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FABRIZIO CORONA RESTA IN CARCERE, CONFERMATA LA CONDANNA A 15 ANNI. LA CASSAZIONE: PERICOLOSITA’ SOCIALE
di Marco Leardi
16/05/2014 - 12:10

Fabrizio Corona deve restare in carcere. La Cassazione ha infatti confermato la misura di sorveglianza speciale (15 anni di reclusione) disposta a carico dell’ex fotografo dei vip dalla Corte di Appello di Milano nel maggio 2013. Nel loro verdetto, in particolare, i giudici hanno attestato la “pericolosità sociale” del re dei paparazzi con motivazioni molto severe: secondo la Corte, la vita lavorativa di Corona era scandita da “numerosi e cospicui precedenti penali” e “caratterizzata da frequentazioni criminali e da atteggiamenti fastidiosamente inclini alla violazione di ogni regola di civile convivenza”.
Cassazione: Corona, condotta senza scrupoli
Corona è attualmente detenuto nel carcere milanese di Opera, dove sta scontando la condanna a 15 anni di reclusione per vari reati. Nella sentenza 20347 depositata ieri, giovedì 15 maggio, i supremi giudici hanno rilevato come il “modus vivendi” di Fabrizio fosse caratterizzato dalla “ricerca ad ogni costo di facili (ed illeciti) guadagni e da condotte prive di scrupoli volte ad accaparrare risorse da investire in un tenore di vita lussuoso e ricercato”. Motivazioni categoriche, che non lasciano spazio ad interpretazioni e mettono un punto fermo all’iter giudiziario che ha portato il ‘re dei paparazzi’ dietro le sbarre.
Senza successo, nel ricorso in Cassazione Fabrizio Corona aveva sostenuto che i reati contestatigli “hanno avuto un valore patrimoniale minimo, come ad esempio la spendita di monete false per 200 euro in una occasione e di meno di cinquemila in un’altra occasione” e che non erano così gravi da giustificare la misura di prevenzione fissata in un anno e sei mesi. In proposito, la Suprema Corte ha ricordato al condannato che, al contrario, i reati non sono di poco conto: si tratta di “estorsioni, ricettazione e spendita di carta moneta falsificata, reati fallimentari, evasioni fiscali, recenti denunce per truffa”.Le sentenze si rispettano non si commentano, specialmente quando sono definitive, ma stavolta l’impressione è che Corona abbia pagato il conto anche per altri.
Corona scrive a Chiambretti dal carcere: la lettera
Beffarda coincidenza, proprio nel giorno in cui la Cassazione ha depositato la propria sentenza, Corona è tornato a farsi sentire in tv tramite una lettera inviata a Piero Chiambretti e letta ieri sera – giovedì 15 maggio – nel programma di Italia 1 Chiambretti Supermarket. Nella missiva, il ‘re dei paparazzi’ parla della sua detenzione, fatta di momenti di sconforto ma anche della voglia di andare avanti.
“Quando sono entrato in carcere sapevo che sarebbe stata una battaglia, e in una battaglia ci sono i momenti di inevitabile sconforto (…) La sensazione di non farcela… – continua Corona – ma l’orgoglioso progetto di ricostruzione che ho deciso di fare su me stesso è stato più forte di tutta la merda che mi hanno tirato addosso in questi 480 giorni di galera. Mi sono attaccato al senso dell’impresa. Perché senza impresa non c’è evoluzione, non c’è neanche vita vera“
si legge nella lettera inviata a Chiambretti. In un altro stralcio, il ‘re dei paparazzi’ fa un tardivo esame di coscienza:
“Mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: possibile che alla tua età non abbia ancora capito e apprezzato i veri valori della vita? Sei così effimero, così superficiale? Davvero vuoi sprecare la tua vita così? Tra sesso, droga, rock’ n’ roll, sentimenti “patinati” opportunistici e fasulli? Non ci credo. Quanto tempo dovrai stare in carcere per capire quello che veramente stai perdendo? Credi di essere immortale?“
Corona avrà molto tempo per rifletterci: lo ha deciso la Cassazione.
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frank dice:
Non è un personaggio che seguo volentieri, sia per interessi che per ideologie diverse, ma, pur rispettando l'operato dei giudici, non capisco perchè lo stesso zelo non venga applicato anche verso gli altri personaggi pubblici corrotti, che sono anche socialmente più pericolosi di Corona; invece, con le nuove norme, questi signori, non faranno un giorno di galera: davvero 2 pesi e 2 misure: in altri paesi esteri li avrebbero messi nello stesso carcere.
