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MI RICORDO DI ANNA FRANK: IL DRAMMA DELL’OLOCAUSTO RIVIVE SU RAI 1
di Salvatore Cau
23/01/2012 - 13:30

Mancano pochi giorni al 27 gennaio, Giornata della Memoria per tutte le vittime dell’Olocausto. Tra le tante proposte televisive che nel corso di tutta la settimana ricorderanno il tristemente celebre anniversario, vale la pena segnalare Mi ricordo di Anna Frank, l’ottimo film per la tv prodotto da RaiFiction nel 2009, in onda questa sera alle 21,10 su Rai1. Liberamente ispirato al romanzo omonimo di Alison Leslie Gold, il tv movie diretto da Alberto Negrin – che in prima visione il 27 gennaio 2010 ottenne una media di 7.022.000 spettatori e il 25.79% di share – racconta l’amicizia tra Anna Frank e Hannah Goslar.
La storia parte dal primo incontro ad Amsterdam delle loro due famiglie tedesche che avevano abbandonato la Germania per proseguire con la vita quotidiana delle due amiche, i primi amori, l’inizio delle leggi antiebraiche, l’occupazione tedesca, la sparizione di amici e parenti, la separazione improvvisa da Anna quando tutta la famiglia Frank decide di nascondersi nell’alloggio segreto ricavato dietro gli uffici della ditta del padre; ma anche gli inutili tentativi di Hanneli di mettersi in contatto con Anna che lei crede scappata in Svizzera, la delusione di non essere stata informata dalla sua amica.
Hanneli ricordando Anna è felice all’idea che almeno la sua amica sia salva, lontana da quegli orrori. Fino a quando scopre che Anna è lì, a Bergen Belsen, tra i deportati senza alcun privilegio come invece, grazie al padre antico ministro della Repubblica di Weimar, era fortunatamente accaduto a lei. Hanneli tenterà di avvicinarsi ad Anna, rischiando la vita, ma tutti gli olandesi verranno portati lontano, in un’altra baracca e Hanneli saprà della morte di Anna solo dopo la fine della guerra quando Otto Frank andrà a trovarla in ospedale e le dirà che sua figlia non è sopravvissuta.
Il film racconta anche la storia d’amore tra Anna e Peter, anche lui deportato e morto ad Auschwitz, e lo straordinario comportamento di Miep Gies, una collaboratrice del padre che, rischiando la propria vita per mesi, riesce a tenere nascosta tutta la famiglia Frank nell’alloggio segreto, a nutrirla, a informarla di quanto sta accadendo. Sarà lei che consegnerà a Otto, unico sopravvissuto della sua famiglia, il diario di Anna.
La sceneggiatura del film è oltre che dello stesso regista Alberto Negrin, di Andrea Porporati e Monica Zapelli. La colonna sonora originale è firmata da Ennio Morricone. Nel cast Rosabel Laurenti Sellers (Anna Frank), Emilio Solfrizzi (Otto Frank, padre di Anna) e Szurdi Panna (Hanneli Goslar).
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La Zanzara dice:
Spero che questa tematica possa uscire dal quadro astratto della "scatola- televisione" e prima ancora da quello della storia... mi auguro che costituisca uno spunto e che ci spinga ad una riflessione profonda e alla formulazione di parallelismi tra il nostro tempo e quello di Anna! Sarebbe bello se la televisione riuscisse a fornire l'antidoto a se stessa, al male che ha prodotto omologandoci! Penso a Pasolini e al video denominato "Messaggio per la Endemol- Generation"... spero che qualche televisione lo trasmetta ad un orario decente: http://www.youtube.com/watch?v=B6avHlAcMko Buona serata e speriamo bene!
Giuseppe dice:
Questo film per la tv non è male ma, quando l'ho visto l'anno scorso, speravo in qualcosa di più. Se lo si guarda avendo presente il film Il diario di Anna Frank (1959) si può rimanere delusi. Però la pellicola diretta da George Stevens era destinata al cinema e la trama è sensibilmente diversa.