Fatma Ruffini



5
maggio

CLINICA VETERINARIA: FATMA RUFFINI TORNA A MEDIASET CON LA SUA NUOVA CASA DI PRODUZIONE FTM ENTERTAINMENT

Clinica Veterinaria

Da oggi – 5 maggio 2014 – alle 15,30 prenderà il via su La5 Clinica Veterinaria, un nuovo appuntamento nel quale ogni giorno si racconteranno le storie di animali bisognosi di cure, ricoverati presso una struttura veterinaria. Un’idea curiosa ma non certo nuova, visto che lo scorso mese di marzo su SkyUno ha preso il via Emergenza Veterinaria, trasmissione che mostra uno staff di professionisti disposto a tutto pur di salvare gli animali presentati in condizioni spesso disperate alla Clinica Veterinaria Roma Sud.

Fatma Ruffini ha fondato la Ftm Entertainment

Ma la notizia più curiosa non è certo la natura del programma, bensì chi vi si cela dietro. Clinica Veterinaria, infatti, è la prima trasmissione prodotta dalla Ftm Entertainment, di proprietà nientemeno che di Fatma Ruffini, ovvero colei che per oltre tre decenni è stata una delle donne più potenti della tv commerciale. A partire dal 1981 la Ruffini ha, infatti, legato il suo nome, come ideatrice e produttrice e in seguito come direttore programmi e sit-com R.T.I., a decine di trasmissioni di successo come TeleMike, Festivalbar, La sai l’ultima, Scherzi a parte e Casa Vianello, giusto per citarne solo una piccola parte. La sua uscita di scena dai vertici di Cologno Monzese, nel dicembre del 2012, lasciò tutti piuttosto sorpresi. Si parlò di una sua eventuale candidatura politica nelle fila dell’amico di sempre Silvio Berlusconi, ma le voci di corridoio furono presto smentite.

A distanza di poco più di un anno la lady di ferro della tv commerciale, che a quanto pare non ha messo da parte la sua passione per il piccolo schermo, si è ripresentata invece in quel di Cologno nelle vesti di produttrice con una società tutta sua, la Ftm Entertainment, in cui Ftm altro non è che un acronimo del suo nome. Clinica Veterinaria è dunque il primo programma di questa nuova avventura della settantenne Fatma che vorrebbe produrre nuovi format non solo per l’Italia ma anche per il mercato internazionale. In attesa di scoprire ulteriori novità sul nuovo corso intrapreso dalla Ruffini, vediamo nel dettaglio in cosa consisterà l’appuntamento su La5 con Clinica Veterinaria.




29
aprile

FENOMENAL: TEO MAMMUCARI PARLA DI SCIENZA SU ITALIA 1. GIOCHI SENZA FRONTIERE? “MA CHI L’HA DETTA, STA SCEMATA?”

Teo Mammucari come Piero Angela, chi l’avrebbe mai detto. Eppure dal 6 maggio, in prime time su Italia 1, l’ex conduttore di Distraction si cimenterà nella divulgazione scientifica mischiata, manco a dirlo, all’intrattenimento puro e al gioco. “Scemate“, come dalle pagine di Sorrisi le definisce lo stesso conduttore, le super anteprime esclusive diffuse in rete da un blog che aveva descritto lo show come una sorta di Giochi senza frontiere con prove fisiche e quiz a risposte multipla.

Fenomenal (o Fenomeni che dir si voglia) sarà un talk di natura scientifica in cui Mammucari scoprirà i misteri della scienza. Il format, importato dalla Francia, è stato adattato per l’Italia da Fatma Ruffini e si occuperà di nuove tecnologie, fenomeni naturali di cui il conduttore darà spiegazione tramite esperimenti, filmati e domande a sei vip ospiti in studio. Oltre alla scienza, infatti, protagonisti saranno i personaggi del mondo dello spettacolo chiamati a dimostrare la loro preparazione e le loro abilità scientifiche. Ad esempio, “se lancio un bicchiere per 20 metri, che cosa succede?”. Utilizzando determinati accorgimenti, rivela sempre Mammucari a Sorrisi, la risposta potrebbe non essere così banale.

