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ROBERTO NEPOTE (DIRETTORE RAI GOLD) A DM: RAI PREMIUM E’ CRESCIUTA DEL 60% NEL 2012. A DISCOVERY SONO BRAVI MA IL FACTUAL COMINCIA A STUFARE. CIELO E’ UN GIGANTE DORMIENTE
di Mattia Buonocore
01/02/2013 - 17:24

Completate le operazioni di digitalizzazione, Rai Gold – struttura di Viale Mazzini che comprende Rai Movie e Rai Premium – è cresciuta a livelli esponenziali. Un successo inarrestabile che abbiamo voluto approfondire con il direttore dei due canali, Roberto Nepote, che ci ha fornito un interessante e lucido ritratto del nuovo panorama televisivo, caratterizzato dall’ascesa delle reti digital natives.
Direttore, dopo i sorprendenti risultati ottenuti, dove vuole arrivare Rai Premium?
Vogliamo arrivare dove siamo arrivati. Non definirei sorprendenti i nostri risultati, li avevamo già calcolati – anche se forse non a questi livelli. Il trend era crescente.
In effetti l’attenzione era concentrata sui successi di Rai4 prima, e di Real Time poi…
Sulla nostra gemella aziendale siamo arrivati al sorpasso già ad aprile 2012, anche se non tutti se ne sono accorti. Nell’intera giornata è stato un sorpasso abbastanza veloce a differenza del prime time. Di norma non possiamo competere nella fascia oraria più prestigiosa per il nostro tipo di prodotto, che è omologo a quello di Rai1.
Qual è il vostro target?
Abbiamo un pubblico principalmente femminile, di circa dieci anni più giovane di quello di Rai1. Aumentando le possibilità di visione andiamo ad abbracciare un pubblico più ampio e giovane.
Quali reti considera rivali di Rai Premium?
La5 e Real time come tipo di target. Le teniamo d’occhio. Sta crescendo anche Giallo, che un po’ ci assomiglia in quanto a contenuti. Credo però che continuerà ad attestarsi intorno all’attuale 0.8%.
Non la preoccupa l’acquisto di Switchover Media da parte di Discovery?
A Discovery sono bravi. Abbiamo un occhio di riguardo per DMAX, un canale maschile che si contrappone a Rai Movie, che è principalmente maschile. Ma anche Rai4 deve temerlo: insieme a Rai Premium è quello che è cresciuto di più negli ultimi mesi.
C’è, dunque, una logica di controprogrammazione anche tra le reti digital natives?
Sì, certo. Per Rai Movie la vera controprogrammazione la fa Iris. Anche se è una lotta impari perché loro hanno un magazzino sconfinato a differenza nostra.
Rai Movie punta a battere Iris?
No, lo ritengo difficile. Dovremmo avere un migliore magazzino per farlo, ci accontentiamo di viaggiare attorno all’1%. Non abbiamo prime visioni, diamo chicche, facciamo dei cicli interessanti – tra poco in occasione dell’anniversario della morte di Alberto Sordi metteremo in piedi una maratona no stop -, siamo forti nei festival, ma si dovrebbe fare un salto in avanti.
In termini puntuali quanto è cresciuta Rai Gold nell’ultimo anno?
Rai Movie sull’intera giornata è aumentato del 24%, Premium del 60%. Per quanto riguarda la prima serata siamo rispettivamente sul 20 e sul 60%. Da sottolineare che Movie ha un problema storico nell’access prime time nei confronti del nostro competitor. Iris, trasmettendo serie, riesce a fare una politica di palinsesto migliore della nostra.
Ci sono tante serie dal respiro cinematografico. Rai Movie ne proporrà qualcuna?
Stiamo studiando l’opportunità con il marketing e il palinsesto centrale della Rai, ma non potremo arrivare ai livelli di Iris. Hanno un approccio da tv commerciale, noi non abbiamo interesse ad imbastardire il canale. Eventualmente proporremmo solo serie derivate da film.
Gli ascolti sono cresciuti a livelli esponenziali. E i budget?
Sempre uguali. E’ un problema per tutte le reti della Rai in questo periodo; anzi, con Rai1 che manda più fiction diventa tutto più complicato. C’è stata una compressione di prodotto e ci stiamo un po’ arrangiando. Anche per Rai Movie ci sono delle difficoltà: ad esempio hanno cancellato la prima serata di Volo e l’hanno riempita con dei film che ci hanno tolto. D’altronde la situazione è questa e può essere che caleremo un po’ nel medio-breve periodo.
In termini di raccolta pubblicitaria come si sta traducendo il vostro successo?
La vedo in aumento, finalmente si vendono bene i canali perché nel mercato italiano si è straficato l’interesse per tutte le reti al di sopra dell’1%. Premium due settimane fa ha toccato il 3.30% per cui l’investimento comincia a essere serio. Sono partite campagne ad hoc solo nei nostri canali, non più spolverate su tutti. Dopotutto la tv è questa, va avanti, e i fatturati di Discovery – la cui resa per canale è circa il doppio della media nostra – lo dimostrano. Sono fiducioso per il futuro, Sipra si sta adoperando.
Faccia una previsione per il 2013: Rai Premium arriverà al 2%?
No, sarebbe stata una previsione ottimistica se non avessi avuto la compressione di prodotto e la fase negativa aziendale. Se riusciamo a chiudere l’anno con l’1,3-1,4% per Premium e con circa l’1% per Rai Movie sarebbe già un buon risultato.
Sopra o sotto Real Time?
