Il rischio di perdere le Olimpiadi di Rio 2016 alla fine è stato scongiurato, ma ora un altro “incubo” agita il sonno di mamma Rai. Dal 2015, infatti, sulla tv di Stato potrebbero non trovare più spazio le partite della Nazionale di calcio, da sempre evento che richiama in massa il popolo italiano.
Il motivo, inevitabilmente, è economico. La CAA Eleven, società costituita dalla Creative Artists Agency di Los Angeles, che dall’ottobre dello scorso anno gestisce i diritti tv riguardanti le competizioni delle squadre Nazionali, chiede alla Rai per il prossimo quadriennio (2015-2018) ben 200 milioni di euro per garantire la messa in onda delle partite dell’Italia. Uno sforzo economico che la tv nostrana, al momento, non sembra voler accettare.
Michele Anzaldi (Vigilanza Rai): Assurdo!
Il primo a farsi sentire è il deputato del PD e segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi che, come riporta Avvenire, alza la voce dando un cosiddetto colpo al cerchio ed uno alla botte: “Se da un lato sarebbe davvero assurdo pagare una cifra così elevata che non tiene conto del nuovo andamento del mercato pubblicitario, dall’altro è inconcepibile che d’ora in avanti le partite di calcio della nostra Nazionale non vengano più trasmesse dalla televisione di Stato”.
Per questo, secondo Anzaldi, occorre un deciso intervento del Governo, chiamato ad attivarsi “affinché Rai non debba privarsi di uno dei principali motori di aggregazione sociale e nazionale”.
La Rai riuscirà a sventare l’ennesimo pericolo?
1. saralucy ha scritto:
31 agosto 2013 alle 11:52