5
luglio

CDA RAI: FUMATA BIANCA PER LE NOMINE. ECCO CHI SONO I CONSIGLIERI

Gherardo Colombo

Finalmente fumata bianca per il rinnovo del consiglio di amministrazione Rai: la commissione di Vigilanza ha votato i sette consiglieri di sua competenza e ciascuno è passato con cinque voti. Si tratta di Antonio Verro, Antonio Pilati, Luisa Todini, Guglielmo Rositani, Gherardo Colombo, Benedetta Tobagi e Rodolfo De Laurentiis. Quattro voti, poi, per Flavia Nardelli che quindi non è passata al vaglio della Vigilanza. L’unico che non ha partecipato al voto è stato il radicale Marco Beltrandi.

Con il via libera di oggi la Commissione di Vigilanza Rai ha designato un nuovo Cda che dà la maggioranza ai consiglieri in quota Pdl. Infatti sia Antonio Verro che Antonio Pilati, Luisa Todini, su cui evidentemente sono confluiti i tre voti della Lega, e Guglielmo Rositani rappresentano il Popolo della libertà. Mentre, come è noto, sono in quota Pd sia Gerardo Colombo che Benedetta Tobagi. Resta confermato il sostegno a Rodolfo De Laurentiis da parte dell’Udc. A questi nomi sono poi da aggiungere Anna Maria Tarantola (la sua nomina deve passare però al vaglio della Commisione di Vigilanza) e Marco Pinto, indicati invece dall’azionista di riferimento, il ministero dell’Economia.

Vediamo ora nel dettaglio, così come resi noti da Adnkronos, i curricula dei 7 consiglieri:

Antonio Verro: Da imprenditore a politico, Antonio Verro, palermitano, classe 1946, laureato in giurisprudenza, a 34 anni diventa amministratore unico della società immobiliare Inveco (1980-1997), rivestendo poi lo stesso ruolo nella società di comunicazione Promitalia dal ‘95 al ‘97 anno in cui avviene il passaggio alla politica: fino al 2001, infatti, è assessore a Demanio e Patrimonio al Comune di Milano. Lo sbarco in Parlamento, a Montecitorio, avviene nel 2001 dove è parlamentare fino al 2006 e ancora nella legislatura successiva che si chiude nel 2008. Presidente per il biennio successivo dell’Osservatorio Ambientale quadruplicamento della tratta ferroviaria Padova-Mestre, nel 2009 diviene anche consigliere di amministrazione della Rai. Ed ora fa il bis, eletto dalla commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.

Guglielmo Rositani: Nato il 14 febbraio del ‘38 a Varapodio (Reggio Calabria), città della quale è stato anche sindaco, Rositani è stato membro della Direzione nazionale di Alleanza Nazionale. Laureato in Economia e commercio, ha militato fin da ragazzo prima nel Movimento Sociale Italiano e poi in An.   Nel 1986 Romano Prodi, presidente dell’Iri, lo nomina componente del Collegio sindacale della Rai. Nell’89 è confermato dallo stesso Prodi per un secondo mandato. Nel ‘92 viene eletto alla Camera dei Deputati, incarico che mantiene per quattro Legislature. In tale veste fa sempre parte della Commissione Cultura ricoprendo anche l’incarico di vice presidente.  Nella XII legislatura fa parte della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e per la vigilanza sui servizi radiotelevisivi. Nella XIII legislatura è estensore di una proposta di legge sulla riforma del sistema radiotelevisivo e viene nominato componente della omonima Commissione speciale istituita appunto per tale finalità. Proposta che resta sulla carta con l’interruzione anticipata della legislatura. Partecipa attivamente anche alla stesura della legge di Riforma del Sistema Radiotelevisivo che porta la firma del ministro Maurizio Gasparri e nel 2009 viene nominato membro del consiglio di amministrazione della Rai.