Sotto, per quest’anno. Il factual comincia un po’ a stufare, lo fanno un po’ tutti. Real Time è un nostro competitore sulle 24 ore ma in prime time non c’è storia. Questo mese è intorno allo 0.90%, noi siamo sull’1.50%. Devono cominciare a pensare di rinnovare ora che tutte le reti mandano, compresa Canale 5, factual. E’ una moda, come i programmi di cucina che ci sono ovunque. Mi hanno insegnato che quando cominciano a far tutti una cosa è ora di smettere e andare avanti. Ma come ti vesti, ma come non ti vesti, andiamo al mercatino, come dipingi la casa, dopo un po’ il genere viene inflazionato e devono essere bravi – e sono stati già bravi – a trovare qualcosa di nuovo. Devo dire che hanno anche un buon marketing che collabora col palinsesto. E’ una bella macchina sia per Real Time che per DMAX.
Che ne pensa di Cielo?
Cielo è un gigante dormiente a terra che stanno tenendo così. Hanno una posizione di sintonia buona e quando vogliono nel giro di 2 mesi possono portarlo all’1% secco. In questo momento non hanno interesse ad aumentare l’offerta free, hanno già difficoltà con l’offerta pay perché la gente è in difficoltà economiche. Inoltre alle reti pay il digitale ha creato danni: chi vede 50 canali non ha bisogno di pagare 30 euro per altri canali. Quando cominceranno, però, a puntare su Cielo per noi non ce ne sarà più. Hanno una library vastissima. Basterebbe trasmettere in prima serata The last Resort per toccare l’1%. E’ chiaro che se lo proporranno tra un anno, dopo svariati passaggi pay, gli ascolti non saranno gli stessi. Quando decideranno di accorciare il tempo pay a favore della free per noi sarà complicato.
C’è un prodotto che a sorpresa le ha regalato soddisfazioni?
‘Preferisco il paradiso’ che, pochi mesi fa in replica su Rai1 fece il 10%, e su Premium ha superato il 3%. Questo dimostra che una rete di “serie B” con un prodotto di serie A, anche se già molto sfruttato, può dare pesantemente fastidio alle generaliste. A questo punto diventa una decisione aziendale quella di continuare a puntare su 3 canali o operare su più canali.
Quando la generalista scende, i canali del digitale possono recuperare?
Si, parzialmente può farlo. La politica dovrebbe essere che se c’è una tribuna politica su Rai3, allora mettiamo un film forte su Rai Movie per recuperare.
Ecco il famoso coordinamento palinsesti di cui Freccero non è mai stato entusiasta.
Freccero non è mai entusiasta di niente (ride, ndDM)!
Che rapporti ci sono tra Rai Gold e Rai4?
[ … Continua … ]
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tania dice:
Mattia: Speriamo che il cambio al vertice avvenga il prima possibile,altrimenti Cielo rimarra' solo un piccolo minestrone dei prodotti SKY( che a volte sono scadenti).
DON IVANO dice:
gia' mi immagino comunque la replica alla domanda senza risposta di questo articolo, ovvero che il rapporto tra RGold e R4 è buono, in quanto da quest'ultima si può prendere un pò di library , tipo i film animati, Estremo Oriente e qualcos'altro, visto che sono film tranquillamente adatti anche a RMovie , e quindi una discreta gestione delle risorse grazie alla modernità di Rai 4 , che presenta programmi adatti a una trasmissione multicanale , e non relegata a una sola rete
Mattia Buonocore dice:
@don Ivano immagini male :-) @tania vediamo che succede
DON IVANO dice:
immaginavo si dovesse aspettare un po' per la 2a parte... era per modo di dire, il mio LOL
lele dice:
interessante ma francamente discorsi del genere me li aspetterei da un dirigente di mediaset o la7, non della rai. Forse è arrivato il momento di separare definitivamente l'anima commerciale della rai da quella in regime di concessione.
tania dice:
Bellissima intervista!Su Cielo ha pienamente ragione,in austerity le pay non vanno e su Cielo non si punta quanto e' dovuto!Aspetto la seconda parte
Mattia Buonocore dice:
Io penso che Cielo sia la rete con le più grosse potenzialità, se non sono state sfruttate sinora è per mancanza di interesse ma anche per errori strategici. Il palinsesto di Cielo, pur avendo alcuni programmi validi, è fatto male. Sky (anche con Sky) ha lavorato sui contenuti tralasciando il contenitore ma quando si tratta di reti piccole l'identità è tutto. Non è un caso che si parli di un possibile cambio al vertice di Cielo.
DON IVANO dice:
Mattia, sgancia la 2a parte ! :D
Mattia Buonocore dice:
@don ivano vi tocca aspettare :-) Ma ne vale la pena...
osservatore dice:
finalmente qualcuno che parla di tv con cognizione di causa dando risposte sensate ed interessanti. Grandissima la risposta sui Factual inflazionati su tutte le reti ( non certo adatti per Rai uno o Canale5)
amazing1972 dice:
a quanto pare,freccero a parte,in rai esistono dirigenti che capiscono qualcosa di tv anche....
Mattia Buonocore dice:
In effetti quando si pensa ai dirigenti Rai si hanno sempre un pò di pregiudizi e invece...
DON IVANO dice:
quest'uomo mi sembra sano di mente l'ultima risposta mi ha fatto crepare HAAHAHAHAAHAHAHAAH XD
marcko dice:
ke bella intervista, finalmente qulak1 ke parla in modo semplice di un argomento molto vasto e complicato e allo stesso tempo riesce a essere kiaro e esaustivo, dando però giudizi e nomi precisi. son curioso di seguire la seconda parte.