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SANREMO 2013: L’EDITORIALE DI RITA DALLA CHIESA. LUCIANINA UNICA GRANDE IDEA
di Davide Maggio
17/02/2013 - 11:13

di RITA DALLA CHIESA per DavideMaggio.it
L’anno scorso “La notte” di Arisa, quest’anno la notte del terremoto, almeno per noi del Lazio. Quindi, ansia e meno attenzione all’Ariston. Anche se non è sfuggita, ai più, la vittoria già ampiamente prevista di Marco Mengoni. Niente contro di lui, la sua canzone è bellissima. Ma io ho tifato fin dall’inizio Modà. Il testo, che ha fatto arricciare il naso ai più “colti”, è una vera poesia alla vita.
Detto questo, il Festival non è stato, come aveva promesso Fazio in conferenza stampa, il festival delle idee. Di una sola idea…forse si! A parte l’orchestra, appesa e sacrificata alle pareti del teatro, strepitosamente brava e mai ringraziata abbastanza, l’unica grande idea è stata Lucianina. Ha dissacrato con ironia, intelligenza e un pizzico di incoscienza la liturgia di uno spettacolo che ho fatto fatica a riconoscere come “il Festival della canzone italiana”. Abbiamo cominciato con l’emozione del “Va pensiero” di Verdi, per proseguire subito dopo con l’Armata Rossa di Toto Cutugno. Scusate, ma non sarebbe stato meglio chiamare la nostra Banda dei Carabinieri, allora? Quel palcoscenico vuole la musica, i cantanti vogliono musica, le case discografiche vogliono musica, il pubblico vuole musica. E questo, indipendentemente dagli ascolti. Si è sostenuto che si è voluta fare una scelta di qualità. Giusto. Ma dove sta scritto che la qualità sia solo quella ascoltata in queste serate? A me sono mancate le figure carismatiche di Sanremo. Mi sono mancate la Bertè e la Oxa. Albano e Leali. I Pooh. Mi è spiaciuto vedere quasi ignorata Malika Ayane, e osannato Elio. Sarò di coccio, ma non ho capito il motivo di tanto entusiasmo… Mentre ho pianto sul momento di magia pura del “come prima” di Bollani e Veloso. Mi sono emozionata quando è entrato Baudo, con i suoi capelli bianchi. O quando la Littizzetto ha fatto il suo bellissimo monologo sulla violenza contro le donne. Ripeto, tutto questo senza nulla togliere alla professionalità di Fazio. Che è riuscito a portare sul palco dell’Ariston quell’intellighenzia che, fino a qualche giorno fa, aveva sempre dichiarato di non averlo mai nemmeno visto, il Festival!
Bella la regia di Duccio Forzano, un nome, una garanzia. Lui è uno che non deve più dimostrare niente a nessuno. Il suo è un “tratto” sicuro, che non mette ansia in chi sta guardando. Ma c’è stato davvero un Festival di Sanremo? Io ho visto per cinque sere uno spettacolo ben confezionato, condotto con eleganza da Fazio e con della musica forse troppo raffinata per essere capita da una nazional popolare come me. Ma è finito da un’ora, e, a parte per pochissime canzoni, lo ricorderò solo per la frase di Luciana “la bellezza del maschio conta poco. Altrimenti tu non avresti spiegazione”, e per per il suo salto di gioia sulla caduta della Balti che stava sfilando in passerella come una dea. In quel momento è stata tutte noi!!! Ma domattina che canto???
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Felix dice:
Non ne avevamo dubbi shattol, è da martedi che non fai altro che ripetere le stesse cose assieme a nina e mistergrr, la vera noia siete voi, altro che sanremo
Schattol89 dice:
Rita non delude mai la penso esattamente come lei... Un bello spettacolo si... Ma questo non è Sanremo!
osservatore dice:
Maggio Tu ,invece, dovresti rispettare anche l'opinione di chi pensa che questo Festival sia stato fatto bene ( e non sto parlando di capolavoro o miglior Festival degli ultimi 50 anni)
Davide Maggio dice:
osservatore: ci mancherebbe. A me per esempio come spettacolo non è dispiaciuto ma siamo lontani anni luce dai fasti che un Festival dovrebbe avere (e ha avuto in passato).
Gabriele90 dice:
Concordo con White :-D dove sta la poesia dei modá? Per carità la canzone è carina ma il testo è banale a dir poco. Poi va bè ognuno la pensa a modo suo, ma non ditemi che il testo dei Modà è pura poesia.
vince dice:
Circa i modà ritengo penso anche io che il testo, se anche scritto con sincerità, sia la classica 'sviolinata' alla vita banale e scontata, come un bel temino scritto dallo studente che vuole far bella figura e farselo leggere a voce alta in classe. E poi è musicalmente simile alla canzone che ha vinto l'anno scorso. Condivido le perplessità circa elio. Ma come si può dare della genialata ad una ennesima goliardata musicale? Mah, addirittura il premio Mia Martini...che esagerazione.
tania dice:
Vorrei un editoriale di Gegia,credo che sia un articolo altrettanto interessante.
Felix dice:
Questo articolo non l'ha scritto lei...
Davide Maggio dice:
Felix: quest'articolo l'ha scritto lei in persona!
lele dice:
"Ma c’è stato davvero un Festival di Sanremo?" No.
osservatore dice:
Il testo dei Modà faceva pietà ( così ho fatto la rima) --- "Mi sono mancate la Bertè e la Oxa. Albano e Leali" Ma davvero? Io non ho sentito la mancanza dei soliti noti ( poi Albano è andato lo stesso su quel palco) ---- Onestamente preferivo di gran lunga l'analisi di un Freccero. Qui a parte Luciana pare di leggere che non abbiano fatto quasi nulla per 5 giorni a parte mandare sul palco Luciana
Davide Maggio dice:
osservatore: so che sei molto coinvolto da questo Festival come altri tuoi 'colleghi'. Però c'è chi la pensa in maniera sensibilmente diversa.
WHITE-difensore-di-vieniviaconme dice:
rita, l'anno prossimo prova a condurlo tu :D e dire che il testo dei modà è una poesia della vita è agghiacciante, come avere le emorroidi .