Adelaide Ciotola



14
marzo

DM LIVE24: 14 MARZO 2011. BRACHINO, ADDIRITTURA BRACHINO.

Diario della Televisione Italiana del 14 Marzo 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Camion o non camion, questo e’ il problema!

lauretta ha scritto alle 14:15

A l’Arena, Giletti gongola: “Alcune trasmissioni hanno parlato di un furgone bianco ripreso da una telecamera di una banca. Ma da quello che so io, l’orario della telecamera era spostato di un quarto d’ora.. La pista quindi non è più attendibile..”.

lauretta ha scritto alle 14:38

E intanto a Domenica Cinque Brachino insiste con la pista telecamera-furgone, ribadendo che è “un’esclusiva del Tg5″.

  • Addirittura Brachino

Phaeton ha scritto alle 15:07

Giletti a L’Arena: “Brachino, addirittura Brachino, giornalista di Canale 5, ha fatto la prefazione di questo libro” (sempre sul caso Ciotola).

  • Punto G

mats ha scritto alle 18:02

A Domenica 5, il sessuologo Bossi spiega che nel naso abbiamo un punto attraverso il quale si scoprono i tradimenti dei propri partner. In sottofondo, si sente qualcuno che per conto suo ma col microfono aperto dice: “è il punto G!”

Boiate da GF




13
marzo

ADELAIDE CIOTOLA RIESCE A “METTER PACE” TRA CATERINA BALIVO E MASSIMO GILETTI?

Caterina Balivo

“Un uomo difficile. Un conduttore mediocre”: Caterina Balivo non ha mai risparmiato critiche nei confronti di Massimo Giletti (per maggiori info clicca qui); come del resto lo stesso padrone di casa della domenica di Rai1 che aveva insinuato più di un dubbio sul talento della conduttrice aversana (per maggiori info clicca qui). Ecco perchè sorprende l’ospitata odierna di Caterina Balivo a L’Arena con tanto di ringraziamenti (“grazie soprattutto a Caterina Balivo e complimenti“) del giornalista al termine dello spazio.

L’occasione viene da un talk sul caso Adelaide Ciotola, la “bambina truffadina” (per saperne di più sull’arresto di sua madre clicca qui) che Caterina Balivo aveva ospitato a Festa Italiana nel 2008. Massimo Giletti è l’unico, malgrado la piega metatelevisiva del piccolo schermo, che si prende la briga di dedicare un talk alla deprecabile vicenda. Oltre alla Balivo, ospite in collegamento l’avvocato della famiglia Ciotola che cerca di difendere senza riuscirci la famiglia, Milo Coretti che ha avuto rapporti personali con la bambina che nel cuore della notte gli inviava sms “dall’ospedale” per chiedere ricariche telefoniche.

Non solo, l’ex gieffino avrebbe dato 30 mila euro alla famiglia Ciotola. In collegamento anche Vittorio Sgarbi, che, garantista sul caso, arriva a parlare di “logica della televisione che di per sè è finzione”. Il critico d’arte se la prende, poi, con il magistrato che ha riaperto le indagini perchè sarebbe l’artefice dell’errore giudiziario ai danni di Enzo Tortora.


9
marzo

ADELAIDE CIOTOLA: STASERA A LE IENE TUTTI I RETROSCENA DEL CASO

Adelaide Ciotola

Se Simona Ventura, visto il flop del Sangue e la Rosa, credeva di poter beneficiare per la sua Isola dei Famosi di una serata poco concorrenziale dovrà ricredersi. Le Iene di Italia 1 affilano gli artigli e “puntano al pareggio” con il reality targato Rai 2 con un “servizio da prima pagina”. Luigi Pelazza svelerà, per la prima volta, tutti i retroscena della storia di Adelaide Ciotola, la bambina di dieci anni nata, secondo quanto sostenuto dai genitori, con la sindrome del lobo medio (una malattia degenerativa dei polmoni) che per anni aveva commosso l’Italia.

