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PARLIAMONE IN FAMIGLIA E QUEL NON SO CHE DI “FAMILIARE”

di Mario Manca

18/09/2012 - 15:24

PARLIAMONE IN FAMIGLIA E QUEL NON SO CHE DI “FAMILIARE”

Parliamone in Famiglia

Con il non particolarmente esaltante 4,05% di share, è iniziata ieri la nuova e “familiare” avventura pomeridiana di Rai 2 con Parliamone in famiglia, il nuovo contenitore d’approfondimento e informazione condotto da Lorena Bianchetti. L’idea di partenza è buona anche se un po’ stantia: raccontare gli accadimenti che costellano la cronaca in maniera comune, veridica e familiare. Il risultato? Discutibile per la levità e la matassa da sgrovigliare con tatto e pazienza.

Uno studio similissimo a quello de L’Italia sul 2, un dibattito pantagruelico di psicologi e giornalisti pronti a fornire il proprio personale punto di vista cadendo inesorabilmente nei cliché più banali e una conduttrice che, per quanto ci provi, non riesce a trasmettere la tranquillità e la sobrietà che un “focolare domestico” suggerirebbe. La Bianchetti è preparata, cerca il dibattito, risponde ai suoi ospiti anche contraddicendoli, ma conserva quell’agitazione e quell’eccessiva serietà. La divisione in tre blocchi è vista e stravista, gli interventi sono monotoni e vacui e, cosa più importante, la formula è fin troppo “familiare” a un gruppo di telespettatori che, di rete in rete, finisce con incorrere, allo stesso orario, in programmi troppo simili fra loro.

Dalla professionalità di Cristina Parodi alla sanguigna Mara Venier; dall’eccessiva immedesimazione della D’Urso alla compostezza della Bianchetti. Le signore del pomeriggio tv cercano di narrare, ognuna a modo loro, la difficile e intricata realtà dell’omicidio, della violenza e della crisi economica, puntando su alcune costanti stabili e ricorrenti. E quei timidi tentativi di innovazione, vedisi il segmento “Si e no” di Parliamone in famiglia, ha quel non so che di già visto, vicino al “Da che parte stai” in quel di Canale5 e al “Bianco e Nero” della “Parodite”  di La7.

Dal duplice omicidio di Lignano Sabbiadoro alla generazionale complicità di parenti o amanti coinvolti nell’efferatezza di turno; dall’analisi accurata della figura della suocera petulante con testimonianze e videoclip di ricostruzione alla “domanda del giorno” su una probabile facilità degli stranieri nell’ottenere la cittadinanza italiana: quando avremo l’onore e il piacere di assistere ad un programma d’informazione meno “familiare”, e condito da quella compattezza ed eloquenza che riesca a farci evadere dalle solite soluzioni autoriali fac-simili e ampiamente ammortizzate?

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13 commenti su "PARLIAMONE IN FAMIGLIA E QUEL NON SO CHE DI “FAMILIARE”"

  1. A me fa sorridere che invochiate il ritorno della Balivo come se anche lei non fosse lì forse anche per la sua vicinanza a un partito di governo: avevo letto da qualche parte che è amica della Carfagna. Per cui non è che sia solo la Bianchetti ad aver beneficiato della propria rete di conoscenze. Comunque non mi pare che la tv della Balivo fosse di questa grande qualità; ricordava la D'Eusanio. Per quanto concerne l'attuale conduttrice di questo spazio sul secondo canale trovo che il rischio è che il format rispetto all'anno scorso peggiori ancor di più, mi pare sia stia scivolando verso un ircocervo di vecchie trasmissioni della rete. L'anno scorso era ben distanziato lo spazio della cronaca e dell'attualità da quello dell'intrattenimento. Quest'anno invece si torna a far commentare ad attori di seconda fila e soubrette la politica e l'economia, proprio come ai tempi di Monica Setta e del suo Il Fatto del Giorno con il solito effetto di affidare a persone inesperte il commento delle notizie più delicate. Non discuto che anche i vip possano esprimere le loro opinioni ma dipende sempre dal modo e spesso in questi format di Raidue (a differenza ad esempio delle interviste di Daria Bignardi) gli ospiti vip vengono pescati tutti tra lo stesso orientamento politico con l'ulteriore effetto grottesco che nel parlare ripetano parole retoriche o stereotipate.

  2. Credo che il 4% sia anche troppo ma anche se farà l'1% la riconfermeranno anche il prox anno ed ancora il prox e il prox le vie del signore sono infinite per la Bianchetti

  3. Come godo,devono kiuderla,per rispetto di ki paga il canone!!!!Nn la sopporta nessuno,come mai tutti tacciano e fanno finta di nulla???Ci vorebbe magalli...