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PIPPO BAUDO ATTACCA MAURO MAZZA: “NON SA NULLA DI SPETTACOLO”. E SULLA RAI: “E’ UN’AZIENDA MORIBONDA PER COLPA DI QUELLO SCHIFO DELLA GASPARRI”. IL SENATORE DEL PDL REPLICA: “E’ FINITO”
di Daniele Pasquini
18/03/2012 - 17:15

E’ notizia di pochi giorni fa che il conduttore di Militello, che ha un contratto con la Rai fino ad agosto, tornerà in prima serata su Rai3 con una produzione itinerante per il Belpaese, in onda presumibilmente dal prossimo settembre. Eppure Pippo Baudo continua a reclamare spazi che in tutta sincerità forse non gli competono più.
Sia chiaro, Baudo rimane un caposaldo della televisione italiana e del servizio pubblico, ed è giusto che la Rai non lo tenga in panchina. Ma la prima serata di Rai 1, una rete che necessita di essere “riordinata” in primis per ringiovanire il pubblico – come dopotutto deciso dal Consiglio di Amministrazione e ventilato a TvTalk dal ViceDirettore Generale Antonio Marano -, è giusto che sia data in mano ad altri. E’ il pubblico a chiederlo, che già in passato ha sentenziato sul Pippo nazionale.
A parte l’esperienza poco fortunata di Centocinquanta, pesa su Baudo il ritorno a fine 2008 al sabato sera della prima rete con Serata d’Onore che, contro C’è Posta per Te, si fermò ad un misero 12% di share, nonostante le polemiche contro la De Filippi che avevano accompagnato la première del programma. Tra l’altro Mauro Mazza, stando a quanto rivelato da Baudo in un’intervista al Corriere della Sera, gli aveva anche proposto di tornare con la stessa produzione, quattro serate evento da utilizzare come “tappabuchi” per ogni evenienza.
Una proposta rispedita al mittente, mittente che tra l’altro Baudo ha definito un “bravo giornalista del TG2 che non sa nulla, tecnicamente nulla di spettacolo”: “A me questi discorsi? A me?” ha dichiarato il conduttore. Belle parole anche su Mauro Masi, che a suo dire bloccò il progetto in 6 puntate di Mister Giallo per via della Goodtime di Gabriella Buontempo, incaricata di produrre i filmati: “Lavoriamo tre mesi, scriviamo sei puntate: ad un certo punto, però, viene fuori che la Goodtime è di proprietà di Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino. Che, intanto, con Fini se ne è uscito dal Pdl. Così, quando il progetto arriva a Mauro Masi, berlusconiano, Masi dice no, escluso, il programma non si fa. E Mauro Mazza abbozza. Perché intanto, da finiamo che era, pure Mazza è diventato filo berlusconiano”.
Si salva solo Lorenza Lei, anche se a lui non dispiacerebbe affatto vedere a capo dell’azienda Claudio Cappon, uno dei più accreditati, o un manager alla Sergio Marchionne. L’unica certezza è che la Rai è “un’azienda moribonda, seviziata dalla politica” e piena di berlusconiani, dei “miserabili scherani”, che la hanno trasformata in una tv commerciale. Tutta colpa “di quello schifo di legge Gasparri“, frase che non è affatto piaciuta al senatore del Pdl. “E’ Un conduttore finito, per farsi notare deve insultare il prossimo. Stia un po’ a casa”, ha dichiarato a SkyTg24 – L’intervista.
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same old story dice:
@ Pasquini, beh "registro" ma dissento su tutta la linea... quel sanremo è assolutamente baudiano, Baudo ne era autore, direttore artistico e mattatore, ha scelto lui canzoni, formula, collaboratori (gli immancabili landi, pippo caruso, castelli), lo ha condotto assolutamente alla sua maniera (sia pure lasciando molto spazio alla hunziker),e sopratutto lo ha riportato alla formula tradizione (sia come formula della gara che come costruzione dello spettacolo) dopo le edizioni "innovatrici" (a prescindere dal successo) di Bonolis e Panariello... e la stessa critica all'epoca parlò di trionfo del pippismo (Edmondo Berselli) e di restaurazione baudiana (Alessandra Comazzi).
Daniele Pasquini dice:
same old story QUELLO SPECIFICO SANREMO era un contesto completamente diverso da quello tipico baudiano
same old story dice:
@ Pasquini, definire Sanremo un contesto che non appartiene a Baudo è ingeneroso e direi semplicemente falso. Baudo è stato il conduttore che più ne ha segnato la storia, recente e non solo, rilanciando la manifestazione sotto il profilo della qualità musicale, toccando vette Auditel che parlano da sole e dandogli un'impronta autorale facilmente riconoscibile. Anche qui, una volta che non ci sarà più, si dirà che "Baudo ha fatto la storia del festival", ora si dice che a Sanremo era fuori contesto. Mah... riguardo al merito, peraltro, ha ragione da vendere, la Rai ad oggi è un coagulo di interessi politici, raccomandati, incapacità e leggi vergogna da far schifo.
alex1989 dice:
si vero bravo,ma fare spettacolo è un lavoro,e come tutto il resto d'italia, non si capisce perchè chi fa tv si senta offeso se arriva un no a 75 anni x la sua età,mentre un 50 enne(che fa lavori tradizionali) se licenziato non trova piu lavoro perchè considerato vecchio,(ed è normale che non trovi lavoro!!!) vero che molto da migliorare in tv c'è,dirigenti, idee nuove ecc,viva i walter chiari, ecc,che io ho visto solo nel web,e come me tanti giovani sanno di loro grazie al genitore,o al nonno, ma la storia resta proprio perchè la si crea,il cinema resta, la tv è di passaggio,ma i i personaggi televisivi restano e baudo è uno di quelli certamente
Peppe93 dice:
Su Mazza ha perfettamente ragione, del resto i risultati si sono visti! Gasparri è stato di pessimo gusto, dovrebbe imparare da uno come Pippo!
Pippo76 dice:
*perfettamente imitato da Neri Marcorè
danny dice:
gasparri, non c'è bisogno che baudo dica che la tua legge faccia schifo. Anzi scusami non è la tua legge, dato che all'epoca nemmeno la scrissi tu!! Ti ricordi le dichiarazioni del tuo collega Storace alla stampa?? Le ricordo io: "Non solo Gasparri non ha scritto la legge, ma non l'ha neppure letta". Hai solo messo il tuo nome a quella porcata!!