Forse – per usare una sua espressione – la patata si è rivelata più bollente del previsto, e Urbano Cairo non intende ustionarsi. L’editore piemontese, col quale TiMedia ha concordato la cessione di La7, si appresta ad assumere la proprietà dell’emittente terzopolista senza programmare rivoluzioni né cambiamenti sostanziali. Per ora, le sue priorità di azione sembrano queste: ridurre i costi, tagliare le spese e potenziare il palinsesto. Con mano di velluto, però.
“Non c’é molto da fare, qualche intervento mirato, c’è senz’altro qualche momento della giornata in cui si può fare di più ma abbiamo una rete che va preservata, con un target strepitoso” ha dichiarato infatti Cairo, come riportato dall’Ansa. Il manager ha poi annunciato l’intenzione di voler dare “un orientamento ancora maggiore al target donne giovani“, soprattutto in riferimento alla fascia del daytime e del pomeriggio in particolare.
Come già spiegato ai cronisti in tempi non sospetti, il nuovo proprietario di La7 intende conservare la forte vocazione giornalistica assunta in questi anni dal palinsesto dell’emittente, preservando quei programmi d’attualità che attribuiscono alla rete un carattere di competitività. “Quando hai cose che vanno bene non ti metti a toccarle” ha commentato al riguardo Cairo.
Per essere ancora più esplicito, l’editore ha poi citato Servizio Pubblico di Santoro, Crozza nel Paese delle Meraviglie, il TgLa7 di Enrico Mentana, Otto e mezzo con Lilli Gruber… Tutti “pilastri” che continueranno a reggere l’emittente terzopolista anche nella nuova gestione.
“La linea editoriale de La7 è molto caratterizzata sull’informazione, è quello che continueremo a sviluppare ma non significa che non si voglia guardare anche a un’offerta che riesca a raccogliere anche l’interesse del target donne giovani, tra i 25 e i 40 anni“
ha infine aggiunto Urbano Cairo. Obiettivo ambizioso, ma certamente anche ad alto rischio visto che la sperimentazione di nuovi format di intrattenimento non è mai stata il piatto forte di La7.
1. Peppe93 ha scritto:
8 marzo 2013 alle 18:09