Alla prima puntata di questa “vera Cultura Moderna”, come l’ha definita Fatma Ruffini, parteciperanno Juliana Moreira, Stefano D’Orazio, Rita Rusic e Sergio Muniz. E come da DM anticipato, a Fenomenal dovrebbero trovar posto anche i “sacrifici umani” dei telespettatori, ossia uno spazio dedicato ai video dei fans che, al grido di “Teo lo faccio per te!”, sono pronti a cimentarsi con delle esilaranti “cretinate”.


26
giugno

FERMI TUTTI! ALESSIA MARCUZZI TESTA “SLOT”, NUOVO GAME SHOW PRESERALE

Alessia Marcuzzi - Slot

Gerry Scotti l’ha più volte definita la sua erede, così come aveva fatto Mike Bongiorno nei suoi confronti. Quest’ultimo, per la verità, l’ha fatto un po’ con tutti, persino Francesco Facchinetti. Ma questa è un’altra storia.

Ma a quanto pare le “benedizioni” di Gerry non passano inosservate. Alessia Marcuzzi, dopo aver testato Total Recall (provato, tra l’altro, anche dallo stesso Scotti) è pronta a bissare. Martedi prossimo, 30 giugno, la Grande Sorella del piccolo schermo sarà, infatti, al timone di Slot, una nuova puntata zero dell’infinita saga “Cercasi erede Milionario disperatamente”.

La produzione, a quanto pare, è completamente interna e vede Fatma Ruffini a capo del progetto. Gli studi di Cologno sono pronti…





14
marzo

20 ANNI DI “RUOTA DELLA FORTUNA”

E’ tempo di celebrazioni per il format “Wheel of Fortune”, il game-show più esportato nel mondo, in onda negli USA sin dal lontano 1975. Il venerdì 27 febbraio scorso i cugini d’oltreoceano hanno celebrato l’episodio numero 5.000, un traguardo al quale solo l’edizione italiana è seconda, con circa 3.300 puntate all’attivo. E anche per noi è tempo di ricorrenze: giovedì 5 marzo, “La Ruota della Fortuna” ha compiuto 20 anni dalla sua prima puntata, andata in onda il 5 marzo 1989 su Canale 5 (guarda qui uno spezzone della primissima puntata della nostra Ruota della Fortuna).

In realtà il format, sempre visto di buon occhio da Mike Bongiorno, fa capolino sugli schermi italiani già nel 1983 all’interno di “Ciao Gente” di Corrado, poi nel quiz “Pentatlon“ e in “Parole d’oro” di Mike, e contemporaneamente anche sul circuito locale Odeon TV, dove però fu sospeso per la contesa dei diritti di trasmissione con Fininvest; solo nel 1989 il format viene realizzato nella sua interezza sotto l’egida di Fatma Ruffini e la conduzione di Mike Bongiorno, diventando un successo che proseguirà per ben 7 edizioni sulla rete ammiraglia Fininvest. Da programma domenicale, nel 1991 diventa il preserale quotidiano di Canale5 e va in onda, estate compresa, fino al 1995, conquistando ben 4 Telegatti.

Nel 1996 viene spostata su Retequattro nel primo pomeriggio, dove prosegue la sua messa in onda con risultati più che soddisfacenti fino al 2003, anno in cui viene dapprima ridotta “alla fame” per tagli di budget per poi essere chiusa dopo 3.125 puntate (secondo indiscrezioni la società detentrice dei diritti pretendeva da Mediaset 2.000 Euro a puntata contro i 500 proposti da Mediaset).


14
gennaio

FACTORY… ALL’ITALIANA!

Factory (Gerry Scotti, Fatma Ruffini, Paolo Bonolis) @ Davide Maggio .it

Le alternative sono soltanto due.

