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Le Iene si autocensurano sul caso di Adelaide Ciotola. La mamma: se andasse in onda il servizio, mia figlia è pronta a fare una follia
Il programma di Italia 1 sceglie volontariamente di non mandare in onda il servizio su Adelaide Ciotola dopo la dichiarazioni della madre. L'invito di Pelazza: "basta bugie".
di Nina Segatori
04/02/2010 - 01:50
Non è la prima volta che accade che Le Iene realizzino un servizio importante e delicato e abbiano problemi per la messa in onda. Era successo nel 2005 per un filmato sulla Battaglia di Nassiriya che coinvolgeva soldati italiani, nel 2006 sul test antidroga e sembra essere accaduto anche stasera. Ma stavolta si tratta di autocensura: la trasmissione non ha mandato in onda, come annunciato, il servizio realizzato da Luigi Pelazza dedicato alla presunta truffa organizzata dalla famiglia Ciotola. Al posto del filmato solo le parole dell’inviato che spiega le motivazioni di quanto accaduto:
Noi la settimana scorsa ci eravamo occupati di una famiglia che raccoglieva fondi per curare la propria bambina affetta dalla sindrome del lobo medio. Sono stati in diverse trasmissioni, sia Rai che Mediaset, e ogni volta raccontavano la terribile malatta di cui Adelaide era affetta. Si appellavano alla solidarietà delle persone per raccogliere del denaro che poi, a detta della madre, spendevano in costose cure che Adelaide era obbligata ad affrontare. Si è parlato anche di un’operazione chirurgica di 300.000 Euro che si poteva fare solo in America. Adesso, noi eravamo pronti a mandare in onda quello che il Procuratore della Repubblica di Genova, oggi, ha dichiarato all’ Ansa: “Luisa Pollaro (mamma della bambina), indagata per concorso in truffa, insieme ad altre persone in corso di identificazione,[…] con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, con artefizi e raggiri, avrebbe simulato che la figlia Adelaide era affetta da una grave malattia”. Ebbene, in qualsiasi caso, chiunque soffra di questa malattia, la sindrome del lobo medio, viene curato in Italia senza spendere un euro. […] Tutto questo era raccontato in un servizio che avremmo mandato in onda questa sera…
Ma già questa mattina il legale della famiglia aveva diffidato Mediaset dal mandare in onda il servizio, chiedendo tra l’altro il sequestro del filmato alla Procura della Repubblica di Napoli. A quanto pare, però, pur non essendo intervenuto il sequestro è stata l’azienda di Cologno a bloccare volontariamente il servizio dopo aver letto le dichiarazioni della madre:
Mia figlia mi ha detto che basta che quelle bugie vadano in onda che lei non mangerà più che non andrà più a scuola e poi mi ha detto che è pronta a fare una follia.
La decisione sembra essere stata presa a tutela della bambina e tutto quello che Pelazza può fare (almeno per stasera) è rivolgere un appello alla donna: “La finisca almeno lei di raccontare bugie a migliaia di persone che hanno creduto alla sua storia.”
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Cristian dice:
Ke schifo! Io provo solo skifo.. nient'altro. Ci sono bambini nel mondo ke soffrono di tipologie gravi come queste, e la madre Luisa si permette di plagiare una bambina facendole credere di essere afflitta da una malattia.. io credevo nella piccola e in questa madre ke pensavo facesse i salti mortali x far guarire la piccola... cm si permette. mi fa skifo... io nn farei cose del genere
Cristina dice:
Forse sn troppo ingenua, mi sn commossa tanto nel vedere seguire qst storia,ho acquistato i libri,li ho pure letti, dico ma si può essere così falsi??sn rimasta sbalordita davanti alla tv quando Barbara d'urso a pomeriggio cinque smentiva la malattia di Adelaide,ma e'vero??nn posso accettare un fatto così fingere di essere ammalati,ma la cosa Piu grave sn i genitori...
salvatore dice:
Io combatto la mia malattia da 14 anni, Cardiopatia Dilatativa Severa, non ho chiesto soldi a nessuno, perchè nella mia città essere truffare è nel animo della gente, fottere il prossimo e la percentuale è altissima. ho 46 anni 1200 euro al mese 2 figli, pago la mia malattia, il mutuo è tutto il resto. Dico a questa gente "VERGOGNATEVI" gli ospedali sono pieni di tanta brava gente che soffrè, complimenti per l'avvenire della bambina, com'è il fiore cosi sarà il frutto. salvatore