8
marzo

URBANO CAIRO: A LA7 NON C’E MOLTO DA CAMBIARE, PUNTEREMO SUL TARGET DONNE GIOVANI

Urbano Cairo

Forse – per usare una sua espressione – la patata si è rivelata più bollente del previsto, e Urbano Cairo non intende ustionarsi. L’editore piemontese, col quale TiMedia ha concordato la cessione di La7, si appresta ad assumere la proprietà dell’emittente terzopolista senza programmare rivoluzioni né cambiamenti sostanziali. Per ora, le sue priorità di azione sembrano queste: ridurre i costi, tagliare le spese e potenziare il palinsesto. Con mano di velluto, però.

Non c’é molto da fare, qualche intervento mirato, c’è senz’altro qualche momento della giornata in cui si può fare di più ma abbiamo una rete che va preservata, con un target strepitoso” ha dichiarato infatti Cairo, come riportato dall’Ansa. Il manager ha poi annunciato l’intenzione di voler dare “un orientamento ancora maggiore al target donne giovani“, soprattutto in riferimento alla fascia del daytime e del pomeriggio in particolare.

Come già spiegato ai cronisti in tempi non sospetti, il nuovo proprietario di La7 intende conservare la forte vocazione giornalistica assunta in questi anni dal palinsesto dell’emittente, preservando quei programmi d’attualità che attribuiscono alla rete un carattere di competitività. “Quando hai cose che vanno bene non ti metti a toccarle” ha commentato al riguardo Cairo.

Per essere ancora più esplicito, l’editore ha poi citato Servizio Pubblico di Santoro, Crozza nel Paese delle Meraviglie, il TgLa7 di Enrico Mentana, Otto e mezzo con Lilli Gruber… Tutti “pilastri” che continueranno a reggere l’emittente terzopolista anche nella nuova gestione.

“La linea editoriale de La7 è molto caratterizzata sull’informazione, è quello che continueremo a sviluppare ma non significa che non si voglia guardare anche a un’offerta che riesca a raccogliere anche l’interesse del target donne giovani, tra i 25 e i 40 anni

ha infine aggiunto Urbano Cairo. Obiettivo ambizioso, ma certamente anche ad alto rischio visto che la sperimentazione di nuovi format di intrattenimento non è mai stata il piatto forte di La7.

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11 Commenti dei lettori »

1. Peppe93 ha scritto:

8 marzo 2013 alle 18:09

Staremo a vedere ma sono convinto che a la7 l’intrattenimento non va quindi attenzione a non fare questo errore.



2. philipmaggie ha scritto:

8 marzo 2013 alle 18:09

“Spazio alle donne”,staremo a vedere….



3. Mattia Buonocore ha scritto:

8 marzo 2013 alle 18:14

Anche Cristina Parodi doveva puntare alle giovani donne…



4. amazing1972 ha scritto:

8 marzo 2013 alle 18:32

invece di toccare la7,si potrebbe potenziare la7d. al momento è poco più che un canale di repliche della sorella maggiore. potrebbero darle un carattere meno radical chic,puntare sul popolare,con soap opera e telefilm per il pubblico femminile



5. Markos ha scritto:

8 marzo 2013 alle 18:56

Il pomeriggio feriale è il problema di La7. Se vogliono puntare su donne-giovani allora via Cordier e Barnaby. Ma come si può? Fanno ottimi ascolti, molto spesso Cordier supera il film di Rete4.

E’ un bel problema….il pomeriggio lo terrei sempre con queste serie mistery, magari comprandone anche qualcuna tedesca, svedese o francese per allargare l’offerta (soldi permettendo).



6. wilma ha scritto:

8 marzo 2013 alle 19:41

per cominciare, puó prendersi la isoardi, maya, daniele e landi, cosí rai1 potrá ritornare alla professionalitá.



7. Andrea ha scritto:

8 marzo 2013 alle 19:52

Ma giovani donne di che tipo? Quelle che comprano DiPiùTV?



8. morescano ha scritto:

8 marzo 2013 alle 20:07

giovani donne?
e la7d che ci sta a fare.
oltretutto, la tv è tutta per ledonne



9. tania ha scritto:

8 marzo 2013 alle 20:59

Puntare sulle soap,ad esempio Febbre d’ amore e/o General Hospital



10. Alexn ha scritto:

8 marzo 2013 alle 22:42

Possono comprare qualche soap per puntare sul pubblico femminile



11. lordchaotic ha scritto:

9 marzo 2013 alle 01:36

la7d è da chiudere direi

potrebbero traslocare qualche programma di la7d su la7

io cuochi e fiamme lo vedo con mille potenzialità da lavorarci su per bene



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