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aprile

ELISABETTA PELLINI A DM: LUCA BASTIANELLO STA MOLTO SULLE SUE E MANGIA TROPPE CAROTE

Elisabetta Pellini

E’ nata in Svizzera ed è precisa e puntuale, Elisabetta Pellini. Il grande pubblico ha imparato a conoscerla con Incantesimo. Adesso, nelle sei puntate di Rosso San Valentino (stasera, alle 21.10 la seconda puntata su Rai 1) la vedremo cattivissima nei panni di Daria Danieli, pronta a tutto per non perdere i suoi privilegi di moglie benestante. A vederla invece appare solare e simpatica, ma c’è qualcosa che ti fa diventare davvero “cattiva”?

In Rosso San Valentino interpreto Daria Danieli che è proprio una dark lady di genere, negativa sotto tutti i punti di vista, una per la quale “il fine giustifica i mezzi”. L’opposto di me. Io mi muovo sempre per aiutare gli altri, non che mi aspetti qualcosa, però spesso e volentieri ci sono persone un po’ invidiose che non ti capiscono. Mi fa arrabbiare non essere considerata per quello che realmente sono ed essere valutata per quello che gli altri vorrebbero che io fossi.

Mantieni però le amicizie del passato con le persone che sanno come sei davvero?

Si, ho una carissima amica che era in collegio con me. Ho fatto tre anni in un collegio femminile di suore e lì si creano legami molto forti che tuttora mantengo. Attraverso whatsapp e gli altri mezzi di comunicazione mando immagini, video per tenere sempre i contatti.

A proposito, usi facebook?

Si, lo uso io direttamente. Avendo superato il limite dei contatti ho il mio profilo e una pagina per condividere le cose anche con coloro che non posso più accettare come amici. Secondo me è importante avere un rapporto diretto: con molti, anche se non ci conosciamo, siamo diventati amici. Per esempio, c’è una ragazza croata, Ana Maria, che mi segue dai tempi di Incantesimo. Ha un problema fisico ma è di una grandissima ironia e molte volte è lei che dà forza a me. E’ la mia più grande fan, mi condivide, mi recupera cose su internet che io non riesco a trovare e me le pubblica. Voglio andare a trovarla perché sento che lei mi sta dando delle cose, sento la sua grande forza di vita e questa è una cosa bellissima.

Invece, nel mondo dello spettacolo hai amici?

Si. Lara Almerico, che fa la baby sitter in Rosso San Valentino ed è una delle mie più care amiche. In scena la tratto sempre malissimo ed era molto divertente perchè poi il rapporto tra di noi è l’opposto. Mi sentivo a disagio a trattarla male e mi scusavo.

Dove e con chi hai guardato la prima puntata di Rosso San Valentino?

A casa da sola, perchè quando ci sono le prime puntate voglio essere concentrata senza amici che si alzano, fumano, prendono le patatine e non mi fanno guardare la scena come vorrei. Mi piace guardarmi da sola, o magari con Lara che ha lavorato con me per poter commentare insieme la puntata.

Ti vedi difetti quando ti riguardi?

Sono molto critica. Le cose devo rivederle più di una volta, infatti cerco di registrarle per andarmi a rivedere le scene. E’ sempre strano quando ci si rivede, e caso di Rosso San Valentino, interpretando un personaggio così distante da me, mi fa ancora più effetto. Poi mi affido molto alle critiche delle persone che mi vogliono bene.

In Rosso San Valentino hai lavorato con Simon Grechi e Luca Bastianello, un pregio e un difetto per entrambi.

A Simon non trovo difetti, perchè è bello, simpatico, semplice, solare ed è molto preciso. Sul set eravamo molto attenti a dirci le battute giuste, e non riesco a trovargli difetti nè come collega nè come amico, perchè poi siamo diventati amici. Forse un difetto è che, come me, è troppo attento a fare la scena meglio che si può. A volte può essere un limite. Sei talmente intento a cercare di dare e di comunicare che magari entri in una scena già con l’idea di come costruirla e il regista ti cambia la battuta, i movimenti e tu devi essere duttile per poterla cambiare. Luca Bastianello mi è sembrato molto professionale, non ho un rapporto d’amicizia, lui stava molto sulle sue. Forse un difetto è che mangia troppe carote, che fanno benissimo, però…

Una fiction da protagonista con Raoul Bova o Gabriel Garko?

Con Raul Bova. L’ho conosciuto tempo fa quando facevo le interviste per Junior tv, in occasione di una partita del cuore, e mi ricordo che non mi uscivano le parole perchè ero rimasta abbagliata dalla sua bellezza e soprattutto dalla sua semplicità. Adesso è diventato un grandissimo attore e mi piacerebbe lavorare con lui.

