12
settembre

VERONICA PIVETTI A DM: PROVACI ANCORA PROF HA SUCCESSO PERCHE’ CREDIBILE. MISS ITALIA? NO, GRAZIE

Veronica Pivetti Provaci Ancora Prof 5

Veronica Pivetti

Sappiamo che è molto impegnata, quindi al momento dell’intervista le promettiamo di rubarle pochissimo tempo. “Comincia la prof, io devo partire per Benevento, fare le prove e debuttare in teatro venerdi, ma non preoccuparti, tutto il tempo che vuoi“. Questo l’approccio disponibile e solare di Veronica Pivetti che da stasera, 12 settembre, su Rai1 tornerà a interpretare la prof Camilla Baudino nella quinta stagione di Provaci ancora Prof. Chi guarda la fiction lo ha probabilmente già intuito, ma noi, dopo questa intervista ironicamente seria, possiamo confermare che alla Pivetti interpretare Camilla le piace davvero tanto.

Mi è stato fatto un regalo con questo personaggio. Quando ho iniziato a fare la prof, c’erano i libri di Margherita Oggero (da cui la fiction è tratta, ndDM), ma Camilla non aveva un volto. E’ chiaro che poi inevitabilmente è diventata me, anche con le mie caratteristiche. Lei è una donna estremamente moderna, attuale e poi è una donna normale. Ci ho messo tantissimo di mio e i ruoli poi si confondono. Dido Castelli dice che quando scrive non riesce a non immaginare la mia voce. Camilla… sono io. Non c’è niente da fare.

Quindi pure tu sei l’amica, un po’ impicciona, che tutte vorrebbero avere?

Questo lo dovrebbero dire gli altri. Camilla è un personaggio empatico, non è che proprio si impiccia. Non è una pettegola, è una donna curiosa, che vuole partecipare, perchè vuole sapere e aiutare. Nelle persone come nei cani, la curiosità è segno di intelligenza (ride, ndDM)!

In conferenza stampa si sono percepiti l’impegno e la passione con cui lavorate a questa serie.

Noi stiamo facendo una serie, ma non in serie. Non mettiamo in cantiere 50 puntate e poi come va, va. Noi facciamo un prodotto, vediamo la risposta del pubblico e poi, con rinnovato entusiasmo e rinnovata richiesta, rimettiamo in cantiere le nuove puntate. E’ ancora fatta in maniera molto artigianale. E’ un lavoro che ha grande rispetto del pubblico, che poi è un rispetto reciproco.

Diciamoci la verità, Camilla è pure la moglie che nessun uomo vorrebbe avere.


Chi lo sa. Gli uomini evoluti secondo me sì. E’ una donna che ha le sue passioni, per l’investigazione e, si, anche per questo commissario, ma più per il ruolo che ricopre, se fosse un professore non avrebbe la stessa attrattiva. Si crea così questo triangolo che però alla fine è molto pulito e rispettoso. Il marito di Camilla, poi, è un personaggio illuminato che Enzo (Decaro, ndDM) interpreta magistralmente. Non è mai un debole, non è mai vessato dalla moglie e resta il porto più o meno sicuro dove lei torna. Grazie alla scrittura e forse anche alla nostra interpretazione siamo riusciti a dare l’idea di una coppia solida che si vuole bene. Poi ci sono le distrazioni, interessi che arrivano dall’esterno. Quella della prof non è una storia incredibile, anzi il motivo del successo è proprio la credibilità. Non lo so se un marito odierebbe una moglie così. Certo, è una moglie che dà da fare, ma lui è un modello di uomo assolutamente non maschilista. Raccontare una figura di maschio che poi oltretutto viene sempre scelto e che asseconda con amore la personalità di questa donna, è un grande favore che facciamo agli uomini perchè li raccontiamo molto evoluti.

Nella fiction sei indecisa tra Renzo e Gaetano, nella vita reale invece chi sceglieresti?

Nessuno dei due. Sono una felicissima single (ride, ndDM). Nella vita, ho già dato. Mi sono sposata, ho divorziato, sono in ottimi rapporti con il mio ex marito (l’attore Giorgio Ginex, ndDM), ma il capitolo matrimonio è defunto per quanto mi riguarda (ride, ndDM).

Come andavi a scuola?