Rodolfo de Laurentiis: Dall’Università alla politica passando per il management nel mondo dei trasporti e delle infrastrutture Rodolfo De Laurentiis doppia ora il suo incarico di consigliere Rai: il primo mandato iniziato nel 2009 è stato ora rinnovato dal voto della Commissione di Vigilanza Rai. Nato a Collelongo (L’Aquila) il 21 settembre 1960, plurilaureato, prima in Giurisprudenza e poi in Scienza Politiche, dal 1986 ha collaborato stabilmente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Nel 1994 Presidente di Arpa Spa – Autolinee regionali pubbliche abruzzesi – e membro del Consiglio Direttivo della Federtrasporti, l’anno dopo è nominato Presidente di Arpa Engineering Spa, società dedicata alla progettazione e ideazione di interventi infrastrutturali connessi al sistema di mobilità ed è anche Presidente della Tibus Srl, società incaricata di allestire l’autostazione Tiburtina in Roma. Eletto nel 2001 alla Camera dei deputati nelle liste del Ccd, poi per l’Udc, nelle ultime tre legislature, è stato segretario della commissione di Vigilanza (tra il 2006 e il 2008), nonché membro delle commissioni Cultura e Trasporti della Camera. Per il partito di Pier Ferdinando Casini a dicembre è stato in corsa per la presidenza della Regione Abruzzo. Eletto nel 2009 consigliere di amministrazione della Rai, ora si vede rinnovare l’incarico. De Laurentiis è stato anche nominato nel 2009 componente della Giunta dell’Uir, Unione industriali di Roma. Nel 2010 è stato eletto vice presidente dell’Agens, Agenzia Confederale dei Trasporti e servizi oltre che componente del Consiglio direttivo di Unindustria, Unioni industriali di Roma e del Lazio.

Luida Todini: Giovane imprenditrice, alla guida della Todini Finanziaria spa che detiene il 22% della Todini Costruzioni Generali spa da lei presieduta, Luisa Todini approda al Consiglio d’amministrazione di Viale Mazzini con un curriculum ricco di incarichi. E’ presidente del Comitato Leonardo, co-presidente per l’Italia del Foro di dialogo delle società civili tra Italia e Russia, presidente di Ecos Energia srl, società che opera nel settore delle energie rinnovabili, e consigliere d’amministrazione di Salini Costruttori spa e di Salini spa.  Laureata in giurisprudenza e madre di una bambina, Todini parla correntemente inglese, francese e spagnolo. A soli 28 anni è stata eletta al Parlamento Europeo nelle liste di Forza Italia, ed è vice presidente del Centro Italiano di Studi per la Conciliazione Internazionale, consigliere d’amministrazione della Cediv spa e della Fondazione Child, per lo studio e la ricerca sull’infanzia e l’adolescenza. Oltre ad altri numerosi incarichi ricoperti in importanti associazioni e fondazioni, Todini ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività imprenditoriale.

Gherardo Colombo: Brianzolo, nato a Briosco il 23 giugno 1946, ex magistrato ritiratosi dal servizio, e’ noto per aver condotto o contribuito a inchieste celebri come quelle sulla Loggia P2, sul delitto Ambrosoli, e soprattutto su Mani pulite, come i i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori, Sme. Il suo primo lavoro e’ per la Ras, come supervisore nel 1974; entra poi in magistratura e dal 1975 al 1978, e’ giudice presso la VII sezione penale della Corte di Milano. Dal 1978 al 1989 e’ giudice istruttore. Dal 1987 al 1989, fa parte della commissione che esamina i materiali riguardanti importanti processi contro il crimine organizzato, nell’ambito della riforma del Codice di Procedura Penale da parte del Ministero di Grazia e Giustizia. Dal 1989 al 1992 e’ consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo, e nel 1993 e’ consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia. Dal 1989 e’ pubblico ministero alla Procura della Repubblica di Milano. Fondamentale il suo contributo alle indagini e ai processi di Mani pulite. Nel marzo del 2005 e’ nominato Consigliere presso la Corte di Cassazione. A meta’ febbraio del 2007 si dimette da magistrato e da allora si impegna nell’educazione alla legalita’ nelle scuole, attraverso incontri con studenti di tutta Italia, e proprio per questo riceve il Premio Nazionale Cultura della Pace 2008. Nel settembre 2009 viene nominato presidente della casa editrice Garzanti Libri.