In Distretto di Polizia 7, interpretavi un medico legale. Qualche scena che ti ha impressionato?

No, non più di tanto. Poi io ho studiato giurisprudenza e tra gli esami ho fatto criminologia, quindi ero molto interessata a questa cosa. Non sono mai andata nelle sale operatorie a vedere i cadaveri. Nella realtà preferisco i vivi ai morti, poi nella fiction i morti non mi danno fastidio.

Alexandra Dinu è diventata mora per questa fiction. C’è un cambio look che ti dispiacerebbe davvero fare per ottenere un ruolo?

Io mi diverto a cambiare il look. Sono diventata anche io mora nella fiction Souvenir, in cui interpretavo una vittima siciliana uccisa e massacrata. La cosa che mi è costata non è stata il cambio look, che anzi mi ha aiutato a interpretare meglio il personaggio, ma il dover mangiare della carne che doveva sembrare pappa del cane e che io prendevo dalla terra con le mani.

Il collega di set di cui hai il più bel ricordo?

Io ho sempre ricordi molto positivi dei set in cui vado. Cerco di instaurare sempre un rapporto diretto con tutti, senza una gerarchia. Per esempio di Simon ho un ottimo ricordo, anche perchè adesso stiamo lavorando su Le tre rose di Eva e quindi ci ritroviamo ed è un rapporto che continua. Con Lorena Cacciatore, che ho conosciuto in Rosso San Valentino, è rimasto un bel rapporto. Poi c’è il fotografo di scena di un film che ho fatto in Africa, la segretaria di dizione dello stesso film. Soprattutto quando sei in esterna, è bello che si crei un gruppo.

Guardi la televisione?

Guardo quello che davvero mi interessa. Mi piacciono molto gli approfondimenti, i documentari. Mi distraggono. Guardo molti film, su Rai Movie e Rai 4. E poi programmi di approfondimento politico perchè mi piace mantenermi informata.

La moda ti interessa?

Si, moltissimo. Ho tantissimi amici che sono fashion blogger, ma io non lo diventerò, perchè mi sembrerebbe strano che uno di loro all’improvviso diventasse attore, anche se tutto può essere. Ognuno ha il suo mestiere. Certo, attraverso i vari network, come Instagram, ti puoi scattare una foto e far vedere come vivi, come ti vesti, cosa mangi… ma questa è un’altra cosa. Quello dei fashion blogger è un lavoro impegnativo.

Prossimamente, oltre a Le tre rose di Eva?

Sono su una web series a cui tengo moltissimo che si chiama Forse sono io di Vincenzo Alfieri. Io sono protagonista della terza puntata e già nella seconda c’è un inizio del mio personaggio. Io interpreto Simona, un’attrice bipolare attraverso cui ho tirato fuori, esaltandoli e ironizzandoci su, tutti i difetti che io vedo nelle mie colleghe e anche in me.

Desidèri per il futuro?

Al di là del successo, lavorativo o familiare, io penso che sia importante trovare un equilibrio dentro se stessi che porti a essere contenti.

E in televisione in un ruolo non da attrice?

Io ho iniziato con la televisione, con un concorso di bellezza Bellissima, poi ho condotto Tira e Molla, scelta da Corrado, insieme a Giampiero Ingrassia, il Tg Rosa. Ho lavorato con Aldo, Giovanni e Giacomo, loro facevano i Tarzanelli, io facevo Jane che li aspettava. Tornerei si, ma non come valletta. Non mi piace a volte l’immagine della donna in ambito televisivo, perchè è soltanto estetica. Mi piacciono giornaliste come Daria Bignardi o donne come Simona Ventura o Alessia Marcuzzi che fanno una conduzione intelligente.



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3 Commenti dei lettori »

1. rien ha scritto:

24 aprile 2013 alle 15:19

Non so manco chi è!



2. Peppe93 ha scritto:

24 aprile 2013 alle 20:10

Lei è bravissima ed avrà una grande carriera ne sono sicuro.



3. Marco89 ha scritto:

24 aprile 2013 alle 21:32

La voce per alcuni fastidiosa eppure io in questa donna trovo talento. Di sicuro non ha santi in paradiso visto la lunga gavetta. Purtroppo il grande passo secondo me non lo farà mai, me le lo auguro.
La parte forse, più coinvolgente, fu quella in ” Un amore e una vendetta”. Ma io la ricordo praticamente dappertutto, il Medico e tanto altro…
Riguardo le carote…magari se le portava nel set e le mangiava durante le pause! Ahahha



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