Sulla scia del trionfo dei nuovi episodi de Il Commissario Montalbano, Rai 1 da stasera ripropone vecchie avventure interpretate da Luca Zingaretti, per attutirne la mancanza in attesa di un possibile ritorno. In realtà questa è una prassi consolidata e dettata dal fatto che il commissario piace anche in replica, consentendo alla tv pubblica di riempire il palinsesto a costo zero con un usato garantito. I titoli scelti per questo amarcord sono La gita a Tindari in onda questa sera, Il senso del tatto previsto per mercoledì 15 maggio, Il gioco delle tre carte lunedì 20 e infine La vampa d’agosto lunedì 27.
Episodi presi da serie diverse ma comunque riproposti in ordine cronologico, il che con il commissario più amato d’Italia non è un accorgimento necessario visto il suo vivere fuori dal tempo e soprattutto dal mondo moderno. Che si direbbe non essere mai arrivato nella silenziosa Vigata, dove il cellulare è un optional e delle indagini al microscopio non interessa niente a nessuno.
Nonostante poi alcuni di questi titoli siano stati già riproposti più e più volte, il pubblico sembra non esserne mai sazio: perché l’indagine in sé è un pretesto per raccontare umori e personaggi e spesso l’epilogo non lo si ricorda neppure, perché si era troppo presi a cogliere nuove sfumature di Zingaretti e a contemplare il mare della Sicilia.
Di seguito la trama de La Gita a Tindari:
Nenè Sanfilippo, un picciotto di 21 anni, è stato freddato da un colpo di pistola mentre apriva il portone di casa. Qualche ora dopo si presenta in commissariato Davide Griffo (Tony Palazzo), preoccupato perché non ha più notizie dei suoi genitori. Vuole l’autorizzazione a forzare la porta del loro appartamento. Con grande sorpresa il commissario Montalbano (Luca Zingaretti) scopre che i coniugi Griffo abitano nello stesso stabile del ragazzo ucciso. Quando entrano nell’appartamento dei Griffo, lo trovano vuoto e in ordine. Montalbano scopre che i Griffo hanno partecipato ad una gita organizzata a Tindari con altri anziani. Una foto scattata sul pullman ritrae i Griffo seduti nell’ultima fila, mentre il signor Griffo è girato a guardare attraverso il lunotto posteriore. Una Punto sembra seguire il pullman. E’ leggibile la targa: la macchina è di Nenè Sanfilippo, il ragazzo ucciso. Nell’appartamento di Sanfilippo sono state ritrovate una serie di video cassette con Sanfilippo a letto con diverse donne. Una di queste è una rumena, moglie del noto chirurgo di trapianti Isgrò (Giovanni Morchella). Inoltre nel computer di Sanfilippo sono state trascritte una serie di lettere porno che si scambiava con la rumena e una specie di romanzo di fantascienza. I Griffo vengono trovati uccisi in una casupola di campagna. A questo punto è chiaro che ad uccidere Sanfilippo e i Griffo è stata la stessa mano. Montalbano scopre anche che i Griffo avevano affittato proprio a Sanfilippo una casupola di campagna. Questa era la base usata da Sanfilippo per seguire delle attività illecite con Internet. Sarà la lettura del romanzo che Nenè scriveva nel suo computer a dare la chiave per risolvere il caso.
1. oberdan ercolani ha scritto:
28 maggio 2013 alle 22:02