Una storia intricata, conclusasi qualche giorno fa con l’arresto (per maggiori info clicca qui), da parte della Procura di Napoli, della madre di Adelaide, Luisa Pollaro. Ad eseguire l’ordinanza sono stati gli agenti del Commissariato di Fiumicino. Per anni Adelaide è stata ospitata in moltissimi programmi tv per raccontare la sua storia e per dar vita a una campagna di raccolta fondi per sostenere un complicato intervento che poteva, come veniva raccontato, affrontare solo a Houston; è stata anche autrice di due libri in cui raccontava il suo calvario, tra un ospedale e l’altro, sempre a rischio della vita.

Una storia toccante su cui Luigi Pelazza, dopo una segnalazione che poneva dei seri dubbi riguardo all’utilizzo dei soldi raccolti (e alla malattia della bambina), aveva deciso di indagare iniziando la sua ricerca dall’Ospedale in cui la ragazzina era stata in cura. A fronte di alcune risposte elusive, La Iena si era recata quindi da un medico per avere delucidazioni in merito alla malattia e alle sue possibili cure.





5
marzo

ARRESTATA LA MADRE DI ADELAIDE CIOTOLA: TRUFFAVA IN TV FINGENDO MALATTIA RARA DELLA BAMBINA

Luisa Pollaro e la figlia Adelaide Ciotola

Gli appelli per salvare la piccola Adelaide Ciotola li aveva lanciati anche in tv, chiedendo al pubblico solidarietà ed aiuti economici. Con la sua battaglia mamma Luisa Pollaro aveva commosso l’Italia intera, raccontando che sua figlia avesse una grave malattia e  necessitasse di un intervento chirurgico salva vita negli Stati Uniti. La sua era una lotta contro il tempo, alla quale tutti potevano contribuire versando somme in denaro. Ma era in realtà una truffa, come dimostrerebbero le investigazioni svolte dalla Procura di Napoli. A seguito di un’articolata attività di indagine Luisa Pollaro è stata sottoposta agli arresti domiciliari, con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico e falso materiale. Indagati anche il marito, Vincenzo Ciotola, e un amico della coppia, Gianluca Scelzo.

A far sorgere i primi sospetti di illecito negli inquirenti era stata la trasmissione televisiva Le Iene, che si era occupata del caso con un servizio di Luigi Pelazza (per maggiori info clicca qui). Già in quella circostanza erano emersi alcuni dubbi e incongruenze che ora la Procura ha ufficializzato, mettendole nero su bianco: Luisa Pollaro avrebbe falsificato a scopo di lucro alcuni documenti sanitari dell’istituto Gaslini di Genova, dove Adelaide era stata ricoverata per disturbi non particolarmente gravi. Così la malattia della bambina diventava “rarissima” e curabile soltanto con un costoso intervento da affrontare negli Stati Uniti.

Con quella storia strappalacrime Luisa Pollaro aveva fatto il giro degli studi televisivi, promuovendo la raccolta fondi unita all’acquisto di un libro firmato da sua figlia. Certamente in buona fede, anche Caterina Balivo e Barbara D’Urso avevano dato spazio alla vicenda nelle loro trasmissioni. A Domenica Cinque, la conduttrice Mediaset aveva pure organizzato un incontro tra la bambina e il suo beniamino Gigi D’Alessio, prima che si sottoponesse ad un presunto intervento al polmone. Adelaide aveva commosso tutti.


4
febbraio

LE IENE SI AUTOCENSURANO SUL CASO DI ADELAIDE CIOTOLA. LA MAMMA: SE ANDASSE IN ONDA IL SERVIZIO, MIA FIGLIA E’ PRONTA A FARE UNA FOLLIA.

