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Piazzapulita: «I rom non sono uguali a noi». Applausi in studio, Formigli si dissocia – Video
di Marco Leardi
12/04/2019 - 17:52

I rom? “Uguali a noi non è il termine più giusto“. E giù applausi. Lo studio di Piazzapulita ha reagito in maniera inaspettata, con brutale spontaneità. Le dure parole di Simone Vandalo, uno dei giovani protagonisti delle proteste antizigane di Casal Bruciato, hanno riscosso un apprezzamento che il conduttore Corrado Formigli non ha gradito e dalle quali, anzi, si è dissociato. “Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali” ha sbottato il giornalista.
Simone: ‘Alcuni rom sono italiani, ma uguali a noi non è il termine più giusto’ https://t.co/o9EHwXm8oj #Piazzapulita
— PiazzapulitaLA7 (@PiazzapulitaLA7) 11 aprile 2019
Come accaduto in passato nella trasmissione di La7, una discussione sui rom ha avuto esiti inattesi. Ad innescare l’applauso del pubblico, le affermazioni di Simone Vandalo, che assieme alla sua compagna Noemi Fasciano ha occupato abusivamente un alloggio destinato ai rom. Proprio riferendosi a questi ultimi, il ragazzo ha dichiarato:
“Sono cittadini italiani, però uguali non è il termine più giusto. Non sono uguali per il semplice motivo che loro hanno un’altra tipologia di vita confronto alla nostra. Insegnano ai figli a fare cose che noi non insegneremmo mai, non danno il buon esempio. La maggior parte è così. Non credo che chi assegna queste case li vorrebbe avere nella palazzina dove vive“.
Lo spontaneo assenso del pubblico in studio ha infastidito il conduttore Corrado Formigli, che si è sentito in dovere di prendere le distanze da quanto avvenuto.
“L’applauso sul fatto che un rom non è uguale a noi, anche se è cittadino italiano, mi fa paura. Cosa sta succedendo? E quanto è pericoloso alimentare questo tipo di pensiero?
Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali” #piazzapulita pic.twitter.com/9RzlJVnW96— Corrado Formigli (@corradoformigli) 12 aprile 2019
“Era successo solo un’altra volta. Quando Simone con brutalità e autenticità ci dice che in fondo i rom non sono uguali c’è stato un applauso in studio. Però l’applauso sul fatto che un rom non è uguale a noi, anche se è cittadino italiano, è qualcosa che a me fa paura. Non do la colpa a Simone, però mi domando che cosa sta succedendo in questo Paese e quanto è pericoloso alimentare questo tipo di pensiero?“.
Il precedente ricordato dal conduttore risale al 2015, quando proprio a Piazzapulita avvenne un duro scontro tra Dijana Pavlovic, Presidente della Federazione Rom e Sinti insieme, ed il compianto eurodeputato leghista Gianluca Buonanno. Anche in quel caso le parole di quest’ultimo vennero applaudite a sorpresa.
“Anche allora mi dissociai e mi dissocio adesso da un applauso che a me non è piaciuto. Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali“
ha chiosato Formigli, visibilmente spiazzato dall’episodio.
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Mattia Gasparini dice:
Certe risposte sono incredibili per chi non conosce la storia e la manipola a proprio piacimento. Il PCI non è mai stato un vero partito comunista. Comunista significa una cosa ben precisa che mai ha visto la luce in Italia. A differenza del Fascismo. La Sinistra del PCI ha avuto influenza in questo paese, non il comunismo. E dal 1994 quella sinistra non esiste più. Il PD è una cosa che con la sinistra a niente a che fare. In questo paese ci sono state nefandezze rosse e nere, terrorismo rosso e nero. Ma qui stiamo parlando di estremisti, non di PCI o comunismo. Il Comunismo era ed è purtroppo tutta un'altra cosa. E per fortuna noi in Italia non lo abbiamo mai conosciuto.
Mattia Gasparini dice:
Urli, infatti Formigli non è un comunista, l'Italia non è mai stata un paese comunista e il PCI di un tempo aveva ben poco da spartire con il vero comunismo dei paesi comunisti. Non parliamo poi del PD che ormai non è nemmeno più un partito di sinistra, è solo un parcheggio per vecchi democristiani. E la DC non era certo un partito di sinistra, anzi, era l'anticamera del centro-destra. Le discriminazioni avvenute in Italia contro Rom, Ebrei, Gay sono state tutte di stampo fascista. Si pretende che non venga usata la parola fascismo, quando ci sono comportamenti realmente fascisti, e si usa a sproposito la parola comunista senza sapere cosa significhi.
Sanjuro dice:
Certo che vedete comunisti davvero ovunque, è un'ossessione che affonda nella patologia. Curatevi e sfogliate qualche libro, va'.
marco urli dice:
Strano il comportamento di Formigli: in tutti i Paesi dove ha governato il comunismo i rom sono stati sistematicamente eliminati ed annullati insieme naturalmente a gay, sovversivi e quant'altro.
Mattia Gasparini dice:
fatemi capire: siamo al livello che odiate gente e volete mandare via gente e non sapete nemmeno che questi sono italiani come voi?
Mattia Gasparini dice:
controcorrente, era una battuta la tua? I rom esistono da secoli in Italia, almeno dal medioevo. Ce ne sono dell'europa dell'est nati in Italia, altri con cittadinanza italiana, e altri che sono italiani da centinaia di anni. Rom è una delle più vecchie etnie nomadi che esistono, indiani di origine. Hanno subito schiavitù, deportazione, stermini vari compreso quello nazista, e anche una diaspora. I rom italiani non solo sono cittadini italiani come te ma anche cattolici. Quelli che vivono in Italia sono italiani per la maggior parte. Molti di loro discendono da famiglie rom italiane che esistevano ancora prima di molte delle nostre famiglie.
controcorrente dice:
ma perche' continuate a definire i rom italiani ?... ma hanno la cittadinanza italiana ?
Mattia Gasparini dice:
Io mi dissocio da quelli come Filippo che parlano per slogan propagandistici dicendo banalità senza senso. Non sanno niente di cosa siano i comunisti, altrimenti saprebbero che in Italia non sono mai esistiti, mischiano punti di vista con proprietà come se si potessero avere o meno idee progressiste e democratiche a seconda di quanto guadagni, e pensano che la colpa della loro difficile condizione di vita sia dei Rom, non di quelli che gli permettono di stare vicino a casa sua in modo scriteriato e che, anche se non esistessero i Rom, non migliorerebbero nemmeno di una virgola la situazione meschina delle periferie.
Mattia Gasparini dice:
Bisognerebbe eliminare il pubblico applaudente da tutti i talk politici. Non ha senso, la maggior parte delle volte che non sono claque pagate applaudono solo per forza maggiore, spinti dalla noia. Per non parlare poi di quando i politci si portano i supporters tra il pubblico. Infatti hanno applaudito allo stesso modo anche quando Formigli si è dissociato. Poi che i Rom non siano diversi da noi mi sembra una cosa scontata. Non si considera la diversità basandosi su reati o cultura. Altrimenti come li chiameremmo tutti i nostri italianissimi evasori, corrotti, falsi paraplegici? Quelli di Trento sono diversi da quelli Napoli? Perchè la cultura regionale e il modo di crescere i figli cambia da Nord a Sud spesso. Ma sono diversi?
Filippo dice:
Si dissocia perché non li ha come vicini di casa... io mi dissocio da gente come Formigli, personaggio che vive completamente fuori dalla realtà, tipico comunista col portafoglio gonfio.