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SANREMO 2013: CROZZA STONATO, PORTA AL FESTIVAL LE SUE VECCHIE GAG
di Marco Leardi
13/02/2013 - 00:19

Alla fine Silvio Berlusconi ce l’ha fatta. E’ arrivato in prima serata su Rai1 sotto elezioni, per di più al Festival di Sanremo: “che figata!” (cit). Ovviamente il Cavaliere in questione altri non era che Maurizio Crozza, super ospite della prima puntata della kermesse canora. Il comico ha fatto il suo ingresso all’Ariston abbigliato come l’ex premier e, imitandone la voce, ha sparato una raffica di battute politicamente (s)corrette. Poi ha iniziato a cantare. Al termine dell’esibizione, dalla platea si sono levate alcune contestazioni accompagnate da fischi.
“Non parlare di politica!” gli hanno urlato. Pareva di essere tornati indietro di un anno, durante i discussi monologhi di Celentano. Di fronte agli schiamazzi, Crozza si è bloccato e con imbarazzo ha cercato di calmare gli animi. “La mia non è propaganda amici, la mia è un’osservazione della realtà” ha detto l’artista. Ma niente da fare. Così, in suo soccorso, è entrato in scena Fabio Fazio:
“Dobbiamo divertirci e non approfittare del Festival per farsi notare con due urli. Ascoltiamo tutto l’intervento di Maurizio Crozza, che siamo onorati di avere qui” ha predicato il buon Fazio.
Calmate le acque, il comico genovese ha proseguito la propria performance restituendo però al pubblico una forte, fortissima sensazione di déjà vu. All’Ariston, infatti, l’artista del momento si è limitato a riproporre una copia di gag che i telespettatori avevano già avuto modo di vedere. Alla faccia di Sanremo e del prime time: il suo doveva essere un intervento bomba ma si è rivelato un petardo.
Su Rai1, Crozza ha imitato anche Pierluigi Bersani sparando una serie di metafore sulle note di Vieni via con me: una scenetta, questa, già collaudata su La7 (ad Italialand, per l’esattezza) in compagna dello stesso leader Pd. Poi, indossando una parrucca e una barbetta posticcia, ha parodiato l’ex pm Antonio Ingroia insistendo sul suo temperamento flemmatico. Tutta roba in parte già vista a Ballarò e nel one man show Crozza nel Paese delle Meraviglie.
Per rispettare la par condicio, l’ospite sanremese ha dedicato qualche freddura anche a Mario Monti e alla sua presunta distanza dalla gente semplice. Imitando Luca Cordero di Montezemolo, ha di seguito duettato con Fazio: “ma lo sa che le ostriche nascono nel mare? Io le vedevo solo nel piatto…”. Battuta vecchia, già pronunciata su La7 lo scorso 1 febbraio. Dispiace dirlo, ma a Sanremo il solitamente geniale Crozza è apparso fuori forma e stonato (per restare in tema). Al termine dell’esibizione, il comico ha ricevuto la benedizione consolante di Fabio Fazio.
“Vorrei ringraziare il pubblico dell’Ariston che ci ha aiutato a distinguere due persone già note, che si sono fatte notare anche stasera“
ha detto il conduttore di Sanremo, riferendosi con ogni probabilità ai contestatori (potevano evitare di farli entrare se erano noti!). Premettendo che i fischi non sono reato (e talvolta sono pure necessari) quei “soliti noti” – per dirla alla Fazio – avrebbero potuto aspettare un attimo a sfogarsi. Ieri sera, infatti, le critiche a posteriori avrebbero avuto un senso. Eccome se lo avrebbero avuto.