Non è la prima volta che accade che le Iene realizzino un servizio importante e delicato e abbiano problemi per la messa in onda. Era successo nel 2005 per un filmato sulla Battaglia di Nassiriya che coinvolgeva soldati italiani, nel 2006 sul test antidroga e sembra essere accaduto anche stasera. Ma stavolta si tratta di autocensura: la trasmissione non ha mandato in onda, come annunciato, il servizio realizzato da Luigi Pelazza dedicato alla presunta truffa organizzata dalla famiglia Ciotola. Al posto del filmato solo le parole dell’inviato che spiega le motivazioni di quanto accaduto:

Noi la settimana scorsa ci eravamo occupati di una famiglia che raccoglieva fondi per curare la propria bambina affetta dalla sindrome del lobo medio. Sono stati in diverse trasmissioni, sia Rai che Mediaset, e ogni volta raccontavano la terribile malatta di cui Adelaide era affetta. Si appellavano alla solidarietà delle persone per raccogliere del denaro che poi, a detta della madre, spendevano in costose cure che Adelaide era obbligata ad affrontare. Si è parlato anche di un’operazione chirurgica di 300.000 Euro che si poteva fare solo in America. Adesso, noi eravamo pronti a mandare in onda quello che il Procuratore della Repubblica di Genova, oggi, ha dichiarato all’ Ansa: ”Luisa Pollaro(mamma della bambina), indagata per concorso in truffa, insieme ad altre persone in corso di identificazione,[...] con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, con artefizi e raggiri, avrebbe simulato che la figlia Adelaide era affetta da una grave malattia”. Ebbene, in qualsiasi caso, chiunque soffra di questa malattia, la sindrome del lobo medio, viene curato in Italia senza spendere un euro. [...] Tutto questo era raccontato in un servizio che avremmo mandato in onda questa sera…”

Ma già questa mattina il legale della famiglia aveva diffidato Mediaset dal mandare in onda il servizio, chiedendo tra l’altro il sequestro del filmato alla Procura della Repubblica di Napoli. A quanto pare, però, pur non essendo intervenuto il sequetro è stata l’azienda di Cologno a bloccare volontariamente il servizio dopo aver letto le dichiarazioni della madre:





3
febbraio

ADELAIDE CIOTOLA, FORSE UNA BUFALA LA SUA MALATTIA. LO RIVELANO LE IENE NELLA PUNTATA DI QUESTA SERA

Ricordate Adelaide Ciotola, la dolcissima bambina che – con mamma al seguito – ha girato gran parte dei programmi di infotainment del Biscione suscitando tenerezza e ammirazione per la forza e la grinta con cui affrontava la terribile malattia che l’aveva colpita? Bene! A quanto pare le cose non stanno come abbiamo sempre pensato: ha dell’incredibile, infatti, ciò che hanno scoperto Le Iene di Italia1 e che vedremo nella puntata in onda questa sera. Il “tour televisivo” e la malattia della bambina potrebbero essere, difatti, solo una terribile messinscena dei genitori per racimolare quei trecentomila euro necessari – a detta loro – per un intervento delicato che poteva essere affrontato solo a Houston.

Peccato che, secondo le parole del professor Rossi dell’Ospedale Gaslini di Genova, la bambina non abbia mai sofferto della sindrome del lobo medio, malattia rara, usata forse solo a scopo mediatico per la colletta solidale. La Guardia di Finanza ha aperto già un fascicolo a carico della famiglia Ciotola, e il Procuratore della Repubblica di Genova parla di  sequestro di cui deve ancora essere verificato l’esito. La magistratura aveva chiesto alla trasmissione di non trasmettere il servizio la settimana scorsa a causa delle indagini ancora in corso.

Ma nell’appuntamento di questa settimana l‘inchiesta potrà finalmente venire alla luce. Ad occuparsi del caso la iena Luigi Pelazza che, a seguito di una segnalazione che parlava di utilizzo non ortodosso dei soldi raccolti dalla famiglia, ha iniziato a indagare sul collegamento tra la malattia della bambina e i soldi spesi per le cure. Dalla famiglia fino a questo momento solo una parziale verità: la mamma ha ammesso che per le cure sono bastate le coperture sanitarie della mutua, aprendo ulteriori spiragli all’ ipotesi di reato.