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RAI3, DARIA BIGNARDI VIETA SCOLLATURE E TACCHI ALTI. “NESSUNA IMPOSIZIONE, LA PENSIAMO TUTTI COSI'”
di Marco Leardi
29/05/2016 - 11:11

E’ arrivata la Buoncostume. A Rai3 è pronto un nuovo codice sul look per chi va in video: vietati abiti fascianti e tacchi alti. Sì al trucco, purché sia leggero. A stilare il dress code ‘castigato’ pare sia stata Daria Bignardi in persona. Secondo quanto riporta Il Messaggero, infatti, martedì scorso la direttrice della terza rete ha convocato costumiste e truccatrici per impartire le nuove direttive in materia di immagine.
Stando a quanto pubblicato dal quotidiano romano, le indicazioni sul look per i volti della terza rete sarebbero chiare: niente più abiti fascianti, niente tubini, rigorosamente banditi quelli di colore nero, forse ritenuti troppo sexy per il servizio pubblico. Banditi anche i tacchi alti per le donne e massima attenzione agli orecchini: non dovranno essere troppo vistosi.
Idem per il trucco, che dovrà essere leggero. E non sono previste deroghe, nemmeno davanti alla particolare richiesta della conduttrice di turno. Lo stile dell’abbigliamento sarà – stando a quanto riportato dalla stampa – molto radical chic: camicetta sobria (consigliati i “colori tenui”), scollature minime (al massimo si può far prendere aria al collo).
Se davvero così fosse, ci sarebbe da sollevare qualche perplessità. Faticheremmo infatti a comprendere le ragioni di un dress code così severo, dal momento che non ricordiamo di aver mai visto conduttrici di Rai3 in abiti sexy (sul buon gusto, al contrario, è più facile scivolare). Per quanto riguarda gli uomini, lo stile sarà invece più tradizionale e si opterà per completi classici con camicia e cravatta di buon gusto. In questo caso, nulla da eccepire.
Sull’argomento è intervenuta la stessa Daria Bignardi, intervistata dal Foglio. “Ho letto sui giornali che avrei fatto un editto!” ha commentato la direttrice di rete, precisando poi il senso delle linee guida e smorzando le polemiche sollevatesi sull’argomento.
“Abbiamo ragionato su alcuni cambi di stile. Cambieremo nei programmi del day time le scenografie, le grafiche, le luci, e abbiamo pensato anche di ragionare su uno stile aggiornato per chi andrà in onda. Senza troppe cofane in testa o cravattoni. Accortezze, eleganza. Nessuna imposizione, è una condivisione semmai: la pensiamo tutti così ed era arrivato il momento di farlo: nulla di più dai” ha dichiarato.
Nella Rai di Antonio Campo Dall’Orto non è la prima volta che si parla di regole per il look. Nei giorni scorsi, infatti, il direttore di Rai Parlamento, Gianni Scipione Rossi, aveva varato un ordine di servizio sull’abbigliamento dei telegiornalisti della sua testata.
E meno male che, in tempi non sospetti, la Presidente di Viale Mazzini, Monica Maggioni aveva dichiarato che Rai dovesse essere anche “sexy”: “non si può confondere l’essere autorevoli con l’essere noiosi e grigi“. Evidentemente, il proposito non riguardava l’abbigliamento.
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Andrea dice:
E' triste che su questo sito io riesca ad individuare l'autore di un pezzo solo leggendo il titolo...
matt dice:
un paio di tacchi e una scollatura non fanno una donna volgare... certe trasmissioni sono volgari, soprattutto quelle farcite di cronaca nera...
Vince! dice:
E' la linea editoriale di Rai3, è sempre stato così, tranne che per sporadici casi isolati. Tanto rumore (da parte di certa stampa) per nulla...
xxxxx dice:
Ma a me non sembra che solitamente in Rai3 si vestano in modo volgare...
W. Raiuno dice:
Secondo me, è uscita con questa cosa per farsi pubblicità... già mi stava antipatica prima quando faceva i programmi oggi ancora di più Detto ciò, è giusto in parte, nel senso che nel lavoro è normale vestirsi adeguatamente all'ambiente ma dovrebbe essere una cosa logica, senza richiami vari
osservo dice:
Anche io sto con la Bignardi; questa è una notizia strumentale. Non credo sia stato emesso nessun editto, ma appunto sono state date delle linee guida, che ...guarda un po' rispettano ciò che già avviene all'interno della terza rete. Non mi pare di aver mai visto una Sciarelli succinta e una Gabanelli truccata pesante. E' stata fatta uscire come notizia, quando in realtà chissà quanti altri direttori di Rai3 avranno fatto questo discorso in precedenza.
Gio dice:
Condividere uno stile di immagine non significa fare editti, è fare televisione. Quindi, sto con la Bignardi. Speriamo però che seguano le libertà nei contenuti. Sono curioso di sapere come va a finire la questione Ballarò.
IvY dice:
Ma su Rai 3 non ci sono mai state conduttrici succinte... quindi non ha senso questo bordello, non cambierá nulla. Un provvedimento del genere ci vorrebbe su canale 5. Lá le conduttrici sembrano pronte per il Moulin Rouge.
Luca dice:
Avrebbe dovuto aggiungere : niente parolacce e turpiloquio Nel contratto che la Rai fa firmare si potrebbe aggiungere : ogni parolaccia 1000 euro di multa E' diventato tutto uno schifo Ieri pure il mitico Albertazzi in un'intervista di poco tempo fa scadeva nel turpiloquio Le parolacce non aggiugono nulla al contesto ,è ora di finirla Putin ha fatto bene in Russia a vietarle in tv e radio Ovvio che sinceramente preferisco la maggiore libertà che abbiamo qui però noi stiamo esagerando Sul bus vedo ragazzine di 12 anni parlare peggio dei camionisti
kalinda dice:
veramente stiamo tornando al fascismo.......mi stupisco della Bignardi che tra tacchi e scollature ci è andata pesante.