O il sottoscritto sopravvaluta l’autorato italiano oppure nel nostro Paese non si è più in grado e soprattutto non si ha più il coraggio di scrivere la tv così come si faceva un tempo.

La quasi totale assenza di nuovi programmi made in Italy e la quasi totale formattizzazione dei programmi in palinsesto oscura le eccellenti menti televisive nostrane che potrebbero benissimo competere con i colleghi oltreoceano che sfornano un successo dietro l’altro.

Una sudditanza psicologica nei confronti dei format stranieri che fa si che le emittenti del belpaese (o meglio chi ne è a capo) offrano in pasto al pubblico televisivo programmi già rodati e dei quali sia stato possibile analizzare delle puntate già trasmesse in altri paesi.

Sicuramente comodo e sicuramente utile ma decisamente poco originale.

Contemporaneamente stupisce il proliferare di queste factory che dovrebbero preoccuparsi di sfornare nuovi prodotti che svecchino il “portfolio programmi” della nostra televisione e soddisfino le esigenze del nostro pubblico.

Ho usato volutamente il condizionale perchè credo che, in Italia, manchi proprio l’essenza stessa di questi “laboratori creativi”.

Laboratori nei quali alla sperimentazione e all’ideazione si preferisce l’adattamento e l’ottimizzazione dei format stranieri, importati o importabili in Italia, svuotando di per sè quello che è il compito principale che sono chiamati a svolgere.

Un concetto sostanzialmente diverso e sostanzialmente sbagliato di “factory” che dovrebbe caratterizzarsi per il costante e ininterrotto lavoro di un gruppo autorale ma che, invece, nel nostro caso, lavora “su chiamata” o “all’occorrenza”, quando cioè si pone la necessità di scovare e/o adattare il prodotto prescelto per l’inserimento in palinsesto.

Continua a leggere FACTORY… ALL’ITALIANA! :





8
gennaio

E’ IN ARRIVO “VINCI IL MIO STIPENDIO”?

Win My Wage @ Davide Maggio .it

Win My Wage vuol dire Vinci il Mio Stipendio ed è proprio questo lo scopo del game show prodotto da HotbedMedia in onda sull’inglese Channel4.

Si dice che già dallo scorso dicembre quella mattacchiona di Fatma Ruffini, uno dei pochi cervelli della televisione italiana, stia mettendo mano alla versione italiana del programma.

Win My Wage è molto simile ai Soliti Ignoti e ha esordito come ”sostituito estivo” di Deal or No Deal (Affari Tuoi), in onda sulla stessa emittente.

Vediamo come funziona questo game show.

Ci sono 8 “salariati” ed 1 concorrente per puntata. Quest’ultimo gioca per vincere lo stipendio più alto tra gli otto dei personaggi presenti in studio. Lo stipendio più alto è compreso tra le 50.000 e le 75.000 sterline. Lo stipendio scelto dal concorrente come il più alto fa vincere al relativo ”stipendiato” 3.000 sterline.

Il concorrente eliminerà dopo ogni round uno dei personaggi basandosi sulle informazioni raccolte in ogni manche. L’eliminato rivelerà il proprio salario, il proprio lavoro ed abbandonerà il gioco. Ci sono 6 round.

  • Nel primo round i salariati si presentano al concorrente ed è questa l’unica volta in cui si potrà “dar voce” agli stipendiati. Subito dopo la presentazione il concorrente elimina uno degli otto affidandosi semplicemente al suo intuito. Ne rimangono 7 in gioco.
  • Nel secondo round verranno rivelati 5 indizi per ogni stipendiato. Basandosi su ciò che avrà sentito, il concorrente sceglierà un secondo salariato da eliminare. Rimarranno in 6.

Continua a scoprire il meccanismo di “Win My Wage”,


30
ottobre

ANTEPRIMA DM : UN NUOVO QUIZ MUSICALE SU ITALIA1

Quiz Musicale Italia1 @ Davide Maggio .it

Si dice che in quel di Cologno sia in preparazione un nuovo quiz musicale che dovrebbe partire con l’arrivo del nuovo anno.

