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NICOLA SAVINO SPIEGA LA RIUSCITA (O LA MANCATA ESPLOSIONE?) DELL’ISOLA 9 E SI CANDIDA PER LA DECIMA EDIZIONE

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

02/04/2012 - 15:09

NICOLA SAVINO SPIEGA LA RIUSCITA (O LA MANCATA ESPLOSIONE?) DELL’ISOLA 9 E SI CANDIDA PER LA DECIMA EDIZIONE

Isola dei Famosi 9 - Nicola Savino

Si chiude giovedì sera l’Isola dei Famosi numero nove. Un’edizione che resterà sicuramente nella storia del reality di Rai 2; vuoi per l’assenza di Simona Ventura, vuoi per il ritorno sul “luogo del delitto” di alcune vecchie glorie e per la presenza di un bel gruppetto di “prepotenti” Eletti, il programma è riuscito nell’intento di non passare inosservato. E i meriti vanno anche al “neo-patentato” Nicola Savino, per la prima volta alla guida di uno show che conta:

“Su di me c’erano i fucili puntati – dichiara in un’intervista a Il Giornale – Io ho mantenuto sempre un basso profilo, perchè è nella mia natura e perchè quando ci si mette nella casa di un altro bisogna stare ancor più attenti. E penso che tutto questo abbia pagato. Contro ogni pronostico, avevano ragione i dirigenti Rai e Magnolia (la casa di produzione) a puntare su di me”.

Tornato in grande spolvero il daytime – capace di toccare anche i 3 milioni di spettatori (non succedeva dal 2008) – resta forse l’amaro in bocca per le puntate serali, inchiodate ad una media di quasi 3 milioni e mezzo di affezionati (share del 14.88%). Un risultato più che dignitoso, ma che, a conti fatti, suona come un’occasione sprecata per un’Isola che poteva dare (e ottenere) molto di più. Savino spiega le ragioni della riuscita del programma… che testimoniano, invece, il perchè della sua mancata esplosione:

“Si, abbiamo cambiato molte cose, puntando sull’ironia più che sull’isteria dei concorrenti stressati dalla fame, dalla fatica e dal fatto di vivere tutti insieme in un piccolo spazio. In puntata, appena cominciano a battibeccare, io disinnesco la tensione facendo partire il ritornello di L’amico è […] È stato come essere buttato in piscina senza saper nuotare. Ma mi sembra di aver retto il colpo: non mi sono messo a discutere come se fossi anch’io un concorrente, ho sempre mantenuto la divisa da arbitro. E ho capito che questo funzionava quando alla terza puntata il pubblico mentre entravo mi ha tributato un’ovazione”.

E in attesa di una telefonata di complimenti da parte della Ventura (“Non ci si chiama a lavori in corso, ci sentiremo dopo la fine del reality”), Savino si candida senza troppi giri di parole per il decennale del programma:

“Se si farà, certamente si. Ma ovviamente non sono io a decidere. Comunque credo che con questa edizione si sia capita una cosa. All’Isola funziona tutto: mandarci gli ex naufraghi, pure più di due volte, i parenti, i famosi, i non famosi: basta che siano personaggi interessanti. Per cui c’è da rifletterci: per me questo reality ha ancora molto da dare…”.

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35 commenti su "NICOLA SAVINO SPIEGA LA RIUSCITA (O LA MANCATA ESPLOSIONE?) DELL’ISOLA 9 E SI CANDIDA PER LA DECIMA EDIZIONE"

  1. *candono = condotto

  2. Spero in una decima edizione con la vera star dell'Isola Vladimir, ma sempre come inviata. Vladimir è stata l'inviata ideale: imparziale, brava nello spiegare i giochi e a intrattenere durante la prima serata. Ma ha messo qualcosa in più: si è anche messa nei panni dello spettatore e ha fatto quell'osservazione o quella domandina un po impertinente, non per screditare i concorrenti, ma per dare ulteriori elementi al telespettatore, che può crearsi un punto di vista più articolato. Savino continuo a non apprezzarlo, anche se in certi casi ha candono in modo adeguato. Io continuo a vederci bene Paola Perego.

  3. La Perego? Vi prego no! L'isola è l'unica cosa che vedo in tv, con lei non potrei sopportarla. Ma anche Amadeus... 1000 volte Savino. A questo punto spero che resti, almeno non è fastidioso.

  4. Di solito chi se la canta e se la suona , parte già col piede sbagliato , inoltre senza voler offendere Savino , ognuno deve guardarsi allo specchio con un minimo di consapevolezza ; per certi mestieri bisogna avere il “physique du rôle” e quindi lui per primo dovrebbe mettere da parte ambizioni da conduttore di programmi del genere dove autorevolezza e presenza scenica da front-man o da wonder-woman sarebbero necessari … In quanto alle formule dei reality , potrebbero veramente esplodere come programmi di successo innanzitutto rendendoli totalmente trasparenti soprattutto nel tele-voto ( abolizione delle percentuali e messa on line del numero esatto al centesimo dei televotanti e con adeguati filtri per la privacy dei numeri da cui partono i televoti ) ; poi di seguito : evitare nuovi innesti a gioco iniziato , e sostituire nomination ed eliminazioni , introducendo punteggi di merito, questo vuol dire che il cast iniziale rimarrà tale fino alla fine e verrà giudicato solo dal tele-voto con la formula individuale in positivo (in questa settimana quale voto dai a tizio/a ?) , che di conseguenza premierà quello/a che nel suo intero percorso , merita di più , evitando così congiure e/o combutte collettive … In ultimo occorre togliere gli inutili opinionisti e gli irritanti parenti che non interessano a nessuno - Ps. Il conduttore/ice ideale ? … Un/a vero/a comico di mestiere , graffiante ed intelligente … ( non di certo la Ventura, Balivo , Perego etc etc )

  5. io invece promuovo Nicola,si è mosso di con discrezione,non ha mai urlato(lo impone l'azienda).Vladi,si bravina ma ovviamente ha tutto scritto quindi mi appare poco naturale ma bravina.I finalisti noiosi,anonimi(chi è questa Andrea?),pesanti.Alla Elia ogni tanto parte un embolo ma è l'unica che ha movimentato la spiaggia.