Andavo molto bene nelle materie umanistiche e artistiche. Ho fatto il liceo artistico, poi l’Accademia di Brera, mi son diplomata in pittura.

Tra un Pugno di Libri e  Provaci Ancora Prof, anche se non sei entrata nelle graduatorie dei docenti, ti sarai fatta un’idea di come sono i giovani di oggi.

(ride, ndDM).Credo siano da rispettare e da ascoltare (torna subito seria, ndDM), ciascuno di loro è uno scrigno pieno di cose a cui dobbiamo dedicare tempo per scoprirle. Dobbiamo avere desiderio di capirli, essere disposti anche a farci dire quello che non va in noi. La cosa che temo negli adulti è che siano sempre un po’ tromboni, che pensino di sapere loro come vanno le cose. Bisogna avere la grandezza e l’intelligenza di ascoltare chi ha meno esperienza di vita. Per parlare con i ragazzi bisogna avere un’apertura vera nei loro confronti, un sincero scambio. Non bisogna dare lezioni ed essere pronti a riceverne.  Te lo dice la prof.

Il tuo libro preferito?

Saranno centomila, ma, se devo andare sulla luna, mi porto Madame Bovary.

Volevo dare una svolta sexy a questa intervista e così su google ho digitato Veronica Pivetti sexy e…

(mi interrompe) e mi sa che non hai trovato un granchè…

A parte qualche immagine di Un metalmeccanico e una parrucchiera in un turbine di sesso e politica, ho scoperto che c’è qualcuno che ti trova sexy nella prof.

Se pensi che le immagini del film della Wertmuller siano sexy, ti ringrazio, sei molto gentile. Che qualcuno mi trovi sexy quando interpreto la prof, dove sono coperta dalla testa ai piedi e agisco solo con gli sguardi, mi fa piacere e mi inorgoglisce molto. Ma tu sei sicura che non è Decaro ad aver detto molto gentilmente questa cosa? (ride, ndDM)

L’ultima fiction che hai visto in tv?

L’Avvocato delle donne con Mariangela Melato su Rai Premium. E’ una fiction di un po’ di tempo fa quindi c’erano dei ritmi differenti, però mi è piaciuta perchè ho visto uno sceneggiato, io li chiamo ancora sceneggiati come quando ero piccola (ride, ndDM), che ruotava tutto attorno a lei ed era un piacere vederla perchè la Melato era la Melato. Me la sono proprio goduta. E poi ce ne è un altro che è del 1971, l’ho visto tre o quattro giorni fa. La Rosa Bianca, di Negrin e c’era Lavia giovanissimo. Mi ha fatto effetto perché ho visto il peso che avevano una volta certi racconti. Vedere questo tipo di fiction mi appassiona molto.

Elisabetta Pellini ci ha detto che uno dei motivi per cui ha fatto Provaci Ancora Prof sei tu. Ci sono giovani attori che ti piacciono?

Molto carina, mi fa molto piacere e la ringrazio. Certo che ci sono giovani attori che mi piacciono. Ce ne sono molti, però non voglio fare la lista perchè ho paura di dimenticarne qualcuno. Ci sono, però. Altrochè.

Ci sarebbe un ruolo che ti piacerebbe interpretare?

Non ti nascondo che adesso mi piacerebbe un ruolo drammatico. Io sono molto grata al pubblico che mi segue e che mi apprezza e so che da me si aspetta la commedia, però non credo non mi seguirebbe anche in un’altra cosa molto diversa.

E invece il cinema?

Io sono qua. Certo faccio tanta televisione, faccio teatro, di cose ne faccio tante. A me piacerebbe molto il cinema, ma non mi sembra di essere proprio ricercatissima da quel punto di vista, per cui sto tranquilla e faccio le cose che mi offrono. Mi sono arrivate delle proposte anche molto importanti e di cui sono molto grata, ma ho declinato perchè erano delle commedie, diciamo, abbastanza elementari e non è il genere di cose che mi piacerebbe fare. Più semplicemente non mi facevano ridere e io devo essere convinta di quello che faccio. Io però sono sempre molto grata a chi mi offre del lavoro, è un grande privilegio essere scelti, soprattutto per noi attori. Poi che non sono subissata da richieste per il cinema mi pare evidente!

