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I DELIRI DI UN ANNUNCIATO REGIME : STOP ALLE TELEVENDITE SULLE RETI NAZIONALI

di Davide Maggio

02/08/2007 - 17:05

I DELIRI DI UN ANNUNCIATO REGIME : STOP ALLE TELEVENDITE SULLE RETI NAZIONALI

Fidel Castro, Paolo Gentiloni @ Davide Maggio .it

 SCANDALOSO!

Penso non ci siano altri modi per definire ciò che e’ stato “sfornato” ieri dalle commissioni Cultura e Trasporti della Camera.

Un ultimo vergognoso “ritocco” al disegno di legge Gentiloni che ha come fine precipuo quello di eliminare del tutto la Legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo.

Un disegno di legge che dietro il falso mito della garanzia del pluralismo si propone, in realtà, di danneggiare Mediaset “offendendo”, di riflesso, anche le emittenti nazionali minori che, sulla base di quanto leggerete, difficilmente potranno sperare di poter raggiungere una fetta di mercato che possa garantire loro un “vita serena”. Tutto questo, sempre a garanzia del pluralismo. Ci mancherebbe altro!

Il punto sicuramente piu’ discutibile e’ senza dubbio quello che prevede l’eliminazione delle televendite dalle tv nazionali (analogiche o digitali) relegandole esclusivamente alle tv locali. Mediaset dovrebbe quindi rinunciare anche al proprio canale di televendite Mediashopping sul digitale terrestre. D’altro canto, se Mediaset non avesse avuto un canale digitale interamente dedicato alle televendite, relativamente a questa faccenda il DTT non sarebbe nemmeno stato chiamato in causa.

Altro spunto di riflessione lo offrono i programmi in pay-per-view (quelli trasmessi su Mediaset Premium e La7 Carta Più, tanto per intenderci) che, grazie al ddl Gentiloni, dovrebbero considerati dei veri e propri canali e non dei servizi come, invece, avviene attualmente. La conseguenza? Semplice… essendo dei canali a tutti gli effetti rientrerebbero in quel 20% di capacita’ trasmissiva che ciascun soggetto non puo’ superare. L’ulteriore conseguenza? Una possibile rinuncia alla trasmissione di questi programmi che, guarda caso, sono a pagamento e rappresentano probabilmente l’unico motivo che spinge alcuni utenti ad utilizzare, attualmente, il digitale terrestre.

Un altro punto che fa sorridere riguarda le frequenze. In linea di principio condivido il passaggio integrale dall’analogico al digitale di un’emittente per la Rai e una per Mediaset. La cosa singolare e’ che, come era stato previsto mesi fa, a passare al DTT, per la Rai, sarà RaiDue. D’altro canto non si poteva pensare di “relegare” al digitale la rossissima RaiTre. Ma la cosa che fa sorridere è che le frequenze che si andranno a liberare torneranno allo Stato che le riassegnera’ a due nuovi soggetti. Per il momento i più accreditati sono Europa 7 e Rete A che, pur avendo vinto una concessione, non hanno mai potuto trasmettere. In linea di principio… mi sembra una decisione giusta ma che credibilita’ ha chi assegna delle frequenze analogiche, atteggiandosi a paladini del pluralismo, nell’ambito di un progetto che vorrebbe regolare proprio il passaggio definitivo al digitale in vista dello switch off dell’analogico previsto nel 2012? Qual e’ l’obiettivo? Un pluralismo finto e limitato nel tempo?!?

Unico punto degno di nota e’ rappresentato dalle regole per la produzione e la diffusione di nuovi televisori con decoder DTT incluso. Il disegno di legge prevede, infatti, che

  • entro 90 giorni dall’approvazione della legge i televisori analogici dovranno avere una targhetta che indica la non abilitazione al digitale;
  • entro 9 mesi dovranno essere prodotti televisori con decoder DTT incluso;
  • entro 1 anno dovranno essere commercializzati.

Questa legge “personam contra” vedra’ mai la luce?!?

