9 a Jay Leno. In Italia non è conosciuto quanto l’ormai ex rivale Letterman, ma al di là dell’Oceano è una vera e propria istituzione. Dopo oltre 20 anni, Leno ha detto (forzatamente) addio al suo Tonight Show chiudendo un lungo capitolo di storia della tv a stelle e strisce.
8 a Il Boss delle Cerimonie. Real Time dice arrivederci alla saga di Don Antonio Polese che ha registrato picchi d’ascolto record, superiori al 4% di share, attirando un vespaio di polemiche. Ci sono i campani delusi che non si riconoscono nelle appariscenti usanze dei propri concittadini e si affrettano a prenderne le distanze e c’è chi invece critica in toto il programma. In realtà Il Boss delle Cerimonie è un semplice racconto di quel che spesso accade a Napoli e dintorni, quando c’è di mezzo una festa, e non ha la pretesa di rappresentare l’intera popolazione vesuviana. I detrattori napoletani dovrebbero guardarsi intorno e prendersi meno sul serio, anche perché tra tutte le etichette negative affibbiate ai partenopei questa è la più innocua.
7 al breve ma “intenso” siparietto Luciana Littizzetto – George Clooney, andato in scena domenica a Che Tempo Che Fa. Li avremmo visti bene all’Ariston.
6 all’intervista che Andrea Vianello ha rilasciato al Fatto Quotidiano. Il direttore rivendica le sue sperimentazioni, anche quelle andate male. Del resto, solo chi osa si becca le critiche. Tuttavia – se la memoria non ci inganna – nessuna “innovazione” portata avanti finora ha pagato in termini d’ascolti (nemmeno Sconosciuti e Gazebo di cui si dice fiero).
5 all’intervista di Belen Rodriguez a Le Invasioni Barbariche. Daria Bignardi riesce a tirare fuori ben poco da una sempre carismatica Belen Rodriguez. Non ha aiutato comunque l’ingresso nel bel mezzo della chiacchierata di Carlo Gabardini.
4 alle solite frasi che precedono il lancio di Grande Fratello. A Sorrisi, Alessia Marcuzzi spiega: “I ragazzi fanno lavori normali e non pensano di entrare nella Casa per “diventare famosi”. Non è più così. Sarà per tutti una bella esperienza, ma una volta usciti torneranno alle loro professioni e alle loro passioni (…) Ci sono l’agente di Borsa (è un lavoro normale?!), l’impiegata, l’operaio, la commessa… Hanno tra i 20 e i 36 anni. Molti sono laureati“. A titolo esemplificativo riportiamo le dichiarazioni della conduttrice all’alba dello sfortunato GF12: “I concorrenti hanno un’età media di 23-24 anni, sono più cinici e disincantati. Non pensano più che il Grande Fratello cambierà la loro vita. Ma tentano comunque la fortuna, raccontando le loro storie, il loro disagio, che cercheranno di condividere con i coinquilini e con i ragazzi che li seguono da casa. La normalità fidelizza il pubblico, perché si riconosce nelle loro storie“. Speriamo che questa volta alle parole seguano i fatti.
3 a I Segreti di Borgo Larici. Altro che Downton Abbey, la fiction di Canale 5 non è riuscita ad attecchire costringendo la rete ad accontentarsi di poco più di 3 milioni di spettatori in prime time.
2 agli ospiti low cost di Ti Lascio Una Canzone. Non chiediamo alla Rai di svenarsi per cercare di battere C’è Posta Per Te, quanto piuttosto una maggiore valorizzazione di un programma che fino a qualche anno fa raggiungeva ascolti da capogiro, tutt’ora ineguagliati dall’intrattenimento Rai delle ultime stagioni (se si escludono gli eventi Sanremo e Fiorello).
1 alle tante, troppe chiacchiere sul daytime della prossima stagione di Rai1. Indiscrezioni premature e il più delle volte interessate.
1. Michele ha scritto:
12 febbraio 2014 alle 11:29