Quindi per te è determinante il copione nella scelta di un ruolo?

Dalla scrittura capisci tutto. Puoi avere anche il più bravo regista del mondo ma se hai una storia debole o mal scritta è difficile che ti salvi. La scrittura è quello da cui nasce tutto. Non è detto che un regista cane non distrugga una bella scrittura. Purtroppo è capitata anche a me una cosa del genere… lasciamo perdere.

Ballerina per una notte a Ballando con le stelle?

Piuttosto mi ammazzo. Andrei a fare una tale figuraccia che è una cosa proprio che mi risparmio per la vita, perchè mi farei ridere dietro da tutta l’Italia.

Miss Italia andrà in onda su La 7, se ti avessero chiamata avresti accettato di condurlo?

Ti rispondo sinceramente: No. Qualche tempo fa mi hanno chiamato mi pare in giuria e ho rifiutato. La trovo una cosa anacronistica, poi magari La 7 farà uno spettacolo meraviglioso e sarei contenta. Ma è proprio una cosa che non mi interessa. Mi mette un po’ tristezza vedere delle donne che si mettono in costume da bagno tutte in fila. Non sono moralista, ma penso sia una cosa che abbia avuto senso negli anni Cinquanta. Non credo che oggi le donne abbiano bisogno di Miss Italia per essere prese in considerazione.

E invece ci sarà una nuova edizione di Per un Pugno di libri?

Io ancora non ho sentito nessuno. Mi è molto piaciuto farlo, mi piacerebbe continuare a farlo e vediamo cosa succede.

Debutti in teatro venerdi.

Debutto il 13 settembre a Benevento con uno spettacolo che si intitola “Mortaccia”, che sono io, e ho detto tutto. Testo e regia sono di Giovanna Gra, che poi è anche la mia socia (abbiamo prodotto insieme lo spettacolo). E’ una sorte di morta bizzarra, ironica, trasgressiva che racconta la sua vita. Qualcosa di molto diverso dalla prof, per intenderci. E’ uno spettacolo tutto musicale, un piccolo musical ma molto europeo. Debuttiamo venerdi e io spero di portarlo in giro per i prossimi 50 anni. E’ una cosa in cui credo molto e un’esperienza molto importante, altrimenti non la avrei mai prodotta.

Quindi durante la prima puntata della prof starai facendo le prove?

Si, starò facendo le prove e non la vedrò. Però troverò il modo di vederla… servirà a qualcosa avere tanti amici in Rai (ride , ndDM). Ci tengo molto. Io ogni anno e mezzo impiego sei mesi della mia vita a girare la Prof. E’ davvero una cosa importante.

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3 Commenti dei lettori »

1. Peppe93 ha scritto:

12 settembre 2013 alle 20:11

Quanto è simpatica! Non riuscirei proprio ad immaginarla in un ruolo drammatico.



2. tonist ha scritto:

13 settembre 2013 alle 07:43

Il “personaggio credibile” sarebbe il seguente (riepilogando):
la prof si fa le pippe mentali per il commissario mentre sta col marito per la bellezza di 4 lunghi anni. Poi lo tradisce con il questore quando il commissario si sposa con un’altra, mentre il marito la tradisce con una spagnola con cui decide di convivere, dopo un viaggio di lavoro.
Poi la prof e il marito architetto si rimettono insieme e la prima, tanto per non farsi mancare nulla, spia dalla finestra un bellimbusto palestrato sussurrando “che bono che bono” fra una bava e l’altra. E alla fine si scopre che il bellimbusto altro non è che il commissario, tornato nella sua Torino dopo la fine del suo matrimonio, città dove – guarda che caso – hanno deciso di trasferirsi la prof col marito architetto.
E io a questo punto non so se sto guardando “Provaci ancora prof 5″ su Raiuno o “Le tre minxxie di Eva” su youporn.



3. Francesco ha scritto:

13 settembre 2013 alle 09:23

La forza di questa fiction non sta solo negli attori (bravissimi) ma anche nei romanzi della Oggero che l’hanno ispirata. Basta leggerne uno per capire che gli sceneggiatori hanno avuto vita facile (a proposito, i romanzi sono TUTTI ambientati a Torino: la Baudino di carta è torinese- come la Oggero- fin dall’inizio…)



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