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LUCIO PRESTA SI CANDIDA A SINDACO DI COSENZA
di Marco Leardi
03/11/2012 - 17:16

Un impegno concreto per la sua città, Cosenza. Così, Lucio Presta ha deciso di “scendere in campo” (come si dice in questi casi), di mettersi al servizio del capoluogo calabrese che gli ha dato i natali. Il famoso manager dei vip ha infatti espresso l’intenzione di candidarsi a primo cittadino in vista delle prossime elezioni comunali: un gesto di riconoscenza, il suo, confermato oggi in un’intervista rilasciata al Quotidiano della Calabria.
“Io voglio correre per fare il sindaco di questa città. Lo desidero fortemente perché vorrei rendere quello che ho avuto in dono. Vorrei farlo con una passione incredibile, dedicandogli tutto il tempo che ho. Posso garantire una visibilità che altrimenti Cosenza potrebbe non avere. Un punto di vantaggio? Non devo diventare ricco facendo il sindaco di Cosenza, non devo seminare e costruire nel territorio per me”
ha dichiarato Presta. L’agente, reduce dal successo di Rock Economy ottenuto con Adriano Celentano, ha inoltre aggiunto di aver maturato nel tempo la possibilità di spendere le proprie energie per Cosenza. Tra le persone da lui consultate prima di manifestare la candidatura, anche sua moglie Paola Perego, che in un primo momento avrebbe provato a dissuaderlo.
“E’ una decisione alla quale penso da tanto tempo, ne ho parlato con gli amici e ho cercato persone che mi possano dissuadere da tale proposito. Ma più ne incontro, più mi convinco che è la cosa giusta. La prima che prova a farlo è mia moglie, ma sono sicuro che sarà la mia più forte sostenitrice“
ha detto il manager dei vip. Ora, alcuni si chiederanno se questa avventura politica inciderà sulla principale attività del re Mida del dietro le quinte televisive, che già sta lavorando in vista dello show Rai La più bella del mondo, con Roberto Benigni. Altri, invece, proveranno a immaginare come sarebbe la città calabrese con un sindaco come Lucio Presta.
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Giuseppe dice:
Candidatura non vuol dire elezione. Però dipende da chi si candida. Alcuni candidati hanno, in partenza, molte più probabilità di farsi eleggere rispetto agli altri. Un personaggio famoso (e potente) come nel caso di Presta è favorito. Non si pensi che amministrare un paesello sia cosa più semplice rispetto al governare una città. Hai molto meno "apparato" e potere contrattuale (e soldi) a disposizione. Ma i servizi che devi erogare, e i problemi che devi risolvere sono, fatte le dovute proporzioni, più o meno gli stessi. Per quanto attiene la questione delle competenze il discorso è molto relativo. Ho conosciuto sindaci e amministratori con curricola impressionanti dal punto di vista tecnico ma che alla prova dei fatti valevano molto meno di cittadini con nessuna conoscenza tecnica specifica ma con maggiore perspicacia e, lo ribadisco, onestà.
Marco Leardi dice:
Crocetta corteggia Battiato per la Sicilia. Ergo, non ci vedo nulla di strano se un personaggio pubblico intende spendersi per la sua città. Anzi.. Ovviamente il presupposto indispensabile è che egli dedichi effettivamente tempo e passione all'incarico che intende ricoprire. (come giustamente dice Daniele, poi, candidatura non vuol dire elezione)
MisterGrr dice:
(averle= avere le competenze)
MisterGrr dice:
In ogni caso, se si candida, avrà le sue buone ragioni e crederà di averle. Quindi tanto meglio per lui.
MisterGrr dice:
Daniele: ribadisco il "ognuno ci legga quel che vuole"...io non mi candiderei nemmeno, perché so che non avrei le competenze per farlo. Parliamo di una città di 70000 abitanti, non del mio paesello con più rotonde di abitanti. Può essere Presta come la Sora Cecilia di Vattelapesca eh.
Daniele Pasquini dice:
Candidatura non vuol dire elezione. Astraendo dal caso specifico, dato che è il popolo a votare, per quanto mi riguarda si può candidare chiunque.
MisterGrr dice:
Secondo me un paese, una città o quel che volete, deve essere guidata da gente competente. E' un lavoro di responsabilità. Che ognuno ci legga quel che vuole.
Giuseppe dice:
Penso che tutti i cittadini abbiano il diritto/dovere di partecipare in vario modo alla vita politica. Fare il sindaco o l'assessore anche di un piccolo paese è un impegno difficile e, a volte, anche pericoloso. Ma è un'esperienza che ho fatto anch'io (e mi volevano pure ricandidare), quindi la possono fare tutti. Gli onesti.
Daniele Pasquini dice:
Beh Caschetto era funzionario della regione Emilia-Romagna per dire. Si sono invertiti i ruoli tra "rivali"
Peppe93 dice:
Ormai si stanno invertendo le rotte. Chi fa spettacolo vuol diventare politico il politico vuol diventare uomo di spettacolo. Ma vedere la politica come una cosa seria e pensare che per farla bisogna avere delle capacità è un discorso difficile da capire?