Sembra aver preso spunto dal suo segmento televisivo domenicale, Ieri Oggi e Domani, l’intervista che Pippo Baudo ha rilasciato a Libero, nella quale parla molto apertamente del passato, di una tv che oggi giudica severamente, e di ipotesi future, sempre in nome dell’amore per la Rai.
Ieri, un grande rimpianto, quello di non aver capito il talento di Fiorello, bocciandolo ad un provino. Eppure lui, il Pippo Nazionale, di talenti ne aveva scovati tanti durante l’avventura di Settevoci, quello che definisce il primo talent-show della Rai. “A metà degli anni ‘60 lanciai personaggi come Al Bano, Orietta Berti, Massimo Ranieri. All’epoca i giovani concorrenti arrivavano preparatissimi in trasmissione, avevano timbriche e voci uniche” – racconta – “Oggi, ad Amici o X-Factor, si crea una fiera dell’illusione che rischia di trasformarsi in fiera della delusione. Si inventano artisti professionalmente deboli“. Rosario Fiorello debole non lo era affatto, ma Pippo faticò a capirlo. “Non me lo perdonerò mai” – confessa ricordando quel provino – “Diede vita ad un’esibizione eterna. Gli dissi: sei bravino ma non hai i tempi giusti. E lo bocciai!“.
Oggi, una televisione che va cambiata. Per Baudo Sky “ha i soldi ma non le idee” per sfidare la tv generalista, e dunque proprio Fiorello ha fatto male ad accettare la sua proposta, così come Mike Bongiorno che “vuole riproporre un format (Rischiatutto) che si rivelerà datato“, e il pubblico va letteralmente violentato con la cultura, come aveva già anticipato a noi di DM. E’ critico in modo pungente Pippo quando parla di una televisione che propone “programmi con tette al vento e Belen in vetrina“, e il fatto che chiami la show-girl per nome è indicativo di quanto questa sia diventata per lo storico conduttore una sorta di simbolo della tv facile. E alle forme della bella ex-isolana si risponde con “il cinema, il bel teatro e la musica, innalzando il livello culturale della televisione” – perchè secondo Baudo cultura e grandi ascolti possono convivere, e per avvalorare la sua tesi aggiunge – “Lo scorso anno costrinsi Alessandro Gassman a riproporre durante Domenica In una lunga sequenza della piéce che stava proponendo a teatro. Fece il 30% di share“.
E nel guardare al domani, è inevitabile che il pensiero corra verso il Festival di Sanremo, che si prepara a celebrare i 60 anni di vita, e per il quale Pippo si candida come direttore artistico. Perchè se è vero che “la Clerici conosce alla perfezione il palco dell’Ariston, farà bene“, per Baudo potrebbe sempre servire una mano esperta, una persona fedele nei secoli, anzi “nei siculi“, scherzi lui, alla tv di Stato. E chi meglio di Baudo corrisponde a questo ritratto? “Se hanno bisogno di un direttore artistico che aiuti Antonella ad allestire il Festival” – aggiunge propositivo – “non potrei che rispondere presente“.
1. zia assunta ha scritto:
14 agosto 2009 alle 13:46