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Ciro Di Maio si difende: «Non sono uno spacciatore, la droga era per me»

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

26/08/2021 - 22:28

Ciro Di Maio si difende: «Non sono uno spacciatore, la droga era per me»

Ciro Di Maio
Ciro Di Maio

Ciro Di Maio respinge l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio, che gli è costata l’arresto, sostenendo che fosse riservata unicamente a lui. Il conduttore ed ex volto di Marcopolo (ma ha fatto anche altro) si è difeso così difronte al gip milanese Sara Cipolla:

Non sono uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era per me

ha affermato, raccontando – riporta il Corriere della Sera – di esserne dipendente da molti anni e che ora si starebbe curando attraverso “un programma terapeutico che prevede di ‘scalare’ riducendo mano a mano il consumo”. Una dipendenza che il suo avvocato, Nadia Savoca, ha voluto provare – si legge – “depositando documentazione medica dato che sta seguendo un trattamento terapeutico: il medico gli ha prescritto l’assunzione della sostanza in dosi minori, perché non si può interrompere di botto l’assunzione. La cura – continua – prevede “2 millilitri ogni 2 ore e comunque fino ad un massimo di 5 dosi giornaliere”.

Secondo quanto ammesso dallo stesso avvocato, Di Maio ha assunto una dose superiore a quella prescritta “perché non sempre riesce a seguire il programma”, ma la questione su cui punta la difesa – parola del legale – è che non c’è alcun elemento agli atti che provi lo spaccio, non sono stati trovati soldi o altro.

Dopo l’interrogatorio, il gip Cipolla – nonostante per la Procura, Di Maio dovesse rimanere in carcere – ha convalidato l’arresto in flagranza e ha disposto i domiciliari.

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1 commenti su "Ciro Di Maio si difende: «Non sono uno spacciatore, la droga era per me»"

  1. Se non sono stati trovati i soldi non ci sono elementi per poter parlare di spaccio.