA. FORSE DIETRO LA DECISIONE LO ZAMPINO DI SILVIO"
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fico78 dice:
Ce lo dovevamo aspettare. Con una tecnologia obsoleta come il digitale terrestre è normale che la banda sia molto limitata. E chi ne farà le spese come al solito sono le imprese più piccole. Questo problema con il satellitare non c'è, ma in Italia ci piace guardare al passato...
maxhunter dice:
Finalmente anche l’Adiconsum mette a nudo le carenze e le diversità di ricezione del segnale in hd
Raffaele1 dice:
@ sirgeorgebest83 1) non è stata l'Unione Europea ma una cosa tutta Italiana, antitrust italiano 1997; 2) nel 1991 le tre reti mediaset (allora fininvest) ottengono la concessione nazionale e da quel momento le tre reti che fino al quel momento trasmettevano su tutto il territorio con nastri o linee di ritardo da sat, iniziano ad acquistare le frequenze dalle tv locali per avere una rete nazionale prorpria, quindi un investimento non da poco, e non si può chiedere ad un'impresa di cedere gratis un ramo dopo che hanno speso per farselo. 3) in un paese normale questo non sarebbe mai avvenuto, al più non avrebbero dato una concessione nazionale nel 1991 perché di fatto rete 4 nel 91 a livello nazionale non esisteva. 4) nel 1999 organizzano un bando per le concessioni televisive senza avere un piano nazionale delle frequenze televisive e danno concessioni a chi non aveva un piano editoriale serio, europa 7 non aveva nemmeno una frequenza, telemarket e retecapri noi loro piani c'erano solo televendite. 5) altre scemenze: un privato non deve avere più del 20% di tutte le emittenti nazionali, chi la studiata questa cosa lo stesso della par condicio ? Siccome quello del PD non ha voglia di andare in TV non ci può andare nemmeno quello del PDL, siccome non ci sono 15 tv non puoi averne più di 2, se io ho la possibilità di aprire anche 10 tv sarà il mercato a dire chi va meglio ? Ti anticipo il discorso di sky è molto diverso, ti ricordo che sky è secondo per introiti pubblicitari, prima è la rai e terza mediaset, ragiona su questa cosa, la rai tv statale e sky pay tv sul sat guadagnano di più in pubblicità della televisione che dovrebbe vivere solo di questa, figurati se sky entra anche sul DTT. 6) NON STIAMO PAGANDO UN BEL NIENTE A NESSUNO abbiamo solo risarcito 1 milione di euro + frequenza a di Stefano di Europa 7. Con questo chiudo perché andare avanti in spiegazioni sarebbe perfettamente inutile, quando la gente ragiona con le teste di altri, non si può avere una discussione seria.
sirgeorgebest83 dice:
il tuo è un discorso senza fondamento. rete 4 dovrebbe andare su satellite poiche secondo l'unone europea sarebbe lesiva della concorrenza. il libero mercato è quando non ci sono barriere in entrata. e sembra che la posizione di mediaset faccia si che questo accada, il regime televisivo italiano non è concorrenziale, è di duopolio, o di oligopolio. vai a farti un giretto nei paesi anglosassoni e vedi che li la situazione è ben diversa. detto ciò l'italia paga ogni giorno un fottio di soldi, per non ottemperare a questa condanna. e ciò sinceramente me le fa girare.
Raffaele1 dice:
@ sirgeorgebest83 Allora spiegami perché rete 4, per una legge assurda del 20% in mano ad uno solo, doveva chiudere ? Anche questo è mercato, se rete 4 piace perché la devi chiudere ? Sarà il mercato a decidere chi deve o no rimanere ? Descrivere il mercato televisivo italiano è molto semplice: due televisioni una statale e l'altra privata che si contendono il grosso della pubblicità e pubblico, una privata che vivacchia e una marea di tv locali, ca. 500 che sopravvivono e trasmettono solo televendite e pubblicità. Immaginiamo che in questo panorama ormai in un equilibrio decennale arrivi un elemento che ha la possibilità di creare dal niente alcuni canali di grosso richiamo, ovviamente il pubblico ed investitori pubblicitari tenderà a spostarsi a questo nuovo competitore, il resto è ovvio se si considera che questo competitore ha già accordi con Europa 7, gruppo Espresso e telecom E se andiamo indietro nel tempo già nel 1998 Murdoch (News Corp.) tentò la scalata a Mediaset ma gli fu impedita dall'allora governo Dalema per mantenere in Italia un gruppo che allora andava molto bene. Comunque lasciate che sky distrugga anche il DTT dopo il sat, ne riparleremo, spero proprio di sbagliarmi ma tutto mi fa pensare diversamente.
sirgeorgebest83 dice:
@ raffaele: e allora? in una condizione di libero mercato dovremmo fregarcene di mediaset e pensare al mercato. se mediaset fallirà saranno solo problemi suoi, e le sue frequenze verranno occupate da altri. la abc, l'nbc e cbs non sono mica a pagamento....se falliscono, han sbagliato loro, e i problemi sono loro, vuol dire che chi occuperà il loro posto farà meglio. negli states sono rimasti solo 2 talent......ma hanno house, csi e the mentalist......gratis....it's the market, baby