Benedetta Tobagi: Dall’impegno civile per fare luce sugli anni del terrorismo alla passione per il giornalismo. Benedetta Tobagi, figlia minore del giornalista Walter Tobagi, ucciso a Milano il 28 maggio del 1980 dalla ‘Brigata XXVIII marzo’, è nata a Milano il 24 gennaio del 1977. Giornalista, conduttrice e conduttrice radiofonica, si è laureata in Filosofia ed ha lavorato alcuni anni nella produzione audiovisiva, occupandosi di documentari, e in campo editoriale. Collabora con il quotidiano ‘la Repubblica’; ha condotto la trasmissione ‘Pagina3′ su Radio 3 e da settembre 2011 conduce con Filippo Solibello, Marco Ardemagni e Cinzia Poli il programma mattutino ‘Caterpillar AM’ su Radio 2.  Tobagi, nel 2009, ha pubblicato il suo primo libro, ‘Come mi batte forte il tuo cuore’, dedicato alla figura del padre vincendo numerosi premi. Un saggio che dimostra la forte attenzione nei confronti degli anni di piombo: Tobagi, infatti, segue l’attività di associazioni e centri di documentazione dedicati ai terrorismi e alle mafie tra cui ‘Rete degli archivi per non dimenticare’. Si è fatta promotrice, inoltre, del progetto della costituenda ‘Casa della memoria’ sul terrorismo e le stragi a Milano. In occasione delle elezioni del 2009 per il rinnovo dell’amministrazione provinciale di Milano è stata candidata per la lista civica del presidente uscente Filippo Penati, sconfitto al ballottaggio. Nel 2011, Tobagi ha vinto il Premiolino.

Antonio Pilati: Noto per essere stato l’ispiratore della legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo, Antonio Pilati, milanese, classe 1947, è laureato in filosofia e dal ‘71 al ‘73 è stato Direttore di ricerca a Makno Spa. L’anno dopo Direttore di ricerca a Advena pubblicità e marketing e dal ‘76 all’81 ancora Direttore di ricerca a Makno Spa. Dal 1982 al 1985 Direttore del settimanale ‘Pubblico’ e del mensile ‘Pubblicità Domani’. Nei sei anni successivi inanella una serie di esperienze significiative: dall’86 al 91, infatti, è consulente di comunicazione e marketing Montedison, Eni, Rai, Fininvest, Sole 24 Ore, Basf, Confindustria, Intermatrix, Promotions Italia, Scr, Bnl, Viacom.  Dal 1986 al 1990 dirige la Newsletter mensile Scrap. Dal 1992 a febbraio 1998 direttore dell’Istituto di economia dei Media della Fondazione Rosselli. Da marzo 1998 a gennaio 2005 componente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Da gennaio 2005 a gennaio 2012 componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Tante le pubblicazioni che vanta Pilati fra cui ‘La guerra dei trent’anni. Politica e televisione in Italia 1975-2008′, ‘Economia della conoscenza. Profili teorici e evidenze empiriche’; ‘Il supermercato delle immagini’, ‘Dall’alfabeto alle reti’, ‘L’economia dei media – Questioni teoriche’.



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16 Commenti dei lettori »

1. Andre ha scritto:

5 luglio 2012 alle 11:36

Sono contento per la nomina di Gherardo Colombo. Ha tenuto un discorso degno di questo nome nella mia scuola.



2. warhol_84 ha scritto:

5 luglio 2012 alle 11:37

Wow….è evidente che siano tutte persone che conoscono in maniera approfondita il mezzo televisivo -_- Lo dico prima che tutti accusino la Tarantola di non capire nulla di televisione…guardati chi c’hanno messo i partiti.
Facciamo anche un bel Menù delle frasi-copia che dicono i soliti noti?
“Speriamo non ci sia Saviano a Sanremo” “Sant’Oro” “Belen dimostra di saper cantare e ballare” “Meglio Corrado di Sabina”….così evitate di ripetere sempre le stesse cose



3. Pippo76 ha scritto:

5 luglio 2012 alle 11:55

ahahah :-D
Una maggioranza nel CDA Rai che è figlia di una effettiva minoranza nel paese.
Il problema grosso è che metà di questi consiglieri di maggioranza sono i responsabili della famosa Legge Gasparri ( una delle leggi più assurde a memoria d’uomo fatta solo per non danneggiare gli interessi di qualcuno e già vecchia e superata prima di nascere visto che le tecnologie si erano già evolute ma loro erano all’età della pietra) più Verro.
In bocca al Lupo alla Rai. Tanto con questa gente e con il controllo dei soliti partiti non cambierà nulla. Speriamo solo che evitino il Fallimento dell’azienda ma la vedo dura..
Alitalia2 la vendetta



4. Giuseppe ha scritto:

5 luglio 2012 alle 11:57

A questo punto non va sottolineato che i consiglieri sono o meno competenti in materia televisiva quanto il fatto che sono rappresentativi di una realtà politico-parlamentare e culturale che non rispecchia più quella del Paese. Spero solo che non riescano a fare peggio di quanto fatto finora. Gherardo Colombo potrebbe aiutare a frenare il disfacimento del servizio pubblico.



