10
febbraio

BALLARO’ IN ONDA ALLA DOMENICA FINO AL VOTO. BERLUSCONI, MONTI E BERSANI SU RAI2 CONTRO SANREMO

Ballarò, Giovanni Floris

Ormai sono ovunque, agguerriti più che mai ed inquietanti alla sola vista. Proprio come gli zombie ne La terra dei morti viventi: tali e quali. A due settimane dal voto, i politici hanno invaso i media monopolizzando gli spazi d’approfondimento con la loro presenza. Li trovi lì, a tutte le ore, pronti ad illustrare promesse elettorali a prova di boccalone. A partire da oggi, segnaliamo alcuni appuntamenti che, in virtù della chiamata alle urne, caratterizzeranno i principali palinsesti nei prossimi giorni.

Stasera e domenica prossima, in prime time su Rai3, andrà in onda Ballarò. Per due settimane il programma di Giovanni Floris, reduce da un record d’ascolti ottenuto con Berlusconi ospite, verrà trasmesso eccezionalmente nel dì di festa e non il martedì, per motivi legati alla campagna elettorale. Nella puntata odierna, il talk show avrà come ospiti Alessandra Moretti, Mara Carfagna, Massimo Zedda, Gabriele Albertini, Antonio Polito e Carlo Rossella. Presadiretta, dunque, salterà il turno.

Settimana prossima, in concomitanza con il Festival di Sanremo, tra martedì 12 e giovedì 14 febbraio Rai2 ospiterà le conferenze stampa di Berlusconi, Bersani e Monti, secondo quanto stabilito da un sorteggio della Commissione di Vigilanza. Alla lista Scelta civica con Monti per l’Italia toccherà lo spazio di martedì 12 febbraio alle 22.20, per 40 minuti circa. Il giorno successivo sarà la volta del Pd (alle 21.40) e del Pdl (alle 22.20); giovedì 14 alle 21.40, invece, spazio alla lista Con Monti per l’Italia.

La settimana successiva, in data 22 febbraio, sempre su Rai2 verranno trasmesse le conferenze stampa di fine campagna elettorale: in una sola serata si susseguiranno i leader delle tre principali coalizioni. Silvio Berlusconi aprirà le danze alle 21, alle 21,40 toccherà a Pierluigi Bersani, mentre alle 22,20 sarà il turno di Mario Monti. Anche in questo caso, l’ordine degli interventi è stato garantito dalla Vigilanza.

Altri appuntamenti particolari riguardano La7. Settimana prossima, l’emittente terzopolista sostituirà Servizio Pubblico di Santoro con uno Speciale del TgLa7 sulla situazione politica (maggiori dettagli sulla controprogrammazione al Festival qui). Intanto, questa sera a In Onda è atteso Silvio Berlusconi. Il Cavaliere dovrebbe prendere parte al talk show condotto da Nicola Porro e Luca Telese, a completamento di un tour televisivo vissuto da assoluto protagonista.



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4 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

10 febbraio 2013 alle 16:52

E’ preferibile seguire Sanremo perchè di programmi elettorali se n’è visti fin troppi. Servissero almeno a qualcosa, ma si tratta delle solite passerelle di personaggi di cui non se ne poteva e può più, in vista di una delle più inutili elezioni dal dopoguerra ad oggi.

Non che con Fazio ci si divertirà molto di più…



2. aleb ha scritto:

10 febbraio 2013 alle 19:05

x 1. Giuseppe
Io al tuo posto mi concentrerei su altre cose… tipo queste due. Quindi “lei mi sta dicendo che” (cit.) Monti e i suoi scagnozzi avranno DUE spazi di tribuna? VERGOGNA! E perchè il PD inizia prima degli altri come orario? VERGOGNA!



3. Giuseppe ha scritto:

10 febbraio 2013 alle 19:54

Aleb, anche se ci fosse maggiore equità nella ripartizione degli spazi televisivi la situazione non cambierebbe di molto. I poteri forti e la memoria corta spingono l’elettorato verso una riedizione del governo Monti ammorbidito dal PD oppure verso uno stallo che porterà a nuove elezioni tra qualche mese (e l’Italia a una situazione simile a quella greca).

Quindi preferisco distrarmi con cose più leggere, come Sanremo.



4. aleb ha scritto:

11 febbraio 2013 alle 00:08

x 3. Giuseppe
Tutto corretto, ma ti faccio una correzione: il PD come “senior partner” (socio principale) senza alcun freno (visto che il PdL sarà FUORI) del Governo Monti II casomai AGGRAVERA’ il disastro del Governo Monti I (in cui FORMALMENTE il Pd e il PdL erano entrambi “senior partner”, ma l’incapacità di Alfano ha reso il PdL un “junior partner” meno influente dell’UDC e dei finiani…) e, quindi saranno, “azzi amari” :( !



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