Il programma in questione dovrebbe trovare la sua collocazione nel palinsesto di Italia1.

Il problema? Nessuno a parte un ballottaggio che ripropone un “duello” tra la mia adorata Fatma Ruffini, storica produttrice/ideatrice/curatrice di casa Mediaset, ed Endemol. Una “sfida” diretta già presentatasi per il preserale di Canale5 quando Il Socio e 1 Contro 100 si ”sfidarono” sino all’ultimo per ottenere la prestigiosa fascia pre-tg.

Pare, infatti, che stiano per essere passati al vaglio due format e sembra che sia in vantaggio quello proposto dallo staff interno di RTI.

Si dice , inoltre, che sia stato già contattato per la conduzione un personaggio del Biscione assai noto quanto sf…ortunato.

Provate un po’ ad indovinare?!?

Nelle prossime settimane… gli aggiornamenti!


9
luglio

CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER LA NUOVA…

La Sai l’Ultimissima @ Davide Maggio .it

Un sonoro 22,89% di share con una replica della replica!

E’ stato questo il risultato del prime time di sabato scorso di Canale5. 

Un risultato che, volendo andare oltre l’euforia del risultato in sè per sè, fa riflettere.

La Sai l’Ultimissima, infatti, altro non è che il “Meglio di” dei 10 gloriosi anni di programmazione de “La Sai l’Ultima”, vero e proprio cult della nostra televisione, partito sabato 4 luglio 1992 quando la prima serata iniziava ancora alle 20.30.

Una replica della replica, insomma, che, a costo zero, ha portato a casa un ennesimo, soddisfacente risultato.

L’ennesimo caso che stimola alcune semplici considerazioni.

Ultimamente capita spesso e volentieri di parlare, in termini assolutamente entusiastici, di vecchie glorie della tv del passato e, altrettanto spesso e volentieri, è chiaramente percepibile una vera e propria nostalgia nei confronti di quella televisione che, ora come ora, non si produce più.

Ad animare, infatti, gli spiriti dei produttori di oggi c’è quella che oserei definire una “caccia al format” quasi ossessiva che se da un lato è meritevole di portare alla ribalta anche nel nostro paese dei programmi cult a livello mondiale, dall’altra ha il grosso difetto di affossare dei geni televisivi nostrani che hanno saputo ideare prodotti destinati ad entrare nella storia della nostra tv ma soprattutto hanno avuto lo straordinario potere di far breccia nel cuore dei telespettatori.

Badate bene, non credo che un programma debba andare avanti all’infinito per il semplice fatto d’essere foriero di ascolti ragguardevoli.

Come per ogni cosa è necessario che venga adattato per rispecchiare i gusti, per forza di cosa evoluti, del pubblico.

Ma questo non significa che debba essere necessariamente soppresso il vecchio in favore del nuovo che molto spesso non riesce a eguagliare. 

E soprattutto non capisco perchè menti televisive straordinarie debbano trovare meno spazio per l’avanzata galoppante di format stranieri, spesso deludenti.

Quelle stesse menti che non solo hanno saputo ideare programmi indimenticabili ma che sono riusciti a traslare in Italia programmi stranieri riuscendo perfettamente nella delicata opera di adattamento di cui parlavo alcune righe più su.

Come non ricordare la straordinaria Fatma Ruffini, il mitico Gigi Reggi, l’indimenticabile Signor No (Ludovico Peregrini), il compianto Illy Reale solo per citarne alcuni.

In Italia avremmo lo straordinario privilegio di poter inventare in casa dei format da esportare o di riadattare in maniera eccellente format storici che non potrebbero non trovare, anche oggi, un seguito di aficionados.

L’unico segno dato in questa direzione è stato il recente acquisto da parte di Endemol dei diritti per l’Italia de “La Ruota della Fortuna” la cui edizione rinnovata sta riscuotendo, com’era prevedibile, successi clamorosi in paesi come la Francia e la Spagna.

Scordammoce ‘o passato? Nemmeno per idea!


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