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I POOH CONTRO I TALENT SHOW: “ERA MEGLIO QUANDO LA GAVETTA INIZIAVA DALLE PIAZZE”.
di Gianluca Camilleri
13/10/2010 - 17:33

Capacità di essere più diretti e perdita di freni inibitori, da un lato, e diminuzione della memoria, dall’altro, sono ineluttabili conseguenze dell’invecchiamento. A questi “effetti collaterali” non sembra sfuggire lo storico gruppo musicale dei Pooh che si lanciano all’attacco del genere televisivo più in voga degli ultimi tempi, quello dei talent show.
La critica mossa dal portavoce dell’ex quartetto, Red Canzian, è netta ed inequivocabile “Era meglio quando la gavetta si iniziava nelle piazze. Oggi ci si ritrova primi in classifica senza sapere, però, dopo dove andare“. Il parere ha il sapore della nostalgia, il retrogusto dei bei tempi andati, del “si stava meglio quando si stava peggio”.
Peccato però che proprio qualche giorno fa, il 7 ottobre, il tenore delle dichiarazioni rilasciate a Tgcom era completamente diverso e non venivano risparmiati elogi al vincitore della scorsa edizione di XFactor Marco Mengoni: “Ha un talento straordinario, dovrebbe fare un album di sole cover“. Lo stesso Mengoni, veniva poi citato dai Pooh come esempio positivo nel confronto tra il talent di Rai2 di quest’anno e le edizioni precedenti: “Non ci sono ragazzi interessanti come Mengoni o Noemi”. Cosa avrà provocato questo cambiamento repentino di idee? Interessante il pensiero del gruppo sulle possibilità di successo che avrebbero avuto nel caso di partecipazione a trasmissioni di questo tipo: “Se i talent show fossero esistiti negli anni sessanta, molti degli artisti che ci sono adesso non sarebbero stati presi perché non avevano quelle caratteristiche che questi programmi richiedono”.
Nulla di male ad esprimere il proprio punto di vista, per carità. Ma se si dichiara la contrarietà ad un certo tipo di televisione, perché allora andare ospiti questa sera ad uno show come Ti lascio una canzone, ascrivibile proprio al genere dei (baby) talent?
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peppe dice:
i pooh sono ancora noti e sanno ancora riempire le piazze dopo 47 anni, qusti "cantanti" usciti dai talent vedremo dove saranno tra 47 anni, anche meno
daniele dice:
Per quanto riguarda Ti lascio una canzone, sono d'accordo con Ica, io non ci sarei andato, discorso divarso per i talent, una cosa è criticare un programma televisivo e un sistema, un altra è elogiare alcune persone, non perche vi hanno partecipato ma perche magari hanno delle capacità e appunto per questo con questi programmi rischiano di bruciarsi la carriera per l'inevitabile turn over a cui sono sottoposti. Io per esempio, non guardo xfactor perche odio i reality, ma mi piace Fachinetti e trovo Elio un genio.
lca dice:
No no ma non sono per niente contraddittori.. Ieri sera infatti non erano ospiti a Ti lascio una canzone, e soprattutto non hanno mai elogiato la voce di Mengoni e la dote interpretativa della Amoroso -.-'
Daniele dice:
Cari ragazzi, i SIGNORI POOH hanno scritto e suonato tutto quello che cantano, non sono interpreti dei successi di altri, anch'io posso cantare IMAGINE, ma non sono JHON LENNON, o IL VECCHIO E IL BAMBINO; ma non sono GUCCINI, RED ha detto una cosa giusta, per fortuna c'è il telecomando, per i tronisti ci vorrebbe la miniera, poi le ali le abbassano da soli, per quanto riguarda i talent, i vari personaggi da primi in classifica a rotazione condivido pienamente quanto esposto da RED, tra un anno saranno dimenticati e avanti il prossimo. Ultima cosa “Noi con voi, Voi con noi” fa schifo pure a mè, ma quelli non sono i veri POOH, provate ad ascoltare STORIA DI UNA LACRIMA, PADRE A VENT'ANNI, L'ANNO IL POSTO L'ORA , UNA DONNA IL TEMPO UNA CITTA', o l'ultima L'AQUILA E IL FALCO e poi ditemi chi è in grado di fare cose così immense. Imparate ad ascoltare e non a soffermarvi su quello che gli altri vogliono farvi vedere!!!!!!!