5. Mattia Buonocore ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:08

@giuseppe l’onestà di Colombo è importante ma se non ne capisce di tv l’azienda va male lo stesso. Paradossalmente meglio uno che fa anche i suoi interessi ma è capace.



6. Pippo76 ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:11

Ma anche no, perchè uno che fa i suoi interessi e non quelli dell’azienda la fa solo colare a picco. E’ nella logica delle cose.



7. Pippo76 ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:12

Anche perchè si è visto come questa maggioranza dal Cda più la Lei hanno ridotto l’azienda…
E mo tagli per 40 milioni oppure è il baratro



8. Mattia Buonocore ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:15

@Pippo76 se nominassimo ad esempio Giorgio Gori, il cui “interesse” potrebbe esser quello di far lavorare Magnolia, io non penso che farebbe peggio di Colombo. E se uno non sa quali sono gli interessi dell’azienda come fa a farli?



9. luca_parma ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:26

Molto bene. Grandi nomi. Persone che sanno come far funzionare un’azienda in difficoltà e che hanno grandi competenze nel mondo dei network. Sono di certo anche persone che guardano la tv (propria e della concorrenza) e che avranno occhi critici per migliorare la qualità televisiva della rete pubblica.
Siamo a cavallo (del cavallo della Rai)!
…..
che vergogna!



10. Pippo76 ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:28

Come ha detto Giuseppe, siamo arrivati ad un punto che non è questione più tanto di competenze, tecnici o gente che lavori in tv per salvare la Rai.
Qui c’è bisogno di gente che faccia gli interessi dell’azienda e la salvi anche se il controllo rimane nelle mani dei soliti che non sono neanche più maggioranza nel paese. Quindi non vedo cosa possa accadere di diverso rispetto al passato più o meno recente visto che questi quattro quando dovranno valutare provvedimenti o salvaguardare interessi, penseranno più alla concorrenza..



11. Giuseppe ha scritto:

5 luglio 2012 alle 12:42

Mattia #5, quello del conflitto d’interessi è un problema che non si è voluto risolvere, ed è lì il nocciolo della questione. Quindi, da questo punto di vista, preferirei Colombo a Gori. Colombo, inoltre, non mi pare solo un “onesto”.



12. Michele ha scritto:

5 luglio 2012 alle 13:08

Letti i curriculum sia dei componenti del centro-sinistra, sia dei componenti del centro-destra, sia del componente del terzo polo mi viene solo un commento: BLEAH!!!! e meno male che con Monti avrebbe dovuto esserci una rivoluzione in Rai……..



13. elodie ha scritto:

5 luglio 2012 alle 13:22

Il PDL è sparito alle elezioni, sorpassato da partiti considerati minori e quasi doppiato dagli ex “partiti concorrenti”, ma in Rai resiste!
Ma perchè l’attenzione di alcuni di voi si concentra solo sull’unico nominato in quota PD (Colombo)? Tutti a dubitare che abbia le competenze… mentre sugli altri ci sono di default più certezze. Mah.



14. Critico Tritatutto ha scritto:

5 luglio 2012 alle 16:42

Speriamo che questo CdA non chieda a Saviano di farne parte,a Sant’Oro di tornare, a Sabina Guzzanti di fare una trasmissione…Meglio il fratello Corrado.E soprtattutto speriamo pensino a Belen,che è un’ottima ballerina,nonché brava cantante. :)



15. Ale ha scritto:

5 luglio 2012 alle 17:12

La sfiga di questo CDA e’ che non rappresenta la maggioranza politica e la rai sara’ governata per 3 anni da esponenti di un partito, il PDL, che da aprile 2013 sara’ all’opposizione.



16. lele ha scritto:

5 luglio 2012 alle 18:36

ce ne fosse uno che non abbia fatto politica, eh… è proprio questo il guaio, secondo me.

ps
oddio co sta storia degli amministratori esperti di tv (che poi non si capisce perchè solo di tv e non di radio…). L’importante è che i dirigenti (cioè responsabili di rete e direttori di testate) abbiano esperienza con l’editoria. Vi consiglio di vedervi il cda di TIM e Mediaset dove più della metà dei componenti viene dal mondo dell’economia e della finanza e non ha esperienze in editoria.



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