Potremmo definirlo il lato di un triangolo. Quello che la matita è puntata per disegnarlo, ma poi invece si ferma e di lati ne restano solo due. Ovviamente non parliamo di geometria, ma di fiction. E in particolare, di Provaci ancora Prof 5, la cui seconda puntata andrà in onda stasera, 19 settembre su Rai1. Il lato del triangolo che non viene mai disegnato è naturalmente Paolo Conticini, che interpreta il commissario Gaetano Berardi, il cui rapporto con Camilla Baudino (Veronica Pivetti, qui la nostra intervista) è stato il leit motiv delle prime tre stagioni della fiction. Dopo la parentesi della quarta, senza Conticini, abbiamo il sentore che tornerà ad esserlo nella quinta.
L’anno di assenza non è servito al commissario a mettere la testa a posto?
(ride, ndDM)…Sono diventato vice questore! Lui si è trasferito a Torino, si è sposato e ha avuto un bambino. Vive però una situazione matrimoniale difficile che lo ha fatto sicuramente maturare. Poi c’è la sorpresa dell’incontro, questa volta è la prof che arriva dal commissario, vice questore volevo dire. Ci ritroviamo con la prof e, si, ricomincia il tira e molla.
E tu, personalmente cosa hai fatto in questo anno di assenza?
Sono maturato insieme alla Prof e sono maturato talmente tanto che alla fine mi sono sposato e… ti sembra poco? (ride, ndDM)
Come mai il ritorno? Anzi, come mai te ne sei andato?
E’ semplice. Mi hanno cacciato dopo tre anni, non ho lasciato. C’era un’aria di cambiamento, evidentemente c’erano delle difficoltà di scrittura, non lo so. E non lo voglio sapere, mi è dispiaciuto molto lasciare tutti i miei compagni di questa serie. Sono stato molto contento di tornare. In questi due anni poi ho fatto altro e alla fine è andata bene così.
Il primo provino per Provaci ancora Prof lo ricordi?
Benissimo. L’ho fatto insieme a Veronica che era già stata scelta. Volevano vederle vicine il commissario. Tra me e lei c’è stato subito un bel feeling. E lì un po’ ci ho sperato. Poi visto che di provini ne ho azzeccati pochissimi, non ero un granchè fiducioso. E invece poi è arrivata la telefonata che mi avevano preso e sono stato contentissimo, perché il personaggio del commissario, così come era descritto nelle sue caratteristiche, mi rispecchiava tantissimo.
Hai detto che spesso con i provini non sei andato molto d’accordo… qual è il ruolo che proprio ti è dispiaciuto non avere.
Ce ne sono stati diversi. Forse un film per il cinema che poi, però, giustizia divina, non è stato fatto. Poi ho fatto il provino per Capri, per Rex e per qualche altra serie, ma non sono stato scelto io. Sono stati scelti altri attori validi, però sono fatalista. Va bene così.
Con Veronica Pivetti hai detto che c’è stato subito feeling. Episodi divertenti sul set?
Ci si potrebbe scrivere una sceneggiatura. Il rapporto bello è quando hai qualcosa da condividere con l’altra persona senza bisogno di parlare. Quando la guardi negli occhi e capisci già cosa sta pensando. Ecco tra me e Veronica c’è questo. Abbiamo un senso dell’umorismo simile. E’ rimasta memorabile una scena che abbiamo chiuso in extremis perché il sole stava calando. C’era una comparsa che faceva il cameriere. Poverino, era molto emozionato. Doveva portarci da bere in un momento molto intenso in cui io dovevo fare una dichiarazione d’amore, e mentre parlavo si sentiva il rumore dei bicchieri sul vassoio perché alla comparsa tremavano le mani. E’ finita che abbiamo iniziato a riderci in faccia! Ancora adesso se ricordiamo la scena scoppiamo a ridere!
Cosa guardi in televisione?
Lo sport mi piace molto. Non solo il calcio, tutto lo sport in genere. Che ti posso dire mi fermo pure a guardare sulla tv locale la partita di calcio a 5 degli amatori. Il telegiornale, i documentari. Qualche serie la guardo. Mi piace molto Il Commissario Montalbano. E poi guardo la Prof e Un Medico in Famiglia (ride, ndDM)
Con chi guardi le puntate?
Di solito facciamo gruppi di visione con la famiglia della fiction!
Il ruolo che ti piacerebbe interpretare?
Il gladiatore. Ci sono diverse proposte in ballo, ma niente di certo.
… per fare il gladiatore?
(ride, ndDM) magari! Il gladiatore è un sogno. Sono le sue caratteristiche che amo. E’ un guerriero, sentimentale, determinato, forte. Un bellissimo ruolo. Un uomo con queste caratteristiche potrebbe rispecchiare anche un uomo dei giorni nostri.
Stabilisci dei legamo con gli attori con cui lavori?
Il nostro è un lavoro un po’ strano. Ci facciamo centinaia di promesse, perché passiamo lunghi periodi insieme, poi inevitabilmente le strade si separano. Però, per esempio, con Pino (Ammendola, ndDM) e con Christian (De Sica, ndDM) è nata una bella amicizia.
1. mugnezz ha scritto:
20 settembre 2013 alle 12:12