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BAMBINI IN TV: IN USA LI CERCANO POSSEDUTI, NOI NON LI VOGLIAMO NEMMENO FAR CANTARE
di Fabio Fabbretti
27/03/2013 - 11:59

La nostra non è una tv diseducativa. O almeno, non è tra le peggiori in tal senso. Piuttosto, siamo noi italiani alquanto esigenti, talvolta persino esagerati, al punto da mal sopportare la spettacolarizzazione del bambino sotto l’occhio della telecamera (fatta eccezione per Lo Zecchino d’Oro, ovviamente). Li vediamo ridere (a Chi ha incastrato Peter Pan?), soprattutto cantare (a Ti lascio una Canzone e Io Canto) e prossimamente persino cucinare (a MasterChef Italia Junior); e il risultato è sempre lo stesso: associazioni che insorgono, genitori che protestano, spettatori che accusano.
E se li facessimo partecipare ad un reality show sul paranormale, cosa succederebbe? Se partissero i casting alla ricerca di bambini “posseduti” dagli spiriti, a quale grado di intolleranza si scatenerà l’inevitabile terremoto? In Italia, per il momento (e per fortuna?), tutto tace. Ma in America no: al via a fine anno su Bio Channel The Ghost Inside My Child.
Si tratta, per l’appunto, di un reality che dà spazio a giovanissimi con memoria di vite passate, chiamati a far luce e chiarezza sui fenomeni di reincarnazione che hanno “minato” la loro infanzia. Fenomeni che è giusto ignorare oppure approfondire? I produttori Joke Fincioen e Biagio Messina (sposati l’una con l’atro) hanno optato convinti per la seconda opzione:
“Questi bambini sono attraversati da qualcosa e cercano di capire che cosa sia – ha spiegato Messina ad Huffington Post – Nello show il bambino parlerà delle sue diverse vite e noi cercheremo di far chiarezza, di capire se l’esperienza è realmente successa oppure no”.
Già registrata la puntata pilota e aperti nuovi casting, gli Stati Uniti si apprestano ad abbracciare (con polemiche) la prima edizione di The Ghost Inside My Child. Il Belpaese avrà ancora il coraggio di prendere spunto da idee a stelle e strisce?
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24 commenti su "BAMBINI IN TV: IN USA LI CERCANO POSSEDUTI, NOI NON LI VOGLIAMO NEMMENO FAR CANTARE"
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pedro dice:
Beh Nina, magari su questo discorso hai ragione. È vero, ci sono degli ipocriti in America, anche in Italia, e anche in Spagna (di questo sono sicuro). Ma per me, dire che in un'intera nazione di più di 300 milioni di persone, sono tutti ipocriti (como hai voluto far intendere tu), io lo definisco "mancanza di rispetto". Mi dispiace. Se fossi americano, senz'altro, mi sarei offeso.
Nina dice:
Successo negli anni 80, Patsy Kensit. Si qualche servizio ma nessun movimento puritano in azione.
pedro dice:
Cari lettori, a propòsito del commento 21 e parlando di bambini: Secondo voi, che cosa sarebbe accaduto in Italia se in prima serata ed avanti a uno dei programmi televisivi più seguiti, diciamo la finale del Festival di Sanremo, con milioni di bambini davanti alla tv, una bella donna italiana, diciamo l'ultima Miss Italia, avesse mostrato il seno nudo davanti alla telecamera? Cosa avrebbe succeso allora? Certo, ci sono dei gruppi conservatori che si scandalizzano per qualsiasi cosa, ma in tutti i paesi esistono.
Nina dice:
Siii, gli americani di larghe vedute, quelli che si scandalizzarono per il seno di Janet Jackson. Sono ipocriti, questa è la verità.