Raoul Bova ce l’ha messa proprio tutta a far funzionare Come un delfino – La serie. Ha dato l’anima producendolo, interpretandolo e dirigendolo, e ha donato anche il corpo: le sue capacità da atleta e soprattutto il suo fisico scultoreo l’hanno fatta da padrone nelle quattro puntate andate in onda a partire dal 15 maggio su Canale 5. Tanti sforzi però non sono serviti (o quasi).
Gli ascolti – al netto della puntata finale attualmente in onda -, per quanto siano costantemente saliti, partendo dal 14.9% dell’esordio, arrivando al 17% nella terza (passando per il 15.82% della seconda), sono da considerare al di sotto delle (elevate) attese. La prima stagione, composta da sole due serate, in prima tv raggiunse il 27.09%. Tutta un’altra storia, dunque, e se il trend è questo un ipotetico (e improbabile) terzo capitolo rischierebbe di fallire.
E dire che comunque di aspetti positivi il progetto ne ha da vendere. Uno su tutti il cast: Raoul Bova e Ricky Memphis in primis ma anche Giulia Bevilacqua, Maurizio Mattioli, Paolo Conticini, Tony Sperando e i giovani Gianluca Di Gennaro, Gianluca Petrazzi, Federico Costantini e Tommaso Ramenghi. Da sottolineare anche l’attenzione per il nuoto e il coinvolgimento della FIN nella produzione che ha permesso alla troupe di girare allo Stadio del Nuoto del Foro Italico (location principale era invece il Parco della Mistica a Roma). E ancora le musiche di Ennio Morricone a fare da cornice ad una storia di forza e di riscatto che mischia agonismo e lavoro di squadra.
In definitiva gli ingredienti per colpire al cuore il grande pubblico c’erano ma il ritardo della messa in onda - che l’ha portata alle soglie dell’estate – e il raddoppio delle puntate – che ha “diluito” le storie – rispetto alla prima stagione non hanno aiutato in alcun modo. Con il rischio di far rimanere a riva una terza stagione.
1. alex100 ha scritto:
5 giugno 2013 alle 23:48