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LA RAI NELL’ERA GRAZIALE

di Eugenio Viterbo

06/07/2009 - 13:16

LA RAI NELL’ERA GRAZIALE

La RAI nell’Era Graziale

E, poi, fu il disgelo. E’ finita l’era di Del Noce quale Direttore di Raiuno; amato ed odiato, elogiato ed esecrato, apprezzato e denigrato, Fabrizio Del Noce ha dato vita ad un’epoca fatta di “grazie” e garanzie vinte, volti nuovi ed altri messi in naftalina.

Condivisibili o meno,  tante sono le pagine di televisione da sfogliare del “settennato” dell’ormai ex Direttore: tra successi, novità apportate (in termini di personaggi e di programmi) e garanzie vinte ma anche flop e nuovi volti poco graditi dal pubblico, abbiamo pensato di iniziare quest’oggi un viaggio che si è pensato di ribattezzare “La Rai nell’Era Graziale”, che ci accompagnerà per tutta l’estate, fino all’avvio della nuova stagione autunnale, per ripercorrere proprio quelle pagine; tutto questo con la consapevolezza di accendere un dibattito tra i nostalgici della vecchia guardia e coloro che, dopo un mandato extralarge, hanno voglia di novità.

Il programma prevede una rassegna dei conduttori che hanno meglio caratterizzato il settennato di Del Noce (2003-2009): dalle grazie alle nuove colonne Rai, dai desaparecidos ai survivors, passando per qualche lavoratore a progetto, fino a lui, l’ormai ex direttore.

Nove sono i numeri dell’ “opera” che vi aspettano: 

  1. Parte I – “E tante grazie! (la grazia regina)”;
  2. Parte II – “Ancora grazie! (le altre grazie)”;
  3. Parte III – “Mille grazie! (le grazie minori);
  4. Parte IV – “Caduti in disGrazia”;
  5. Parte V – “Nuove colonne Rai”;
  6. Parte VI – “Facce nuove alla mensa Rai”;
  7. Parte VII – “I sopravvissuti al ciclone Fabrizio”;
  8. Parte VIII – “I lavoratori a progetto”;
  9. Parte IX – “Del Noce, epitaffio di un direttore-abbonato Rai sempre in prima fila”.

Un album, insomma, da condividere con voi lettori, sempre qui su DM.

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39 commenti su "LA RAI NELL’ERA GRAZIALE"

  1. finalmente un'articolo che, almeno in piccola parte, fa notare l'ormai dilagante femminismo praticato in RAI... dove le vallete sono estinte per diventare conduttrici e attrici. ma di conduttrici donne ce ne sono moooolte di più... così come in mafiaset.

  2. Ahi ahi Davide...c'è un errore...nella foto. Carlo Conti...è troppo "bianco"...ahahaha, non rende :)

  3. Caro Davide, ho solo tre minuti liberi e in uno spazio così breve non riesco ad afferrare le tue deliziose metafore. Le grazie di Del Noce sono state segate? Ho capito bene? Mi viene da scrivere " grazie a Dio ". :)

  4. zia-assunta dice:

    Sei un mito Davide, comunque è stato un bravo direttore, vedremo in primavera Mazza che farà perchè ormai i palinsesti della garanzia autunnale sono ancora di Del Noce...............speriamo in un bel Sanremo al femminile Clerici-Ventura con la direzione artistica delle maggiori radio (102,5, RDS, Radio Italia, Radio Deejay, 101, RMC, RadioRai)

  5. Meno male che Del Noce se ne è andato da Raiuno, vanitoso come pochi ha tolto dagli schermi fior fiori di nomi illustri per mettere Balivo in primis. Penso a Paolo Limiti, ad esempio uomo dotato di professionalita', competenza artistica e simpatia. Spero che con il nuovo Direttore cambi qualcosa!

  6. io odio del noce, sono felicissimo che se ne è andato si faceva sempre vedere nelle prime file dei suoi programmi (troppo vanitoso) e poi ha fatto fare la tv a 4 ragazze raccomandate da chissa chi, incapaci e più ottenevano scarsi successi e più andavano in onda.

  7. @ Davide: io non discuto la sua capacità nella gestione dei palinsesti e le sue intuizioni vincenti nei programmi, ma le sue scarse qualità umane nei rapporti con le colonne portanti della Rai ( non solo degli esclusi: pare che davvero in molti tra i volti noti abbiano festeggiato quando è andato via). Per me hanno vinto i programmi, non i loro presentatori. Facciamo un esempio a caso: immaginiamo "Viva la tele" condotto da Fazio o dalla Goggi o persino da Magalli... il programma ne avrebbe certamente guadagnato. Se ripetiamo lo stesso giochino con tutte le trasmissioni di successo di Rai 1 vedremo che quasi sempre l'aspetto più debole del programma è nel presentatore. A me sembra proprio che Del Noce abbia sempre preferito circondarsi di volti nuovi o comunque di gente con poca personalità o con più capacità di mediazione ed abbia emarginato o confinato gli uominii più carismatici della Rai.

  8. @ Vince: intanto ha sempre vinto, o quasi. Ed e' altrettanto innegabile che ha fatto una TV pulita.

  9. Di sicuro la puntata più interessante di questa fantastica opera sarà quella dedicata ai caduti in disGrazia, visto che Del Noce è riuscito nell'invidiabile impresa di distruggere un vero e proprio patrimonio di esperienze, di professionalità e di personaggi amatissimi dal pubblico, che li identificava con la Rai ,per far posto ai suoi pupilli!