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Gelsomino dice:
Pure se mi ha fatto più ridere il vero Berlusconi in coppia con Apicella, con tanto di bandana in testa; non comprendo le critiche a Maurizio Crozza: ha svolto solo il proprio mestiere. Doveva comportarsi come Travolta, pagato profumatamente per il nulla? Cose già viste, ma i tempi sono ristretti. E cosa doveva proporre, personaggi di trasmissioni concorrenti? I politici sono come le star dello spettacolo: quando beneficiano di un’imitazione significa che han fatto breccia. Si critica la Littizzetto poiché sboccata, invece Crozza non è stato volgare e la satira dev’essere dissacrante. Par condicio a Sanremo? Non viene, tante volte, rispettatata dai tg e da tante trasmissioni. Si sono viste e udite interviste indecorose da parte di faziosi/e e incompetenti/e. Esiste la possibilità di dissentire, ma anche quella di lavorare e esprimersi liberamente.
lele dice:
ormai il festival ha preso da alcuni anni una piega satirico-politica. In questa prima punata della 63ma edizione abbiamo avuto prima dose e presta nell'anteprima, poi la littizzetto e infine crozza. Basta! Ma non è il festival della canzone italiana?
elodie dice:
A me Crozza è piaciuto e... viva il "déjà-vu" se porta il Festival al suo picco d'ascolto (più di 17 milioni)! Io ho trovato "già viste" le polemiche dei pochi, ma rumorosissimi, contestatoti seduti in platea: erano forse gli stessi che in passato hanno interrotto Celentano? Io penso che uno spettatore sia libero di fischiare, ma nel rispetto dello spettacolo (il tentativo di interromperlo dimostra l'estrema maleducazione) e di chi, intelligentemente, vuole seguirlo fino alla fine, prima di giudicarlo. Poveri i due contestatori che, intervistati, hanno dovuto ammettere che Crozza abbia colpito a destra e a manca: la "propaganda politica" e la "satira a senso unico" erano solo nella loro testa! Raccapricciante la deformata ricostruzione dei fatti operata da Studio Aperto: il giornalista ha lasciato intendere che tutto il teatro abbia fischiato Crozza, che la contestazione sia avvenuta mentre Crozza imitava B., che Bersani sia stato improvvisato per tentare di riparare e che il comico abbia lasciato il palco perché sommerso dai fischi. Questa sì che è propaganda!
lucia dice:
Io ho trovato la trasmissione troppo lunga, un pò come sempre! Per quanto riguarda Crozza, 40 minuti sono davvero troppi. Comunque la satira DEVE ESSERE LIBERA! Ma che paese sarebbe se non lo fosse? La satira pesca soprattutto nella politica, inoltre se fosse filogovernativa non sarebbe satira! Sono d'accordo con coloro che giudicano l'intervento di quei pocchi o molti contestatori come antidemocratico. Non sarà certo l'intervento di un comico a farmi cambiare idea politica! Ma chi teme questo? Credo i politici troppo attaccati alla poltrona e che vogliono avere il dominio assoluto sulla mente della gente, non dobbiamo cascare nel tranello.
liberopensiero dice:
Ok grazie Nina,sai ho una certa..
Nina dice:
liberopensiero: mi stai deludendo veramente per la poca capacità di comprensione che stai rivelando. Ovvio che non riferivo alla bruttezza fisica ma a quella della scenetta.
titi dice:
erano due persone... -.-''
liberopensiero dice:
Nina,non che l'originale dia un Adone.Comunque preferisco sempre l'imitazione della Guzzanti,il ghigno satanico ne coglie lo spirito.
Andrea dice:
amazing1972 sono d'accordo con te. Secondo me abbiamo un po' la memoria offuscata dai mesi che sono passati: Morandi fu davvero pessimo sotto tantissimi punti di vista. A questo aggiungo: Crozza è stato contestato al grido di "niente politica" solo perché lui parla esplicitamente di politica. Eppure ci sono stati Festival quasi "Made in Mediaset" che di politico suggerivano tantissimo pur senza parlarne... Sul casino in sala bisognerebbe distinguere tra i due urlatori (facciamo il toto-strilloni? Io voto Sgarbi e la D'Urso - come ha già suggerito qualcuno -, hihihi) e il coro che si è levato contro di essi. Non tutti i "fuori, fuori" erano rivolti a Crozza.
Nina dice:
Ma quanto brutto era quel Berlusconi che ripeteva sono formidabile? Una delle peggiori parodie mai viste. Per questo andava fischiato, non per il fatto di parlare di politica. Devo dire che ben pochi ridevano.