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Festival di Sanremo 2018, big: un cast di vecchie glorie con il retrogusto di muffa
di Giovanni Rossi
16/12/2017 - 16:25

I timori si sono rivelati fondati. Erano bastate le prime dichiarazioni (clicca qui) di Claudio Baglioni, direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2018 per sospettare che l’era Conti sarebbe diventata un lontano ricordo. Nessuna eliminazione nelle quattro serate, durata delle canzoni allungata, e – l’abbiamo scoperto poche ore fa – un cast di Big decisamente anziano e dal sapore poco nazionalpopolare. Non proprio un bene per una kermesse che da sempre fa del pop-olare la sua bandiera.
Nessuno mette in dubbio la caratura artistica di, solo per fare degli esempi, Enzo Avitabile, Bungaro o Pacifico: c’è da scommettere che il livello musicale di questo Festival sarà alto. Ma Sanremo è, da un lato, una straordinaria vetrina commerciale (quanti dei 20 big negli ultimi 3 anni sono stati in vetta alle classifiche?), dall’altro è anche e soprattutto televisione e di questo il buon Claudio Baglioni deve essersi dimenticato. E lo dimostra anche la presenza di appena quattro donne che, oltre a non far felice i cultori del “girl power”, toglie un tocco di glamour e gossip al Festival.
Pochi i nomi giovani, pochi i nomi “di massa” che comunque in molti casi sanno di già visto. Non necessariamente un male, penserete voi, ma quelli che mancano (salvo qualche rara eccezione come i The Kolors, bisognosi di un rilancio però, o Annalisa) sono i nomi di quel genere di cantanti che da una decina d’anni – dalle vittorie di Carta e Scanu in poi – avevano salvato Sanremo dal baratro, avvicinando inimmaginabili fette di pubblico al Festival. I numeri delle ultime tre edizioni lo confermano. Impensabile fare anche un Festival senza nomi di nicchia o over, peccato però che al Festival di Sanremo 2018 ci saranno profili molto simili a discapito di generi e personalità del tutto assenti.
Manca il colpaccio, manca l’effetto wow, gli ex talent sono ridotti all’osso, i rapper addirittura assenti. Ora: è meglio un Sanremo pop con tutti gli annessi e connessi (come quello di essere anche alla portata dei ragazzini) o un Sanremo di classe ma potenzialmente noioso? Il cambio di rotta c’è stato e si è visto: adesso la macchina si mette in moto e inizia il suo percorso, con la consapevolezza che il traguardo sia sempre e comunque lo stesso. Aspettiamo l’ascolto delle canzoni per avere un quadro più chiaro.
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francesco dice:
se volevano fare un cast di over va benissimo..ma almeno cantanti che davano un po di pepe..che so...la Rettore..Marcella..la Bertè..magari la Oxa..la Berti..un bel revival anni 80..qui invece ci sono cantanti di un tempo ma con poco appeal sul festival..cantanti più attuali che hanno l'abbonamento al festival..e altri che pochi conoscono!
ciak dice:
io questa muffa non la vedo, molto... neanche o per i Poohpi "sciolti"... la presentatrice è una brava... vediamo dopo aver ascoltato le canzoni... anche perchè ci sono certi giovani in giro nella "musica" che sono la solita "melassa" ... largo a tutti...comunque
Tv dice:
C'è la participazione di Mauro serio e Elisabetta ferracini, Patricamente c'è un pezzo di solletico