Fabulous dice:
L'italiano, é risaputo, é lobotomizzato.Lo si capisce facilmente dai commenti finora letti.Ma l'avete letta la lista dei precedenti penali di questo individuo?Avete visionato su Youtube qualche stralcio dei processi subiti?La strafottenza, la maleducazione, la sfrontatezza con cui risponde ai giudici é inaccettabile.Vorrei inoltre ricordarvi che a seguito di una sentenza di carcerazione il personaggio in questione é fuggito ed é rimasto latitante per qualche tempo all'estero.Ma vi rendete conto di che persona giustificate?Il problema é altrove, cari lobotomizzati.Non sono pochi gli anni che hanno dato a questo individuo, ma sono troppo pochi gli anni che danno a delinquenti ben peggiori.Ma da questa considerazione, a dire che é un'ingiustizia carcerare per cosí tanti anni lo Scarface de 'noantri, ce ne passa davvero tanto.
avvocato debora muzi dice:
un profilo psicologico non rispecchia assolutamente la personalita' del Sig. corona, molti criminali che hanno ucciso non hanno scontato anno di carcere,sulla reiterazione del reato bisogna vedere caso per caso i criminali pericolosi sono chi ha commesso un omicidio senza scrupoli e vedere uccidere le proprie vittime. il sig. corona si e'integrato in carcere, ama la vita, e' consapevole di quello che ha fatto dei propri errori con una sentenza esagerata rispetto al reato in concreto con un profilo psicologico che non corrisponde alla personalita' del sig. corona non ha ammazzato nessuno non ha una mente contorta di fare del male alle persone ha capito i propri sbagli e' cambiato anche prima della detenzione e qualsiasi periizia non evidenziava un pericolosita' sociale ma un tratto di personalita' che puo ' essere controllata con un programma al di fuori della struttura carceraria ma non e' un criminale sulla reiterazione del reato per tutti coloro che sono sottoposti a una misura detentiva molti che hanno commesso reati di omicidio non hanno scontato un anno di carcere sul profilo psicologico della personalita' del sig. corona ha capito i propri errori e' consapevole di quello che ha fatto e' una persona che ama la vita, e' una persona generosa non ha una mente contorta di fare del male alle persone i criminali godono a fare del male ma in questo caso il sig. corona non ha ammazzato nessuno, la sua personalita' puo essere controllata con un programma terapeutico anche al di fuori della struttura detentiva lui ha accettato quello che ha fatto ha capito i suoi errori e ama suo figlio e di rifarsi una vita sia a livello professionale che, nella vita privata
avvocato debora muzi dice:
un profilo psicologico non rispecchia assolutamente la personalita' del Sig. corona, molti criminali che hanno ucciso non hanno scontato anno di carcere,sulla reiterazione del reato bisogna vedere caso per caso i criminali pericolosi sono chi ha commesso un omicidio senza scrupoli e vedere uccidere le proprie vittime. il sig. corona si e'integrato in carcere, ama la vita, e' consapevole di quello che ha fatto dei propri errori con una sentenza esagerata rispetto al reato in concreto con un profilo psicologico che non corrisponde alla personalita' del sig. corona non ha ammazzato nessuno non ha una mente contorta di fare del male alle persone ha capito i propri sbagli e' cambiato anche prima della detenzione e qualsiasi periizia non evidenziava un pericolosita' sociale ma un tratto di personalita' che puo ' essere controllata con un programma al di fuori della struttura carceraria ma non e' un criminale sulla reiterazione del reato per tutti coloro che sono sottoposti a una misura detentiva molti che hanno commesso reati di omicidio non hanno scontato un anno di carcere sul profilo psicologico della personalita' del sig. corona ha capito i propri errori e' consapevole di quello che ha fatto e' una persona che ama la vita, e' una persona generosa non ha una mente contorta di fare del male alle persone i criminali godono a fare del male ma in questo caso il sig. corona non ha ammazzato nessuno, la sua personalita' puo essere controllata con un programma terapeutico anche al di fuori della struttura detentiva lui ha accettato quello che ha fatto ha capito i suoi errori e ama suo figlio e di rifarsi una vita sia a livello professionale che, nella vita privata
marcko dice:
la sentenza può anche starci , ma ciò che non va e perchè a lui si, e tutti gli altri no??