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CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER LA NUOVA…
di Davide Maggio
09/07/2007 - 15:42
Un sonoro 22,89% di share con una replica della replica!
E’ stato questo il risultato del prime time di sabato scorso di Canale5.
Un risultato che, volendo andare oltre l’euforia del risultato in sè per sè, fa riflettere.
La Sai l’Ultimissima, infatti, altro non è che il “Meglio di” dei 10 gloriosi anni di programmazione de “La Sai l’Ultima”, vero e proprio cult della nostra televisione, partito sabato 4 luglio 1992 quando la prima serata iniziava ancora alle 20.30.
Una replica della replica, insomma, che, a costo zero, ha portato a casa un ennesimo, soddisfacente risultato.
L’ennesimo caso che stimola alcune semplici considerazioni.
Ultimamente capita spesso e volentieri di parlare, in termini assolutamente entusiastici, di vecchie glorie della tv del passato e, altrettanto spesso e volentieri, è chiaramente percepibile una vera e propria nostalgia nei confronti di quella televisione che, ora come ora, non si produce più.
Ad animare, infatti, gli spiriti dei produttori di oggi c’è quella che oserei definire una “caccia al format” quasi ossessiva che se da un lato è meritevole di portare alla ribalta anche nel nostro paese dei programmi cult a livello mondiale, dall’altra ha il grosso difetto di affossare dei geni televisivi nostrani che hanno saputo ideare prodotti destinati ad entrare nella storia della nostra tv ma soprattutto hanno avuto lo straordinario potere di far breccia nel cuore dei telespettatori.
Badate bene, non credo che un programma debba andare avanti all’infinito per il semplice fatto d’essere foriero di ascolti ragguardevoli.
Come per ogni cosa è necessario che venga adattato per rispecchiare i gusti, per forza di cosa evoluti, del pubblico.
Ma questo non significa che debba essere necessariamente soppresso il vecchio in favore del nuovo che molto spesso non riesce a eguagliare.
E soprattutto non capisco perchè menti televisive straordinarie debbano trovare meno spazio per l’avanzata galoppante di format stranieri, spesso deludenti.
Quelle stesse menti che non solo hanno saputo ideare programmi indimenticabili ma che sono riusciti a traslare in Italia programmi stranieri riuscendo perfettamente nella delicata opera di adattamento di cui parlavo alcune righe più su.
Come non ricordare la straordinaria Fatma Ruffini, il mitico Gigi Reggi, l’indimenticabile Signor No (Ludovico Peregrini), il compianto Illy Reale solo per citarne alcuni.
In Italia avremmo lo straordinario privilegio di poter inventare in casa dei format da esportare o di riadattare in maniera eccellente format storici che non potrebbero non trovare, anche oggi, un seguito di aficionados.
L’unico segno dato in questa direzione è stato il recente acquisto da parte di Endemol dei diritti per l’Italia de “La Ruota della Fortuna” la cui edizione rinnovata sta riscuotendo, com’era prevedibile, successi clamorosi in paesi come la Francia e la Spagna.
Scordammoce ‘o passato? Nemmeno per idea!
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Multimedia Player Tv dice:
A proposito di Rai, ma Desperate Housewife lo fanno quest'anno?
Nickmasies87 dice:
Io mi sto chiedendo...ma come mai la Rai non prende provvedimenti? Al sabato sera ci sono sempre le solite repliche che fanno da una vita, la principessa Sissi, che viene propinato ad ogni estate, lo stesso tra poco dicasi per Sister Act..insomma, è normale che canale 5 vinca il sabato sera con un programma in replica, non ha nessun competitor che può toglierli il primato.. La Rai potrebbe puntare su repliche di indietro tutta, o quelli della notte, magari opportunatamente tagliate per renderle un programma adatto al sabato sera...non so..oppure una specie di supervarietà in prima serata, anche li evitando di propinare ogni santo giorno le scenette di verdone, in particolare quella delle persone che sono state su marte, e quella del servo nero che ha ucciso la donna (quella in cui verdone nella parte del cacciatore chiama a casa e alla fine dice di aver sbagliato numero).. Se qualcuno sà dove è Del Noce in vacanza lo vada a trovare, e gli dica di aprire gli occhi mentre i colleghi di Raiuno fanno (o sort
gryphius dice:
commento fuori tema, ma ne rendo conto ma la tempestività è una caratteristica di questo blog. Anna Falchi, lady Finanza, parteciperà alla prossima edizione de ""L'isola dei Famosi"".. dicheno...
Multimedia Player Tv dice:
La questione è che utilizzano sempre i soliti programmi diventati ormai storici per fare share... io francamente non riesco a guardare oltre la seconda replica... tanto tra un pò tutto questo schifo finirà e lascerà spazio all' On Demand.
Marko dice:
Non mi è mai piaciuto, l'ho visto pochissime volte e molte barzellette le conoscevo da anni.....non capisco come abbia fatto ad ottenere quasi il 23% di share con delle replichissime...poi ci lamentiamo di quello che ci propongono in tv..... Personalmente al posto delle repliche di programmi del genere preferisco noleggiare un bel film.
AmicoAscoltatore dice:
Basta. Io questo programma lo odio! Ma secondo voi fanno ridere quelle barzellette? E Pippo Franco è decisamente stucchevole.
giuy dice:
La sai l'ultima non è che mi piacesse più di tanto...ma perchè non ho mai sopportato lo stile bagaglino, molto finto. Mentre la ruota della fortuna l'adoravo...c'ho pure il gioco in scatola a casa O_o
Sempreinpista dice:
Ragazzi, le repliche non costano nulla, riempiono spazi che per colmarli bisognerebbe spendere un sacco di soldi ed ora, vi assicuro visto che ci lavoro, la parola d'ordine è ""RISPARMIO!"". Oramai non si fanno piu', o quasi, programmi decenti anche perchè il tutto è arrivato ad avere costi improponibili. E la causa di questa situazione è anche, in parte, da addebitare ai capistruttura e ai loro sottoposti, che hanno sempre fatto lavorare amici, ditte di amici e parenti, con prezzi assurdi, per far ""guadagnare"" tutti. Siamo arrivati al punto che una scenografia per una telepromozione ""normale"" costa dai 15 ai 25 mila euro e quindi viene riutilizzata svariate volte mentre prima costava un terzo, se non di meno, e ci si poteva permettere di cambiarla più spesso (ma, anche qui, facendo lavorare sempre i ""soliti""). Che poi, cretetemi, i soldi non è che non ci siano, anzi! Li spendono tutti i diritti sul calcio, fiction, e.... ritrutturazioni internte. Ad ogni modo, ripeto, come ho scritto nel post sui palinse