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33 commenti su "I DELIRI DI UN ANNUNCIATO REGIME : STOP ALLE TELEVENDITE SULLE RETI NAZIONALI"

  1. Il nome di questo blog ha come sottotitolo “l’impertinente blog su tv e spettacolo”. La tv non è fatta solo di quiz, vip, varietà e siparietti: la tv è anche politica e in quanto tale esistono personaggi e (purtroppo) reti che vengono definiti/e faziosi/e. Rai Tre rientra purtroppo in quest’ultima categoria per una serie di motivi ( programmi, personaggi, ecc. ) che non voglio stare qui ad esporre. Sicuramente in molti obietteranno che il corrispettivo di Rai Tre a Mediaset è Rete Quattro. Con questa frase dicono due cose: riconoscono la faziosità di Rai Tre e ammettono di non seguire rete quattro. SÃ, perché diversi pensano Emilio Fede = Rete4, quando invece Emilio Fede = Emilio Fede e Emilio Fede = 30 minuti del TG4. Contando inoltre che 5 di questi trenta minuti sono destinati al meteo, il problema non sarebbe neanche da porsi. Non venite a dire che Forum, Sipario, Il Migliore, Stranamore sono programmi schierati. Stefano dice “Su Marta Flavi, invece, o Indietro Tutta, che è quello cui qu

  2. @ Stefano Marchini : vedi caro Stefano, prima di occuparti delle mancanze di questo blog, io, al posto Tuo, mi preoccuperei delle profonde mancanze di chi fonda la propria esistenza sulle mancanze altrui senza vedere le proprie. Luca Schiavoni, a differenza Tua, ha esposto il Suo pensiero che, seppur non convidiviso, e' ben accetto perchè educato e manifestazione di un'opinione personale. Tu, come tutti i Tuoi ""colleghi"", sei caduto nella banalità più arida. Ma d'altronde non potevo aspettarmi altro da chi ha anche il coraggio di difendere i modi e i comportamenti di alcuni discutibilissimi personaggi. I miei lettori potranno farsi un'idea di cio' che pensate visitando il forum di Marco Travaglio. Dico bene?

  3. Stefano Marchini dice:

    Quello che manca al blog di Davide Maggio è la capacità di scrivere post circostanziati e puntuali come quello di Luca Schiavoni. Ci sono parecchie opinioni, ci sono troppe chiacchiere e invettive, non ci sono riflessioni con i dati che le sostengono. Se qualcuno è contrario alle legge, dovrebbe esserlo dopo aver letto il post di LS, e ribattendo con competenza alle sue affermazioni. Su Marta Flavi, invece, o Indietro Tutta, che è quello cui questo blog dovrebbe limitarsi, le chiacchiere vanno benissimo, e ogni simpatica opinione è legittimo e pittoresca.

  4. Ma ke è sta storia di dragon ball il sabsto alle 7?

  5. aspetto EUROPA 7... secondo me quello di DI STEFANO è tutto fumo e niente arrosto... non mervigliamoci quando EUROPA 7 (semmai partirà) fallirà miseramente... perchè altro non potrà fare...

  6. luisportiago dice:

    diciamo che questo governo fa meglio ad andare a casa.... possibile che i politici che abbiamo abbiano da tirare fuori certe cose senza senso?

  7. Luca Schiavoni dice:

    1) Sulle frequenze: è bene che ci si ripassi la storia di Europa 7. Avrebbe avuto titolo ad avere frequenze analogiche sin dal 1999, avendo regolarmente vinto la gara di concessione a scapito di Retequattro (peraltro, in commissione in quell'occasione c'era pure un avvocato di Mediaset). Ogni giorno che passa senza che le vengano date le frequenze a scapito di Retequattro è una INGIUSTIZIA. Di Stefano, titolare dell'emittente, aveva fatto investimenti ed assunto persone per dimostrare di essere pronto ad andare in onda. Ma a quanto pare, dei disoccupati derivanti dalla mancata attività di Europa 7 non si è mai preoccupato nessuno. 2) Le normative di tutti i più importanti Paesi europei impediscono a qualsiasi operatore privato di possedere più di una rete analogica. Forse sono antiberlusconiani anche in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra? In Francia addirittura è vietato possedere più del 49% di una singola rete. Gentiloni non introduce nessun limite su questo versante (e sàche dovrebbe... visto

  8. s eil evro obiettivo è danneggiare berlusconi allora si faccia una legge che impedisca a lui di essere proprietario di tv ma non una che alla fine distruggerà MEDIASET

  9. l'italia elimina le televendite quando c'è una direttiva dell'unione europea che le contempla... ma questo governo deve abbattere le aziende del suo concorrente politico... spero cada prima di rovinare la tv italiana

  10. @fabrizio.premettendo che ti parla uno che non gradisce molto berlusconi politico,ti dico una cosa:ma cosa c'entra quello che hai detto?qui non stiamo ragionando se sia opportuno o meno che un politico possiede tre reti nazionali...evitiamo di cadere nei